Archivio Categorie: Economia

Le bellezze lecchesi in mostra all’Artigiano in fiera a Milano

Provincia di Lecco, Comunità Montana Valsassina e Distretto turistico del Centro Lario (Varenna, Bellagio, Menaggio e Tremezzina) saranno presenti alla 21^ edizione di AF – L’Artigiano in Fiera, in programma da sabato 3 a domenica 11 dicembre dalle 10.00 alle 22.30 a FieraMilano – Rho Pero, in un’area istituzionale per promuovere il territorio.
In particolare, la Provincia di Lecco promuoverà Villa Monastero di Varenna con il nuovo servizio Wedding in Villa e metterà a disposizione materiale informativo sulle proposte paesaggistiche, escursionistiche, culturali e del tempo libero del territorio provinciale e del Lago di Como.
Inoltre verrà promosso San Pietro al Monte di Civate, recentemente riconosciuto dal Consiglio provinciale quale monumento simbolo del territorio provinciale per la storia secolare, le testimonianze di spiritualità, d’arte e di cultura, l’ammirevole sintesi delle peculiari caratteristiche a testimonianza dell’area, la sua eccezionale collocazione e visibilità.
Come ogni anno, la Provincia di Lecco completerà la sua attività di promozione con la tradizionale distribuzione di mele durante la festa di San Nicolò, Patrono della città di Lecco, in programma martedì 6 dicembre, alla presenza del Consigliere provinciale delegato al Turismo Ugo Panzeri.

INFORMAZIONI UTILI
Sito internet: www.artigianoinfiera.it
Indirizzo: FieraMilano – Rho Pero – Strada Statale del Sempione 28, Rho (MI)

Stand: Padiglione 4 – corsia L – 141

Date e orari
Da sabato 4 a domenica 11 dicembre dalle 10.00 alle 22.30

Come arrivare:
In auto da Lecco e dalla Brianza: tangenziale Nord in direzione Malpensa, prendere la Super Strada 46 Rho-Monza fino all’uscita FIERAMILANO.
In treno da Monza, Como e Lecco: treno FS fino a Milano Porta Garibaldi. Cambiare e prendere il Passante ferroviario Linea S5 o S6 direttamente fino alla fermata RHO FIERAMILANO.
In metropolitana: linea MM1, fermata Rho-MilanoFiera

Tre i ristoranti stellati nel lecchese

guida michelin
Sono 343 i ristoranti stellati che compongono la Guida Michelin 2017.
Sono 294 quelli con una stella, 41 con due stelle e 8 tre stelle.
Tre i ristoranti stellati nel lecchese e cinque nel comasco. Il Cantuccio ad Albavilla, il ristorante Mistral a Bellagio, Da Candida a Campione d’Italia, il ristorante I Tigli in Theoria a Como e la Locanda del Notaio a Pellio d’Intelvi.
Nel lecchese il Dac a trà a Castello Brianza, Al Porticciolo 84 a Lecco e Pierino Penati a Viganò.
Sono 58 in totale i ristoranti stellati in Lombardia, di cui 2 a tre stelle Da Vittorio a Brusaporto in provincia di Bergamo, e dal Pescatore a Canneto sull’Oglio a Mantova.

