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Il 15 gennaio Germana Marini a Lecco in libreria

germana marini
Il 15 gennaio alle 18, Germana Marini presenterà il suo nuovo libro “Una cavalla di razza” alla Ibs di via Cavour, edito da Cantagalli.
Parteciperanno il prevosto di Lecco monsignor Franco Cecchin, e lo scrittore Paolo Gulisano.
Previsto un intermezzo musicale con Peppino Mazzoleni al violino.
I diritti d’autore del libro verranno devoluti a beneficio sulla ricerca scientifica sulle malattie autoimmuni.

Premio internazionale di letteratura città di Como

Como
PREMIO INTERNAZIONALE DI LETTERATURA CITTÀ DI COMO:
APERTO IL BANDO DELLA TERZA EDIZIONE

Premi speciali, un prestigioso Comitato d’Onore, il Libro D’Oro scelto dalle principali librerie del territorio insubrico, le videopoesie: sono queste le principali novità della terza edizione del Premio Internazionale di Letteratura Città di Como organizzato dall’Associazione Eleutheria.
Un premio che ritorna per il terzo anno consecutivo, dopo il grande successo delle edizioni precedenti che hanno visto ognuna più di 1.400 partecipanti provenienti da tutta Italia, dalla vicina Svizzera e dal mondo. Tra i vincitori della seconda edizione Armando Massarenti per la sezione saggistica, Franco Di Mare per la narrativa edita e Tiziano Broggiato e Lucrezia Lerro per la poesia edita. A Ferruccio De Bortoli, invece, è stato assegnato un premio speciale alla carriera.

“Una manifestazione che ha coinvolto il pubblico ben oltre i confini locali, e che anzi ha saputo contribuire fortemente allo sviluppo del turismo culturale del territorio” commenta Giorgio Albonico, ideatore e organizzatore del Premio, presidente dell’Associazione Eleutheria.

Il Premio Internazionale di Letteratura Città di Como è nato infatti per valorizzare non solo la cultura, gli scrittori, i poeti e gli artisti che ne prendono parte ma anche il territorio.
Principale novità di questa nuova edizione il Comitato d’Onore formato dal magistrato e scrittore Giuseppe Battarino, da Giuseppe Colangelo, Pro Rettore dell’Università degli Studi dell’Insubria, da Mauro Frangi, Presidente della Fondazione Volta di Como, dal poeta Giancarlo Majorino, da Barbara Minghetti, Presidente del Teatro Sociale di Como, da Corrado Passera, ministro comasco e dal giornalista sportivo Bruno Pizzul.

POESIA, NARRATIVA, RACCONTI, SAGGI: LE SEZIONI DEL PREMIO CITTÀ DI COMO
“Il poeta è sempre lontano dall’impossibile” diceva Alda Merini. E proprio alla grande poetessa è dedicata la sezione di poesia del Premio alla quale è possibile partecipare con volumi editi pubblicati negli ultimi 5 anni o con poesie inedite, fino a un massimo di 10 componimenti.
Quest’anno, inoltre, la sezione apre le porte anche alla multimedialità: è infatti possibile inviare anche delle videopoesie della durata massima di 3 minuti che verranno inserite sul canale YouTube del Premio.
Gli scrittori potranno invece partecipare con libri e racconti a tema libero editi negli ultimi 5 anni alla sezione di narrativa “Giuseppe Pontiggia”, suddivisa nelle sotto-categorie “Libro edito di narrativa” e “Racconti del territorio”. Si può concorrere anche con un’antologia di racconti dalla quale deve essere scelto un solo racconto.
Non mancheranno poi la sezione saggistica, dedicata ai libri editi negli ultimi 5 anni(nessun ambito escluso) e la sezione giovani per i ragazzi al di sotto dei 30 anni e aperta a tutte le classi delle scuole, che comprende tutte le sezioni elencate con un’esclusiva graduatoria di merito.

