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Imu: a Bosisio imposta ridotta del 50% sui comodati a titolo gratuito

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Imu: a Bosisio imposta ridotta del 50% sui comodati a titolo gratuito.
La legge di stabilità per l’anno 2016 ha introdotto la riduzione della base imponibile del 50% sui comodati a titolo gratuito alle seguenti condizioni: •unità immobiliari concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il 1° grado che la utilizzano come abitazione principale (genitore/figlio – figlio/genitore);
•il contratto di comodato deve essere registrato;
•il soggetto passivo deve possedere un solo immobile in Italia;
•il soggetto passivo deve risiedere anagraficamente e dimorare abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato;
•il beneficio si applica anche nel caso in cui il comodante oltre all’immobile concesso in comodato possieda nello stesso Comune un altro immobile adibito a propria abitazione principale, purché non sia A/1, A/8 e A/9;
•il soggetto passivo deve attestare il possesso dei suddetti requisiti nel modello di dichiarazione Imu;
•l’agevolazione non si applica alle abitazioni A/1, A/8 ed A/9.
Nel caso in cui il comodante possieda più immobili, scatta l’impossibilità di beneficiare dell’agevolazione.
Il Contribuente, inoltre, dovrà presentare apposita dichiarazione IMU, pena l’inefficacia della riduzione dall’origine, entro i termini di presentazione previsti per Legge, che allo stato attuale sono fissati al 30 giugno dell’anno seguente nel quale si è verificato l’obbligo dichiarativo.
La dichiarazione dovrà essere consegnata al Comune tramite la compilazione dell’apposito modello previsto dalla normativa statale di riferimento.
Eventuali aggiornamenti o modifiche della normativa verranno pubblicati sul sito del Comune di Bosisio.

Dal 14 febbraio torna il maltempo: forse anche prima

Pioggia_ombrello“Nei prossimi giorni l’Italia sarà ancora attraversata da una serie di perturbazioni che prolungheranno a tratti le condizioni di maltempo – a dirlo è il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera – l’alta pressione si ritirerà in pieno Atlantico consentendo a diversi sistemi nuvolosi di raggiungere il Mediterraneo”.
Il canale di bassa pressione che dall’Atlantico raggiungerà l’Italia rimarrà aperto per diversi giorni.
“Altri peggioramenti a fasi alterne si riproporranno sulla Penisola per i prossimi sette giorni interessando dapprima il Centro Sud e poi anche il Nord. Le regioni più penalizzate saranno i versanti tirrenici, le Marche ed il Triveneto – prosegue l’esperto – piogge e rovesci si alterneranno a parentesi più asciutte e soleggiate, con venti ancora a tratti sostenuti ora di Libeccio, ora di Ponente e Maestrale; la neve cadrà inoltre sull’Appennino a quote medio-alte. Il Nord Italia sarà più ai margini anche se non si esclude qualche fenomeno in transito”.

Non farà particolarmente freddo ma i valori, soprattutto al Centro Nord, saranno nelle medie tipiche del periodo.
L’apice di questa situazione si raggiungerà tra domenica e martedì quando una nuova intensa perturbazione interesserà la Penisola portando condizioni di maltempo più diffuso.
“L’inverno con il mese di febbraio si movimenta portando quelle piogge e nevicate in montagna che nella prima parte di stagione sono mancate”. Concludono da 3bmeteo.com.

