Sabato 19 marzo a Varenna si festeggiano i papà

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Anche quest’anno la manifestazione “Primav…arenna! La natura si risveglia sul lago di Como”, organizzata dal Comune di Varenna e dall’Amministrazione provinciale, ha riscosso un enorme successo.

Sabato 12 marzo, complice una splendida giornata di sole, oltre 500 persone hanno approfittato della possibilità di visitare gratuitamente il Giardino Botanico di Villa Monastero; domenica 13 marzo più di 900 visitatori sono rimasti incantati dalla bellezza delle specie botaniche e degli elementi scultorei e architettonici lungo il percorso.
Grande successo hanno avuto anche le visite guidate ai Giardini di Villa Monastero e Villa Cipressi, organizzate dal Comune di Varenna, che hanno portato entusiasti visitatori.
In totale, nelle due giornate, 12 e 13 marzo, Villa Monastero è stata visitata da oltre 1400 persone, che si sono complimentate per la cura del Giardino e dell’intero compendio; 375 persone hanno scelto di visitare anche la Casa Museo, che per l’occasione era aperta con ingresso scontato.
Le iniziative organizzate dalla Provincia di Lecco continueranno anche nel prossimo fine settimana.
Sabato 19 marzo dalle 10 alle 17, in occasione della Festa del Papà, nella Casa Museo di Villa Monastero sarà proposto il divertente percorso Alla scoperta di un’antica dimora che permetterà alle famiglie di trascorrere assieme un pomeriggio veramente piacevole.
Alle 10.30 verrà proposta una visita guidata all’Incubatoio De Marchi di Fiumelatte con prenotazione obbligatoria (telefono 0341 295450, e-mail villa.monastero@provincia.lecco.it), per conoscere le attività di riproduzione e vedere dal vivo le attività di incubazione della fauna ittica lariana.
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L’incubatoio De Marchi di Fiumelatte
Nella prima metà del Novecento Marco De Marchi, proprietario dal 1925 di Villa Monastero a Varenna, realizzò a Fiumelatte, in un edificio già adibito a fabbrica di vetri soffiati, un incubatoio finalizzato al ripopolamento ittico del Lago di Como, in sintonia con i suoi ampi interessi di ricercatore e di studioso. Nel 1927 De Marchi donò l’edificio alla Società Lombarda per la Pesca e l’Acquicoltura per l’allestimento di un grande centro di piscicoltura. Dopo la sua morte nel 1936, l’incubatoio venne donato allo Stato Italiano, con la precisa volontà testamentaria di mantenerlo in funzione quale centro destinato ad aumentare la pescosità del Lario. L’attività della struttura è stata assicurata in successione dall’Istituto Italiano di Idrobiologia, dal Consorzio provinciale di tutela della pesca e dalla Provincia di Como fino a quando, dopo alcuni anni di abbandono, la Provincia di Lecco è entrata in possesso dell’immobile e ha iniziato un progetto di recupero finalizzato al consolidamento strutturale, alla realizzazione di locali a uso foresteria e laboratorio e al ripristino del sistema di captazione dell’acqua dalla sorgente e dal lago. L’incubatoio è anche un importante centro per la ricerca sull’ittiofauna.