QUANDO L’IMMAGINE RACCONTA ED EMOZIONA: ANCHE LA FOTOGRAFIA AL CITTÀ DI COMO
Le immagini hanno il grande potere di raccontare ed emozionare ed è proprio questo il tema scelto per la sezione multimediale dedicata alla fotografia alla quale è possibile partecipare con una sequenza fotografica che, senza limitazioni di tecnica, illustri o sintetizzi un testo letterario in prosa (edito o inedito e di qualsiasi autore) oppure che illustri o sintetizzi una storia: luoghi, persone, avvenimenti, territorio, esperienze che arricchiscono interiormente, viaggi e scambio di conoscenze fra persone, paesaggi.
Le sequenze possono essere formate da un minimo di 5 fino a un massimo di 10 immagini in formato .jpg, peso massimo 2 mb l’una.

LIBRO D’ORO
Una delle novità della terza edizione del Premio Città di Como è la sezione dedicata alle librerie del territorio insubrico che avranno la possibilità di indicare un libro di qualsiasi genere e paese ritenuto migliore, più amato, venduto e ricercato dai lettori e dal pubblicato nel 2015.
Tra i libri indicati la giuria tecnica selezionerà il migliore al quale sarà dato il riconoscimento di “Libro d’Oro dell’anno” e rimarrà negli annali del Premio.

I PREMI E LE GIURIE
I vincitori saranno scelti dalla giuria tecnica presieduta dallo scrittore Andrea Vitali e formata da Raffaella Castagnola, responsabile delle pagine culturali del Corriere del Ticino, dal poeta e critico Milo De Angelis, dallo scrittore e giornalista Emilio Magni, da Armando Massarenti, responsabile dell’inserto culturale domenicale de Il Sole 24 Ore, da Lorenzo Morandotti, responsabile delle pagine culturali del Corriere di Como, dal fotografo Carlo Pozzoni, dalla editor Laura Scarpelli e da Mario Schiani, responsabile delle pagine culturali del quotidiano La Provincia. La giuria tecnica sarà affiancata da una selezione di lettori scelti.
I primi classificati riceveranno un premio in denaro: 1.500 euro per le sezioni Volume Edito di Poesia, Libro Edito di Narrativa e Saggistica; 1.000 euro per le sezioni Inediti di Poesia e Racconti del Territorio; 500 euro per le sezioni Giovani e “Quando l’immagine racconta ed emoziona”.
Avranno un ulteriore riconoscimento anche le opere prime: sarà conferito in particolare un premio di 1.000 euro alla memoria del professor Augusto Cirla all’opera prima di qualsiasi sezione in concorso ritenuta più meritevole dalla giuria.
Molti poi i premi speciali: al migliore racconto che avrà come tema il territorio insubrico, a un racconto che avrà come tema la bioetica, a un racconto a tema sportivo e a un saggio sul tema “Il viaggio e il turismo culturale”. Potranno inoltre essere assegnati premi speciali anche ai finalisti di componimenti provenienti da carceri scritti da detenuti a fini di riabilitazione.
Anche nell’edizione 2016 del Premio verrà conferito un premio a un personalità o un ente che si è particolarmente distinta per la diffusione della cultura.
Inoltre a tutti i partecipanti verrà rilasciato un attestato di partecipazione, potranno essere assegnati ulteriori premi in denaro ai secondi e terzi classificati, riconoscimenti e segnalazioni della giuria con diplomi e targhe, e soggiorni premio nei principali alberghi del territorio.
I testi inediti di poesia e racconti vincitori saranno sottoposti alla direzione di Opera Nuova, rivista internazionale di scritture e scrittori edita a Lugano (Svizzera) per un’eventuale pubblicazione in una delle sue rubriche mentre tutti gli editi che parteciperanno saranno distribuiti presso le biblioteche del territorio.
La cerimonia di premiazione si svolgerà entro settembre 2016.

