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San Giovanni si illumina grazie ai commercianti e agli uffici della zona

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Il rione di San Giovanni si veste a festa grazie ai commercianti che hanno organizzato le luminarie.
Uno sforzo economico che vuole essere anche un “regalo” ai propri clienti e a chi vive a San Giovanni, oltre che finalizzato ad incrementare il viavai dello shopping natalizio, che quest’anno dovrà fare i conti con le restrizioni sanitarie e gli strascichi sanitari ma anche economici che la pandemia sta lasciando.
Alle luminarie hanno partecipato negozi e bar ma anche uffici e imprese, a dimostrazione di come la voglia di fare ci sia. Diciannove le attività che hanno aderito: la Input comunicazione con Giovanni Liga che è stato l’artefice dell’iniziativa, il bar Valli, il negozio “Great Escape”, lo studio legale R&T, Carminati abbigliamento, Agorà Caffè, i parrucchieri “Creative look” e “Non solo donna”, il colorificio internazionale, i fratelli Scalese impianti elettrici, la farmacia, l’edicola, il panificio Pozzoni, lo studio associato Andreotti, Panzieri e Pozzi, l’abbigliamento “Come ti vesti”, il distributore di benzina di Daniela Gorla, il caffè Adamello 7, il geometra Guzzetti, l’oreficeria “oro e pietra”, il gruppo Todeschini e l’impresa G.A costruzioni.
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Accensione riscaldamenti

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DAL COMUNE DI BOSISIO PARINI
Informiamo i cittadini che al di fuori del periodo di accensione degli impianti (dal 15 ottobre al 15 aprile), in presenza di particolari condizioni climatiche, il responsabile degli impianti di riscaldamento può deciderne l’accensione per un tempo massimo di 7 ore giornaliere (art. 8 comma 7-8 del documento ” Disposizioni per l’esercizio, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici ” approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n. X/3965 del 31.07.2015).
Non è quindi necessario un provvedimento di autorizzazione da parte dell’Amministrazione comunale.

Con il Consorzio Villa Greppi un ciclo di conferenze e percorsi guidati a Villa Greppi