Pioggia a Carnevale. Domenica 7 febbraio ci sarà maltempo

pioggia
Pioggia a Carnevale. Domenica 7 febbraio ci sarà maltempo.
“Nel week-end torna il maltempo al Nord e la neve in montagna – a dirlo è il meteorologo di 3bmeteo.com Daniele Berlusconi – si conferma un tempo più dinamico rispetto alla prima parte dell’Inverno. Il vortice d’Islanda piloterà una perturbazione atlantica più organizzata anche sul Nord Italia, che nel corso di Domenica vivrà una fase di maltempo. I primi fenomeni abborderanno Liguria, Piemonte e Lombardia dalla serata di sabato e poi il resto del Nord e le regioni tirreniche entro Domenica. Cadrà inoltre tanta neve sulle Alpi, anche fino a mezzo metro intorno ai 1500 metri, con la quota delle nevicate che si assesterà intorno ai 1000-1300 metri”.
Tra venerdì e sabato pausa soleggiata su tutta l’Italia. “Dopo il fronte freddo transitato giovedì, che ha riportato un po’ di neve anche in Appennino e ha determinato un calo delle temperature, il tempo migliora rapidamente. Il rialzo della pressione favorirà un paio di giornate di sole praticamente ovunque e con temperature in nuova ripresa, confermando il trend mite di questa stagione”.
Febbraio più movimentato, ma il freddo invernale resta lontano. “Se infatti la nuova perturbazione in arrivo nel week-end avrà il merito di risollevare le sorti di una stagione anomala ed avara di neve sulle Alpi, non si può certo parlare di un ritorno dell’inverno – concludono infine da 3bmeteo -, la perturbazione è infatti preceduta da venti di Scirocco e di Libeccio che manterranno le temperature su valori superiori alle medie del periodo ed anche in seguito l’Italia continuerà ad essere interessata da miti correnti atlantiche. Insomma ci sarà ancora occasione per altre piogge e nevicate in montagna nel corso del mese di febbraio, ma il freddo, quello vero rimarrà lontano dall’Italia”.
Foto da internet

Costa: il sindaco invita a fare attenzione a possibili truffe

Sabina Panzeri sindaco CostaAttenzione attenzione. Girano per il paese persone che si dicono mandati dal Comune.
Il sindaco Sabina Panzeri informa che il Comune non ha nulla a che vedere con queste persone, ed invita a fare molta attenzione.
Il primo cittadino ha diffuso volantini per chiarire. “Ci è stato segnalato da diversi cittadini, che in questi giorni si stanno presentando di casa in casa, dei rappresentanti di aziende per sottoporre contratti o altre proposte commerciali, dicendo di essere d’accordo con il Comune – scrive il sindaco Sabina Panzeri – in realtà il Comune non ha nessun contratto o accordo con nessuna ditta, Pertanto queste persone girano a titolo personale: si raccomanda la massima attenzione”.

Lombardia: benzina, tasse da 57% a 69% in otto anni

Soldi
Mentre il prezzo del petrolio tocca i 30 dollari al barile e punta ancora più in basso, le tasse sul pieno al distributore non hanno mai smesso di crescere. Infatti – secondo un’elaborazione dell’ufficio studi di Coldiretti Lombardia su dati del Ministero dello Sviluppo Economico – il peso di Iva e Accise sul prezzo finale della benzina sono passate dal 57% del 2008, anno di inizio della crisi, al 59% del 2013 fino al 69% dell’inizio 2016. Corsa ancora più forte per il diesel, che ha “recuperato” in fretta il terreno perso nei confronti della benzina – spiega Coldiretti Lombardia – nel 2008 le tasse pesavano per il 48%, nel 2013 erano già salite al 54,8% e quest’anno sono già al 67,5%.
E nonostante il prezzo del petrolio sia passato dai 108,46 dollari al barile del 2013 ai circa 30 di oggi, con un crollo di oltre il 70%, quello della benzina al distributore è sceso solo del 18,4% passando da 1,748 euro al litro a 1,426 e il diesel è sceso di circa il 25% passando 1,657 euro al litro a 1,247 euro al litro (dati medi nazionali). Con la spesa media una famiglia per il carburante– spiega un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat – che si attesta su circa 133 euro al mese, più o meno quanto si investe per pane, latte, formaggi e uova oppure per carne e pesce.
Ed è proprio sul fronte dei consumi che fra il 2008 e il 2014 in Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – c’è stato un taglio di oltre 400 mila tonnellate di benzina e per il gasolio di quasi 120 mila tonnellate. Anche se il primo semestre 2015 sembra registrare una controtendenza visto che, sia benzina che gasolio, avevano già superato il 50% delle quantità dell’anno prima, con una possibile crescita a consuntivo per l’anno appena concluso. Una tendenza che riguarda anche la spesa delle famiglie italiane in alimenti e bevande, che – secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base delle previsioni Ismea-Nielsen – ha invertito la rotta nel 2015 ed è tornata ad aumentare dopo sette anni di riduzione consecutiva con una stima dello 0,3 per cento di crescita cumulata nei dodici mesi.