COME PARTECIPARE
La partecipazione al Premio è aperta a tutti gli autori e editori in lingua italiana e, in un’ottica internazionale, verranno accettate anche opere in altre lingue purché accompagnate da traduzione in italiano. Ogni partecipante può aderire a più sezioni e sono ammessi anche gli e-book da inviare all’indirizzo mail del premio in una sola copia in formato pdf.
La domanda di partecipazione deve essere consegnata entro il 15 maggio 2016 e ogni iscritto potrà aderire a più sezioni. La quota di partecipazione è di 20 euro per ciascuna sezione.
I testi già pubblicati dovranno essere inviati in plico alla C.P. n° 260 c/o Poste Centrali via Gallio, 6 – 22100 Como, oppure ad Associazione Eleutheria via Oriani, 8 – 22100 Como mentre per la Svizzera a Fermo Posta 6830 – Chiasso 1. Gli elaborati inediti, invece, potranno essere inviati anche via e-mail all’indirizzo info@premiocittadicomo.it in unica copia e disposti su file unico in formato pdf, allegando scheda di partecipazione. Le fotografie, invece, sono da inviare a sezionefotografia@premiocittadicomo.it.
Gli elaborati non verranno restituiti, ma verranno alla fine del concorso distribuiti presso biblioteche del territorio insubrico. Le opere inedite verranno distrutte a tutela del copyright.
È possibile scaricare il bando completo e la scheda di iscrizione al Premio al sito www.premiocittadicomo.it.

Il Premio Internazionale di Letteratura Città di Como è organizzato con il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia di Como, Comune di Como, Comune di Erba, Camera di Commercio di Como, Università degli Studi dell’Insubria e in collaborazione con Parolario, Comolake.com, Espansione Tv, La Provincia di Como, AICC – Associazione Italiana di Cultura Classica, Como & Dintorni, Città della Comunicazione, Partners Advertising & Web Addicted, Albergo Terminus Como, Hotel Metropole Suisse di Como, Sheraton Lake Como Hotel di Como e Grand Hotel Imperiale di Moltrasio.

Per informazioni
ASSOCIAZIONE ELEUTHERIA
Via Oriani, 8 – 22100 Como
tel. 031.241392 – 334.5482855
info@premiocittadicomo.it
www.premiocittadicomo.it
Facebook: facebook.com/premiocittadicomo

Al Mudec a Milano fino al 21 febbraio le opere di Gaugin

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Fino al 21 febbraio al Museo delle culture, a Milano in via Tortona 56, si può visitare la mostra dedicata a Paul Gaugin, aperta il lunedì dalle 14.30 alle 19.30; il martedì, il mercoledì, il venerdì e la domenica dalle 9.30 alle 19.30; il giovedì e il sabato dalle 9.30 alle 22.30.
Biglietti: 12 euro intero, 10 euro ridotto.
Per informazioni: www.mudec.it.
Un settantina le opere esposte a Milano e provenienti da dodici musei e da privati, prima tra tutte la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenhagen, realtà che ospita una delle più complete collezioni al mondo di opere di Paul Gauguin.