Ai lombardi piace fare la spesa dal contadino

In Lombardia cresce la spesa dal contadino con i punti vendita a chilometro zero che negli ultimi sei anni sono più che triplicati, passando da 257 del 2010 ai 960 attuali. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza sulla rete di Campagna Amica in Lombardia, diffusa in occasione della 66° Giornata del Ringraziamento a Milano. “Una crescita – spiega Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti interprovinciale – dovuta all’attenzione per il benessere e per la salute, ma anche alla sostenibilità ambientale e alla volontà di difendere e valorizzare l’economia e l’occupazione del proprio territorio”.
La vendita a km zero – spiega la Coldiretti – è più diffusa nelle province di Pavia (con 165 punti), Brescia (162), Bergamo (133) e Milano (118). A seguire Sondrio (83), Varese (66), Como (56), Cremona (56), Mantova (35), Monza e Brianza (33), Lecco (28), Lodi (25). In particolare – continua la Coldiretti – si registra un vero e proprio boom degli spacci in cascina, passati da 169 a 852 (+400%), mentre i farmers’ market hanno raggiunto quota 100 e vengono scelti per la possibilità di trovare nello stesso luogo più prodotti locali e di stagione, offerti direttamente dall’agricoltore.
In Lombardia – spiega un’indagine Coldiretti/Ixè – più di 9 consumatori 10 che fanno la spesa in un mercato degli agricoltori si ritengono soddisfatti. Inoltre il 97% si dice disposto a ritornare e il 96% lo consiglierebbe ad amici, parenti e conoscenti. “I farmers’ market – spiega Alessandro Rota – da semplici luoghi di scambio sono diventati spazi di aggregazione e svago grazie a varie attività: dai corsi di formazione per l’orto ai laboratori didattici per i bambini, dai cooking show con gli agrichef all’educazione con i tutor della spesa”.
L’Italia – conclude la Coldiretti – ha conquistato in pochi anni la leadership mondiale nei mercati contadini davanti agli Usa e Francia con la più vasta rete mondiale di vendita diretta grazie alla Fondazione Campagna Amica alla quale fanno riferimento, oggi, quasi ventimila agricoltori. Per facilitare l’incontro tra produttori e consumatori è nata “Farmersforyou”, l’applicazione di Coldiretti che permette di scegliere i mercati di Campagna Amica, le fattorie, e le botteghe dove poter acquistare il vero Made in Italy agroalimentare, ma anche i ristoranti che offrono menù con prodotti acquistati direttamente dagli agricoltori di Coldiretti.
Fonte www.coldiretti.it

L’export dell’ortofrutta made in Italy fa boom e premia le produzioni delle province di Como e Lecco

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L’export dell’ortofrutta made in Italy fa boom e premia le produzioni delle province di Como e Lecco.
Mai così tanta frutta e verdura made in Italy è arrivata sulle tavole straniere con il record storico nelle esportazioni da almeno 25 anni. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al primo semestre del 2016: la qualità del prodotto, per le province lariane, premia in particolare l’export verso la Svizzera di insalate, biete, prezzemolo e basilico, specie nei market e negozi di prossimità.
Le due province lariane seguono dunque il trend nazionale: il bel Paese ha esportato nel mondo complessivamente 2,17 miliardi di chili di frutta e verdura fresca nel semestre di riferimento, con un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ed un valore di 2,4 miliardi di euro. A prevalere è stata la frutta con 1,38 miliardi di chili ed un aumento del 4% mentre le esportazioni sono state di 789 milioni di chili per le verdure ma con un aumento del 14%.
“Un risultato ottenuto nonostante l’embargo totale in vigore nei confronti dei prodotti ortofrutticoli nazionali da parte della Russia che è stata storicamente un’importante meta di mercato – sottolineano Fortunato Trezzi e Raffaello Betti, presidente e direttore di Coldiretti di Como e Lecco-. In Italia, come poche volte è accaduto nel passato le esportazioni di frutta e verdura hanno sorpassato in quantità le importazioni con un netto miglioramento della bilancia commerciale del settore.
Anche a Como e Lecco il comparto ortofrutticolo è dunque in crescita, ed è presente soprattutto in pianura ma anche in montagna. Da un elaborazione dati della Coldiretti lariana, infatti, emerge che le imprese sono ubicate in egual misura nell’ambito delle due province. Il 53% di quelle in provincia di Lecco producono nel Meratese (il restante 47% delle imprese è ubicato nella fascia periurbana, alcune anche in Valsassina); mentre è significativo il dato in provincia di Como dove il 22% delle coltivazioni resistono nelle valli d’Intelvi, del Ceresio e nel Pian di Spagna (il restante 78% delle imprese utilizza le pianure periurbane e pedemontane più a sud).
Nell’area lariana la principale produzione è l’ortaggio (53%), una volta su cinque coltivato in serra, mentre l’88% delle imprese frutticole è specializzata nella coltivazione di piccoli frutti di bosco.