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Itinerario cicloturistico Adda: il punto sullo stato dei lavori

provincia Lecco
Itinerario cicloturistico Adda: il punto sullo stato dei lavori
Mercoledì 20 gennaio dalle ore 10.00, presso la Sala Conferenze del Monastero di Santa Maria del Lavello in via Padri Serviti a Calolziocorte, si terrà il seminario pubblico Itinerario Cicloturistico Adda.
Verrà presentato lo stato dei lavori dello studio di fattibilità dell’Itinerario Cicloturistico Adda, che si snoda per 300 km lungo l’omonimo fiume e la costa orientale del Lago di Como, da Bormio fino alla dorsale cicloturistica VenTo (Venezia-Torino), in prossimità del fiume Po, con particolare riguardo allo sviluppo di forme di fruizione territoriale volte a favorire la sinergia tra enti e istituzioni e l’itinerario stesso.
Lo studio di fattibilità mira al completamento e alla valorizzazione della dorsale cicloturistica che si sviluppa lungo l’Adda e il Lago di Como, consentendo di connettere VenTo agli itinerari ciclabili della vicina Svizzera, sviluppando anche l’attrattività del territorio attraverso la rivalutazione delle varie risorse storico-culturali, paesistico-ambientali e delle attrezzature turistiche.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo attraverso il bando Brezza, itinerari cicloturistici connessi a VenTo e sviluppato dalla Provincia di Lecco quale ente capofila e dagli enti partner: Province di Sondrio, Lodi, Cremona, Monza e Brianza, Città Metropolitana di Milano, Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Studi Urbani e Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.
Nel corso del seminario verrà anche illustrata la mostra di riproduzioni del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci dedicate al tema dell’acqua, con un particolare riferimento al territorio lecchese, visitabile fino al 30 gennaio nello spazio espositivo del Monastero del Lavello.
“Con questo progetto – commentano il Presidente Flavio Polano e il Consigliere delegato ai Trasporti e Mobilità Sergio Brambilla – la Provincia di Lecco mira a promuovere una mobilità sostenibile e multimodale tesa a valorizzare il ruolo della bicicletta, al servizio della mobilità locale e della fruizione del territorio, costruendo un chiaro quadro di riferimento per il completamento della rete ciclabile lungo l’Adda e il Lario”.

Programma
Ore 9.30 – 10.00 Registrazione

Ore 10.00 Saluti delle Autorità
Introduce Flavio Polano, Presidente Provincia di Lecco

Ore 10.15 Gli enti locali e l’Itinerario Cicloturistico Adda: sinergie e collaborazione per lo sviluppo socioeconomico del territorio
Agostino Agostinelli, Presidente Parco Adda Nord
Gianmaria Cerea, Sindaco Comune di Canonica D’Adda
Bruno Brambilla, Presidente associazione Pianura da Scoprire

L’Adda e il Lario come vie di comunicazione
Anna Ranzi, Conservatore Casa Museo Villa Monastero

Ore 11.00 Studio di fattibilità Itinerario Cicloturistico Adda: a che punto siamo
Sergio Brambilla, Consigliere delegato Trasporti e Mobilità Provincia di Lecco
Fabio Valsecchi, Servizio Trasporti e Mobilità Provincia di Lecco
Maria Brovelli, Politecnico di Milano
Angelo Caruso di Spaccaforno, Politecnico di Milano
Giovanni Rabino, Politecnico di Milano
Andrea Fossati, Politecnico di Milano
Contributi da parte delle Province partner di progetto

Illustrazione della mostra Codice Atlantico di Leonardo di Vinci
A cura di Raffaella Marzolla

Ore 12.30
Conclusione della parte pubblica

A seguire incontro con i partner di progetto
Provincia di Sondrio
Provincia di Monza e Brianza
Città Metropolitana di Milano
Provincia di Lodi
Provincia di Cremona
Politecnico di Milano