Storia e leggende popolari tra streghe, folletti e maghi

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Storia e leggende popolari che si tramandano da generazione in generazione, si intrecciano e diventano un patrimonio da conservare.
Noi leggende ne abbiamo trovate e poco alla volta ve le racconteremo. Se volete contribuire con le storia che conoscete inviatecele a info@lanuovabriantea.it le pubblicheremo al più presto.
Nel 1604 Federico Borromeo rende pubblico l’editto “Contro maleficos et sortilegos”, in cui si descrive usi e costumi da condannare. Tredici paragrafi che dipingono il quadro generale dell’epoca, di un volgo sebbene cristiano animato da parecchie credenze pagane. Al primo posto le streghe, ebbene sono ancora loro le più temute. “Chi fosse della setta delle streghe, o stregoni, maghi e maghe, o che dasse opera alla sacrilega et nafand’arte de gl’incanti, maleficii, legature, segnature, fatuchierie, veneficii, prestigii, overo ad altra simil sorta d´opere diaboliche”. Non sfuggono neppure i sortilegi d´amore. “Chi avesse battezzato o tenesse presso di se cosa battezzata, come fave, calamita, animali brutti, et altre cose per far opere diaboliche, o chi avesse maleficiato huomo o donna per tirarli all’amor suo, o chi con simil mezzo avesse seminato discordie tra la moglie et il marito, overo altre persone”. Tempeste, burrasche, altro che perturbazioni meteorologiche, c’è chi conosce i sortilegi per scatenarle. E vanno denunciati. “Chi per incanto avesse fatto tempestare, saettare, brinare, nebbiare, inondare, o per via d´aridità, o vento desicante, avesse fatto abbruggiare i frutti della terra proibendo la pioggia con arte diabolica”. Così come vanno segnalati gli incantatori. “Chi fosse solito sanare qualunque o alcuna infermità con parole superstiziose, et massime le donne, che vanno publicamente, essendo condotte a segnar febri, malatie, mani, gambe senza medicamento naturale”.

Storia ma anche credenza popolare come quella che racconta di una povera famiglia brianzola, con molti figli da crescere che decise di fare un patto col Diavolo, in cambio di cibo gli avrebbero consegnato l’ultimo figlio.
Crescendo il bimbo dimostrò una spiccata propensione per la fede, ma il suo destino era segnato. Quando Satana bussò alla porta per portarselo via, il ragazzino prese tempo chiedendo consiglio ad un prete eremita che abitava sui monti. Il religioso non poté far nulla se non indirizzarlo da suo fratello, così cattivo da essere certamente in contatto con il Maligno. Coincidenza vuole che il vecchio fosse sul punto di morte, il giovanetto lo rassicurò ed insieme pregarono, e si pentì pure del male fatto. Dal cielo scesero due angeli che lo portarono in paradiso. L’episodio diede parecchio fastidio all’eremita che si arrabbiò con Dio insultandolo per aver accolto un malvagio. Il Diavolo ne approfittò ed invece del ragazzino si prese il prete ipocrita, che di anime ne valeva due.

Altra leggenda della terra di Brianza quella di Pietrina, che avendo dei fortissimi dolori allo stomaco, decise di rivolgersi ad una donna esperta. Questa le consigliò di guardare nel materasso, qui la ragazza trovò tra le foglie di pannocchia su cui dormiva, uno strano groviglio di fili di lana colorata. Erano annodati talmente stretti da non riuscire a districarli. Seguendo le istruzioni buttò il nodo nel fuoco acceso in mezzo ad un campo. Tra le fiamme si delineò la figura di una vecchia arcigna, era la strega, bruciando non avrebbe più fatto del male a Pietrina.

Varenna: Villa Monastero completato restauro Clemenza di Tito

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Con l’inserimento della testa e del braccio e le relative stuccature si sono conclusi oggi i lavori di restauro del gruppo scultoreo della Clemenza di Tito, opera di Giovan Battista Comolli, colpito lo scorso mese di settembre da un ramo di una pianta del giardino di Villa Monastero a Varenna.
Dopo il sopralluogo della Soprintendenza, in programma nei prossimi giorni, per la certificazione del lavoro svolto le statue che compongono il gruppo scultoreo verranno adeguatamente ricoperte con materiale idoneo per evitare i depositi di muffe, resine ed elementi nocivi, materiale che verrà rimosso con la riapertura del Giardino della Villa il prossimo 1 marzo.
La Provincia di Lecco, di concerto con le competenti Soprintendenze, sta inoltre progettando un intervento che consentirà la protezione dell’intero gruppo scultoreo in caso di eventuali altre cadute di rami delle piante sovrastanti.
Infine la Provincia sta procedendo alla verifica dello stato fitosanitario delle piante, con il supporto della Fondazione Minoprio, che in passato ha curato anche la mappatura delle piante dell’intero Giardino Botanico.