Bando conducenti servizi di trasporto pubblico non di linea per veicoli o natanti

La Provincia di Lecco ha indetto la seconda sessione di esame 2016 per l’iscrizione al ruolo dei conducenti adibiti a servizi di trasporto pubblico non di linea di veicoli e natanti.
Le domande di ammissione all’esame dovranno essere presentate entro le 14.00 di mercoledì 16 novembre alla Provincia di Lecco, Servizio Trasporti e Mobilità, piazza Lega Lombarda 4, 23900 Lecco.
L’esame si terrà mercoledì 30 novembre alle 9.30 con una prima prova scritta e a seguire, per coloro che l’avranno superata, una seconda prova orale.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il bando sul sito www.provincia.lecco.it o contattare il Servizio Trasporti e Mobilità della Provincia di Lecco (0341 295457-443).

Lecco e Como: si coltiva il luppolo da birra

luppolo
Province lariane patria della birra? Certo che sì: al punto che non solo la si ama ma, pure, la si produce. Anche in agricoltura.
“Nelle province del settentrione lombardo è una tradizione radicata” commentano Fortunato Trezzi e Raffaello Betti, presidente e direttore di Coldiretti Como Lecco. “Non a caso, nella nostra regione la consumano oltre 4 milioni di persone, contro i circa 2 milioni che si possono trovare in Veneto, oppure nel Lazio o in Sicilia, come confermato da un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat presentata a Milano”.
Il 40% dei lombardi – conferma Coldiretti – durante l’anno beve almeno una birra, mentre oltre 360mila persone lo fanno tutti i giorni. In Italia il consumo pro capite è di circa 29 litri all’anno, fra i più bassi d’Europa.
A fianco dei birrifici agricoli, nasce anche una nuova figura, il “Tutor della birra” che fornisce ai consumatori suggerimenti e informazioni su questa popolare bevanda e con la mostra delle agri birre lombarde: da quella al mirtillo a quella alla canapa, dalla birra al mais corvino alla tradizionale di orzo a km zero.
Le agri-birre lombarde sono prodotte in nove laboratori del gusto, uno dei quali si trova in provincia di Como, mentre sono 10 i birrifici industriali presenti sul territorio della Lombardia, ai quali si affianca una rete di circa 170 mini birrifici più o meno artigianali”.
A Turate (Como), Roberto Vago, 48 anni, coltiva circa 1 ettaro di orzo, destinato a produzione di birra: “Anche il luppolo lo coltiviamo noi e l’orzo lo usiamo anche tenendo conto dell’incidenza di acqua e siccità sulle piante. Inoltre cambiamo la quantità di luppolo a seconda della stagione: in estate le birre Turàa contengono meno luppolo, sono più leggere e dolci, mentre nella stagione invernale contengono più luppolo, sono più amare, più corpose e maggiormente adatte ai piatti della tradizione locale più ricchi e che si consumano nella stagione fredda”.
La ricetta della ‘Turàa’ non è stata concepita soltanto in funzione del gusto ma è stata realizzata in base alla qualità dell’orzo coltivato; in altre parole, è stata ‘mappata’ l’incidenza che piogge e siccità hanno mediamente sulla pianta (che come noto sviluppa caratteristiche diverse proprio in base alle ricadute meteorologiche) e sulla base della resa media qualitativa dell’orzo è stata realizzata la ricetta. Va precisato che tutte le birre prodotte a Turate sono stagionali: infatti nella ricetta variano le quantità di luppolo a seconda della stagione di vendita. Al variare della quantità di luppolo, infatti, cambiano le caratteristiche organolettiche della birra; in particolare, nella stagione estiva, le birre Turàa contengono meno luppolo, sono più leggere, più dolci e più beverine mentre nella stagione invernale contengono più luppolo, sono più amare, più corpose e adatte ai piatti della tradizione locale più ricchi e che si consumano nella stagione fredda.
Dal punto di vista gastronomico, la birra si può abbinare al dolce e al salato, a seconda della tipologia e dei palati, ci sono birre più leggere e altre più pastose, la regola base è però quella di un consumo responsabile. L’apporto calorico va dalle 34 kilocalorie per 100 grammi delle birre standard alle 60 kilocalorie di quelle più alcoliche.
www.coldiretti.it