Dal 9 gennaio in arrivo pioggia e neve

Pioggia_ombrello
3BMETEO.COM: “Week-end, altra perturbazione: pioggia e neve sulle Alpi”
Francesco Nucera: “Via vai di perturbazioni sull’Italia anche nel weekend: Nord e Tirreniche più coinvolte. Nevicherà sulle Alpi. Sbalzi termici, ma clima nel complesso mite al Centro Sud. Il vero inverno? Possibile da metà gennaio”
Ecco le previsioni per il fine settimana.
“Continua l’Italia a risentire del passaggio di un treno di perturbazioni che manterranno un tempo dinamico ed anche piovoso anche nel weekend -lo dice in una nota il meteorologo di 3bmeteo.com Francesco Nucera, che aggiunge – un nuovo peggioramento del tempo è atteso nel fine settimana; le regioni più interessate saranno Nord e Tirreniche, mentre al Sud il clima sarà decisamente mite”.
Un altro peggioramento è atteso nel weekend.
“L’alta pressione ormai lontana dal Mediterraneo permetterà il passaggio di una nuova perturbazione dall’Atlantico – prosegue Nucera – il maltempo con piogge ed acquazzoni colpirà soprattutto il Nord e le regioni Tirreniche anche con fenomeni di moderata intensità. Il tutto sarà accompagnato da venti tesi di Ponente su gran parte dei nostri mari. Tornerà inoltre a nevicare in modo più significativo sulle Alpi, specie centro-orientali dove sono attesi gli accumuli maggiori, con quota neve inizialmente sui 600-1000m, ma in deciso rialzo”.
Le temperature seguiranno un andamento a montagne russe tra cali termici e rialzi, ma saranno mediamente piuttosto miti al Centrosud. Proprio al Sud e sulla Sicilia si potranno raggiungere valori anche di 20/22°C
“Questa vivacità caratterizzerà il tempo in Italia anche la prossima settimana quando è possibile l’arrivo di un’altra perturbazione dall’atlantico. Da metà mese invece l’inverno potrebbe fare la voce grossa in Europa per una discesa di aria fredda che penalizzerà molte Nazioni. Lo scenario per la nostra Penisola è ancora tuttavia da confermare nei prossimi aggiornamenti” – concludono da 3bmeteo.com.
Foto by internet

4 milioni dal CIPE per il Tribunale di Lecco. Roma finanzierà il 50% delle opere a Palazzo Cereghini

virginio brivio
4 milioni dal CIPE per il Tribunale di Lecco.
Roma finanzierà il 50% delle opere a Palazzo Cereghini.
Frutto del lavoro di squadra che sempre più spesso il Comune di Lecco al suo interno e nei rapporti coi partner istituzionali e privati è in grado di esprimere, il definitivo progetto preliminare relativo ai lavori di ristrutturazione e riqualificazione del Palazzo di Giustizia di Lecco ottiene il consistente finanziamento del Comitato Interministariale per la Programmazione Economica, che nel corso della seduta di ieri pomeriggio ha assegnato 4 milioni di euro allo storico Palazzo Cereghini di Lecco, per co-finanziare al 50% le opere previste dall’Ente nel piano redatto dall’Architetto Tedeschi della Politecnica Ingegneria ed Architettura S.c.a.r.l. di Modena.
A coordinare i lavori di stesura del progetto preliminare che, a fronte di un piano originario essenziale, conferisce alla struttura nella sua veste definitiva, frutto di affinamenti successivi, una funzionalità completa, è stato il direttore ad interim del settore lavori pubblici comunale Andrea Pozzi, determinante nelle fasi conclusive di un iter che ha sortito i risultati sperati.
“Lo staff guidato dall’architetto Pozzi, in grado di instaurare un continuo scambio e una proficua collaborazione con la magistratura, il Procuratore e il con il Presidente dell’Ordine degli avvocati di Lecco ci porta a essere nelle condizioni di realizzare un progetto avviato già dall’assessore ai lavori pubblici Francesca Rota e che ci consente di riqualificare in maniera davvero adeguata al centro cittadino di Lecco uno spazio da tempo in sofferenza – spiega il Sindaco di Lecco Virginio Brivio -. I 4 milioni di euro assegnati dal CIPE rappresentano un risultato eccezionale che ci permetterà di realizzare l’ultimo lotto dei lavori di ristrutturazione del Palazzo di Giustizia e di riqualificare una porzione di centro di fondamentale importanza, anche a beneficio delle persone che la abitano e la frequentano. Ci auguriamo che questa conclusiva tranche di lavori possa partire immediatamente dopo la conclusione delle opere che in questi mesi restituiranno Piazza Affari alla comunità e interverranno sulla torre. In aggiunta è all’attenzione degli uffici anche uno studio di fattibilità per una sistemazione viabilistica differente che integri la modifiche alla circolazione in atto in ingresso e uscita da Lecco con un’attenzione particolare alla sosta dei veicoli nei pressi del Tribunale”.