“Abbiamo fatto tutto il possibile – commentano il Presidente della Provincia di Lecco Flavio Polano e il Consigliere provinciale delegato ai Lavori Pubblici Rocco Cardamone – per rispettare la tempistica del progetto di recupero, che ha richiesto, oltre al reperimento delle risorse necessarie, anche una serie di sopralluoghi per la valutazione del danno, la definizione delle procedure e delle modalità dell’intervento, insieme alla Soprintendenza, alla restauratrice, al Curatore e Conservatore della Casa Museo. Dopo questo restauro, procederemo con altri interventi di protezione per mettere al riparo la statua da possibili cadute di rami, nel rispetto del paesaggio di Villa Monastero”.
Il monumento, che costituisce l’ultima opera realizzata dallo scultore poco prima della morte (1830), è collocato nel giardino vicino all’ingresso della Villa e descrive l’atto di clemenza dell’imperatore romano Tito nei confronti di Sesto e Vitellia, che avevano congiurato contro di lui. Il soggetto, ispirato dal poeta Vincenzo Monti e tratto da Metastasio, fu musicato da Mozart nel 1791 in occasione dell’incoronazione di Leopoldo II re di Boemia e giunse a Villa Monastero grazie al tedesco Walter Kees (1864-1906), uno degli ultimi proprietari di questa dimora lariana.

Vecchie cartoline in mostra a Erba

Erba cartoline
Prosegue fino al 31 gennaio la mostra allestita al Civico museo di Erba, “Saluti da Erba Incino”, con una collezione di cartoline d’epoca.
Aperta il martedì dalle 9 alle 12; mercoledì e venerdì dalle 14.30 alle 18; e domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
Per informazioni è possibile contattare il 334/7583394.

A teatro con la biblioteca di Rogeno

Si raccolgono in biblioteca entro il 21 dicembre le iscrizioni per i seguenti spettacoli teatrali.
Peperoni difficili
Domenica 10 gennaio 2016, ore 15.30
presso il teatro Giuditta Pasta di Saronno
Rosario Lisma ambienta “Peperoni difficili” nella cucina di un giovane parroco di provincia, ispirandosi a una vicenda realmente accaduta. Il testo pone domande sul “mentire a fin di bene”, sulla verità e il diritto di dirla e di conoscerla.
I personaggi coinvolti, oltre al parroco, sono la sua bellissima sorella volontaria in Africa, rientrata improvvisamente da una missione, un bidello allenatore della squadra dell’oratorio, un bancario, colto, brillante e stranamente inconsapevole di essere spastico. Una produzione che registra orgogliosamente il “tutto esaurito” da due stagioni, una commedia che diverte e commuove sollevando grandi temi. Uno spettacolo che conferma la cifra stilistica del regista-autore-interprete Rosario Lisma e impreziosito dalla bravura degli attori protagonisti Andrea Narsi, Ugo Giacomazzi e Anna Della Rosa, attrice nel film La grande bellezza.
giuseppe fiorello
Venerdì 26 febbraio 2016, ore 21.00
presso il teatro Arcimboldi di Milano
Spettacolo teatrale “Penso che un sogno così” con Giuseppe Fiorello.
Salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi.

Ecco gli orari di apertura della mostra dei presepi a Bosisio

Bosisio presepi
Ecco gli orari di apertura della mostra dei presepi allestita al centro studi pariniano a Bosisio:
Domenica 13 Dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Domenica 20 Dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Sabato 26 Dicembre (Santo Stefano) dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Domenica 27 Dicembre dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Venerdì1 Gennaio dalla ore 15.00 alle ore 18.00
Domenica 3 Gennaio dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Martedì 6 Gennaio alle ore 17.00 – Chiusura e premiazioni

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