Cresce la produzione di mais tra Lecco e Como

mais
Rese in crescita di circa 10%, ma superfici in calo del 18,7% negli ultimi quattro anni in provincia di Como e del 2.5% in provincia di Lecco. E’ iniziata in questi giorni la raccolta del mais e i primi dati – spiega la Coldiretti Lombardia – indicano produzioni di oltre 650 quintali di trinciato all’ettaro contro una media di 600 per ettaro. Le previsioni indicano prezzi fra i 18 e i 19 euro al quintale, ma l’oscillazione dipende anche da come si evolverà il mercato internazionale.
“A Como e Lecco – sottolinea Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti interprovinciale – il mais rappresenta la base dell’alimentazione di un sistema zootecnico da latte e da carne con oltre 27 mila bovini in una rete di aziende che, fra titolari e dipendenti occupa circa 2 mila persone, senza considerare quelli coinvolti nell’indotto”.
Quest’anno siamo in presenza di una produzione di alta qualità, con un buon sviluppo delle piante – spiega Coldiretti Como Lecco – inoltre sta proseguendo la diversificazione delle varietà, con il mais utilizzato anche in molti altri modi: dalla farina per polenta e prodotti da forno alle gallette soffiate e alla birra, dalle buste della spesa biodegradabili ai tessuti per vestiti fino alle posate riciclabili.
In Lombardia, dove oltre 314mila ettari sono coltivati a mais, le province di Como e Lecco quest’anno registrano una superficie rispettivamente di 1.821 ettari e 1.024 ettari.

Cinghiali, cervi e caprioli. Un milione e mezzo di euro di danni

cinghiali
Cinghiali, cervi, caprioli, ma anche nutrie, piccioni, volpi e corvi: non si ferma l’assalto della fauna selvatica. Dal 2004 a luglio 2016 – stima Coldiretti Lombardia – fra incidenti stradali e campi devastati, il bilancio dei danni a livello regionale ha sfiorato i 17 milioni di euro, con una media di duemila all’anno fra attacchi ai campi e incidenti stradali.
“Gli animali selvatici – spiega Fortunato Trezzi, Presidente di Coldiretti Como Lecco – sono in continuo aumento e anche i danni che provocano. La situazione peggiora ogni giorno, servono piani efficaci di riduzione ed eradicazione”. Nel giro di dieci anni in Italia, ad esempio, i cinghiali sono raddoppiati superando il numero record di un milione, mettendo a rischio l’agricoltura ma non solo.
Infatti nel 2015 in Italia ci sono stati 18 morti e 145 feriti per incidenti stradali causati dagli animali, denuncia la Coldiretti in occasione della mobilitazione nazionale a Firenze.
In Lombardia ogni anno in media si verificano oltre 200 incidenti stradali causati da animali selvatici: il 25% dei danni è colpa dei cinghiali, mentre il 60% è il risultato di scontri con caprioli, cervi e daini, in particolare nelle zone di montagna (ma non mancano episodi in pianura). Dal 2004 a oggi la stima dei danni stradali causati dagli animali ha raggiunto i 4 milioni di euro a livello regionale, con percentuali di incidenza a due cifre nella provincia di Como (11,2%)– sottolinea Coldiretti Como Lecco.
Se poi si guarda al peso sul numero degli eventi: 1 schianto su 5 è causato dai cinghiali.
Peggiore la situazione dell’agricoltura che, con quasi 1.800 assalti ogni anno a livello regionale, – stima Coldiretti Lombardia – ha subito danni che sfiorano i 13 milioni di euro in dodici anni di cui oltre 700mila euro in provincia di Como e oltre 200mila euro in provincia di Lecco. Su tutto il territorio nazionale – rileva Coldiretti – i danni alle produzioni nel 2015 hanno raggiunto complessivamente i 100 milioni di euro. Un problema che – denuncia Coldiretti – mette a rischio la sopravvivenza delle aziende agricole, soprattutto nelle aree interne, ma anche l’assetto idrogeologico e lo stesso ecosistema, sconvolto dalla presenza eccessiva dei selvatici ormai fuori controllo, senza dimenticare le preoccupazioni sul profilo sanitario con il rischio di contagi degli animali allevati.
Il 14% dei danni da cinghiali all’agricoltura lombarda – spiega l’analisi della Coldiretti regionale – è concentrata proprio a Como. Cervi, caprioli e camosci, invece, rappresentano oltre la metà dei danni in provincia di Sondrio ma ancora il 13% in quelle di Como e di Lecco.
Foto da internet