Como-Lecco: in dieci anni le temperature massime sono cresciute di 2 gradi. Lo dice Coldiretti

sole

Como-Lecco: in dieci anni le temperature massime sono cresciute di 2 gradi.
Riportiamo di seguito l’intervento siglato da Coldiretti Como e Lecco, dove vengono approfonditi vari spunti di notevole interesse.
Temperature massime su di oltre due gradi in appena un decennio (2,08 a Como, 2,36 a Lecco). Anche nelle province lariane si fanno sentire gli effetti del cambiamento climatico, come conferma un’elaborazione della Coldiretti regionale, su dati Osservatorio Mipaaf, diffusa in occasione della Conferenza Onu di Parigi sui cambiamenti climatici.
A Como si è passati dai 14,39 gradi registrati in media tra il 2005 e il 2014 ai 16,47 rilevati nei primi dieci mesi del 2015. A Lecco, la differenza è ancora più rilevante in quanto nel 2015 si registra una media di 18,26 gradi contro i 15,90 degli ultimi 10 anni.
Dall’analisi di Coldiretti Lombardia, risulta anche che a Lecco (863,21mm/anno), negli ultimi 10 anni, le precipitazioni hanno superato la media regionale (858,29mm/anno), mentre Como, seconda solo a Sondrio, è la provincia più “ asciutta” con 855,08mm di precipitazioni medie all’anno.
“Gli eventi atmosferici stanno diventando sempre più traumatici sia per la violenza che per la rapidità con i quali si verificano” spiegano Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni, presidente e direttore di Coldiretti Como Lecco. “In questo contesto il lavoro degli agricoltori si complica e aumentano i rischi per produzioni e raccolti”.
In un contesto regionale dove il 2014 è stato uno degli anni più piovosi, con quasi il doppio delle precipitazioni medie mensili degli ultimi 10 anni anni, a livello locale si manifestano estati di grande siccità, come è accaduto quest’anno in provincia di Como quando a Luglio si sono registrati soltanto 18,3mm di precipitazioni. E gli agricoltori ne hanno sofferto, come racconta Dante Saibene di Cirimido: “Quest’anno a luglio, in pratica, non ha piovuto per nulla, come già era accaduto nel 2003. I danni e le perdite di raccolto sulla soia sono stati pesantissimi: le piantine, come anche quelle di mais, hanno subito forti stress per colpi di calore. I raccolti di granturco sono stati addirittura dimezzati in diversi areali”.
Ma non solo: “Nell’aumento delle temperature un ruolo importante è giocato anche dalla cementificazione e dal consumo di suolo, di cui le nostre province lariane, particolarmente nell’area di pianura, soffrono ormai cronicamente”.
Il cemento, infatti, trattiene calore durante il giorno e lo rilascia durante la notte, facendo innalzare la colonnina di mercurio anche quando questa dovrebbe scendere e stravolgendo la normale escursione termica lungo le 24 ore.
“Di solito per le festività di Ognissanti da noi si andava sottozero: quest’anno invece a novembre c’erano quasi 20 gradi – dice Franca Sertore, 66 anni di Sondrio, presidente Pensionati Coldiretti Lombardia – Ricordo che in questo periodo quando ero bambina iniziavano le prime nevicate, che poi gelavano e facevano sì che si conservasse una riserva d’acqua per l’estate. Oggi invece anche i nostri ghiacciai si stanno sciogliendo”.
Il record del freddo, invece, si è registrato tra i mesi di gennaio e febbraio: quest’anno Como è stata la terza provincia più fredda della Lombardia facendo registrare 3,2 gradi sotto zero (Sondrio e Varese, prima e seconda) ma con significative escursioni termiche. Mentre a Lecco, più mite, la temperatura non è scesa sotto i -1,7 gradi
“E’ strategico monitorare la situazione e sostenere l’agricoltura quale risorsa per la gestione e la manutenzione del territorio contro il consumo di suolo – ribadisce il presidente Trezzi –considerato che in cinquant’anni, dal 1955 al 2011, in Lombardia le superfici agricole utilizzate sono diminuite di oltre il 25,4% passando da 1.322.017 ettari a 986.853 ettari, mentre il suolo urbanizzato è aumentato del 235 per cento. Senza agricoltura – conclude il presidente della Coldiretti lariana – si perde prima di tutto una gestione efficace dei territori, un assunto che è ancora più vero nelle realtà di montagna, che sono più a rischio di abbandono e isolamento”.

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