Ottimo successo per la 66esima fiera zootecnica di San Gaetano a Casatenovo

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Ottimo successo per la 66esima fiera zootecnica di San Gaetano a Casatenovo.
Quest’anno la kermesse di Rogoredo di Casatenovo (Lecco) è stata meta di oltre venticinquemila visitatori. Si è conclusa martedì 2 agosto con la speciale Serata Evento ad ingresso gratuito e il gran finale pirotecnico. Un’edizione da ricordare per il Premio regionale Rosa Camuna assegnato a Luigi Casati, storico presidente e volontario della Fiera, per le sfide del maltempo che non hanno fermato l’affiatata squadra di volontari, per gli ottimi risultati ottenuti dal web e l’estrazione finale dei numeri abbinati alle tessere ingresso con un montepremi complessivo di mille euro.
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Casatenovo (Lecco), Frazione Rogoredo – Si è conclusa la 66a edizione della Fiera Zootecnica di Rogoredo, detta di San Gaetano. E’ stata la speciale Serata Evento di martedì 2 agosto a chiudere definitivamente i battenti, offrendo a tutti i visitatori l’ingresso gratuito all’area fieristica, dove erano ancora attivi i punti ristorazione, i mercatini degli hobbisti, il karaoke e la musica dal vivo. E come sorpresa finale, la Fiera ha regalato uno straordinario spettacolo pirotecnico.
Per cosa si farà ricordare questa 66° edizione? Sicuramente per la cerimonia di apertura del 28 luglio, nel corso della quale è stata consegnata una targa, riconoscimento per il recente Premio Rosa Camuna, a Luigi Casati, storico presidente e volontario della Fiera.
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Un momento emozionante, sia per il folto pubblico presente che per lo staff di volontari ed il presidente della Coop. Il Trifoglio Angelo Sironi, condiviso da autorità e rappresentanze istituzionali presenti: il sindaco di Casatenovo Filippo Galbiati, l’onorevole Veronica Tentori, il consigliere regionale Raffaele Straniero; sindaci, ex-sindaci e assessori del lecchese e del monzese, il comandante della polizia locale, il luogotenente della stazione dei carabinieri ed il parroco di Casatenovo.
Per il maltempo del 31 luglio con il quale gli organizzatori della Coop Il Trifoglio si sono dovuti confrontare. Nonostante le pessime condizioni atmosferiche di domenica mattina e la sospensione per alcune ore delle attività per cause di forza maggiore, la fiera ha proseguito lo svolgimento già nelle primissime ore del pomeriggio, salvo alcune piccole variazioni rispetto al programma originale, apportate al fine di garantire condizioni ottimali e di sicurezza alle strutture, agli animali e al pubblico.
Grande interesse per l’estrazione dei cinque numeri abbinati alle tessere ingresso, vincitori di una spesa da 200€. Ecco l’elenco e dove è possibile utilizzare il buono premio: n°00011 – Supermacelleria Ratti, n°00889 – Cooperativa lavoratori Casatenovo, n°00562 – Sport Specialist, n°00475 – Millepiedi, n°01479 – Colorificio Limonta. Per ritirare i premi contattare il n° 338 1843483 entro il 30 Settembre.
E per concludere, gli ottimi i numeri registrati sul web: quasi 12.000 contatti al sito della fiera in poco più di un mese, oltre 150 follower sul recente profilo Instagram, 400 nuovi “Mi piace” sulla pagina Facebook della Fiera negli ultimi 60 giorni e una risposta più che positiva per le prenotazioni online delle tessere ingresso. Un’altra edizione da archiviare con grande soddisfazione. Grazie al grande lavoro di tutti i volontari, degli sponsor, degli espositori, dei collaboratori e soprattutto grazie al pubblico, indiscusso protagonista dello straordinario risultato raggiunto anche quest’anno.
Il Trifoglio Soc. Coop. a.r.l. organizzatrice della fiera è un’eccellenza del Consorzio Brianza Che Nutre.

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