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Con il Consorzio Villa Greppi parte un ciclo di conferenze e percorsi guidati dedicato a Villa Greppi, alla sua storia e alla Brianza a cura dell’associazione BRIG – cultura e territoTre conferenze sulla storia di Villa Greppi, i personaggi che l’hanno abitata e il contesto in cui è inserita e quattro percorsi guidati sulle orme di Alessandro Greppi e ispirati ai suoi disegni. Parte una nuova rassegna organizzata dal Consorzio Brianteo Villa Greppi: sette appuntamenti dedicati al luogo che è sede dell’Ente, per riscoprire una lunga storia tracciata da persone diverse che vi hanno vissuto intensamente. Curata dall’associazione BRIG – cultura e territorio, che da tempo lavora allo studio e alla catalogazione del patrimonio documentario e iconografico del Fondo Greppi, la rassegna si inserisce in un ampio progetto da cui prende il nome, dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico della Villa e della sua storia. Si tratta di “Vivere Villa Greppi. I disegni. La villa. Il territorio”, un’iniziativa pensata come strumento per avvicinare il pubblico all’incanto di Villa Greppi, aprendo finestre sulle diverse “stanze” del suo passato, con appuntamenti serali dedicati al racconto storico e che vedono per protagonista non solo la residenza, ma anche il territorio in cui si trova: la Brianza. E poi, accanto alle conferenze, un calendario di percorsi guidati a piedi ispirati alle testimonianze di Alessandro Greppi: pagine di diari, disegni e taccuini che raccontano la gente e il paesaggio della Brianza nel XIX secolo.
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«Il Consorzio Villa Greppi continua ad aumentare la propria attività culturale – commenta la Presidente Marta Comi – aggiungendo un progetto che vuole riscoprire la storia della Villa e della famiglia Greppi. Una storia profondamente legata ai luoghi e alle persone della nostra Brianza e che è narrata dai disegni e dai taccuini e diari del Fondo iconografico Alessandro Greppi. Ringrazio l’associazione BRIG – Cultura e territorio per il lavoro di ricerca e studio della storia di Villa Greppi e della famiglia Greppi che ora portiamo al pubblico con questa nuova rassegna autunnale».
Ad aprire il cartellone di appuntamenti è la conferenza “Brianza, terra di villeggiatura”, a cura della responsabile del progetto “Vivere Villa Greppi” Laura Caspani e fissata per martedì 13 ottobre alle 21, nella sala teatrale Martino Ciceri di Veduggio. Un primo incontro, quindi, per approfondire il contesto brianteo tra ‘700 e ‘800 nei suoi aspetti sociali, economici e paesaggistici. Ci si dà appuntamento per il primo percorso guidato, invece, domenica 18 ottobre alle 9 (ritrovo nel parcheggio del cimitero di Cassago Brianza), quando è la volta dell’itinerario “A PIEDI, IN BRIANZA CON ALESSANDRO GREPPI. Dall’antica villa Pedroli a Cassago fino al nucleo storico di Cremella”. Si parla di “Villa Greppi a Casatevecchio, storia di una famiglia”, invece, nella seconda conferenza di Laura Caspani, in programma per venerdì 23 ottobre alle 21, nella sala polifunzionale La colombina di Casatenovo, mentre domenica 25 (alle 9, ritrovo alla Canonica di San Salvatore di Barzanò) è la volta del secondo itinerario, questa volta “Dalla Canonica di San Salvatore al Santuario di Bevera”. Fondamentale per la storia e la memoria di Villa Greppi, poi, la figura Alessandro Greppi, alla quale è dedicata l’ultima delle tre conferenze, con relatrice sempre Laura Caspani: “Alessandro Greppi e la compagnia dei Greppini”, fissata per lunedì 26 ottobre alle 21 nella sala consiliare di Triuggio. Chiudono il programma, infine, i due percorsi guidati “Da Villa Greppi ai boschi della valle del Pegorino” e “Dal suggestivo borgo di Canonica alla Basilica di Agliate”, rispettivamente in cartellone per l’8 novembre alle 9 (ritrovo a Villa Greppi) e il 15 novembre alle 9 (ritrovo in via E. Filiberto, a Triuggio).
INFORMAZIONI – Nel rispetto delle disposizioni per il contrasto alla diffusione del Covid-19 il numero dei posti disponibili alle conferenze è limitato. Si consiglia dunque di arrivare con anticipo. L’accesso agli eventi è consentito solo con mascherina e previa misurazione della temperatura e igienizzazione delle mani. Per partecipare ai percorsi guidati è obbligatoria la prenotazione scrivendo a attivitàculturali@villagreppi.it entro le ore 12 del venerdì precedente. I percorsi saranno effettuati con un minimo di 15 partecipanti (max 30). Sono indispensabili scarpe da cammino.

Presentato il bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese del commercio

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Presentato in sala consiliare il bando per la concessione di contributi a fondo perduto alle imprese del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato del Distretto Urbano del Commercio di Lecco, che mette a disposizione 220 mila euro. Ai 170 mila euro stanziati da Regione Lombardia, il Comune di Lecco ha infatti aggiunto 50 mila euro di ulteriori risorse regionali a lui destinate, a seguito dell’approvazione da parte di Regione della proposta progettuale di “sviluppo dell’attrattività e contributi alle imprese del DUC di Lecco” realizzata in partnership con Camera di Commercio Como-Lecco, Confcommercio Lecco, Confartigianato Lecco, Confesercenti Lecco e Linee Lecco. L’obiettivo è quello di favorire la ripartenza delle attività economiche e dei servizi ai consumatori, nonché l’avvio di nuove imprese nel DUC cittadino, sostenendo gli interventi realizzati per l’apertura di nuove attività o il rilancio di attività esistenti, l’adattamento dei punti vendita alle nuove esigenze di sicurezza e protezione di lavoratori e consumatori, l’adozione di nuove modalità di vendita quali vendita online e consegna a domicilio.
Possono presentare domanda di contributo le micro, piccole o medie imprese (MPMI) del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato, localizzate all’interno del Distretto Urbano del Commercio di Lecco. Il contributo non potrà essere superiore al 50% della spesa ammissibile totale (in conto capitale e di parte corrente) e in ogni caso non superiore all’importo delle spese in conto capitale, sino ad un massimo di 10 mila euro. L’investimento minimo ammissibile è di 1.000 euro. Il bando si trova pubblicato sul portale istituzionale del Comune di Lecco, unitamente alla modulistica necessaria per la presentazione delle richieste di contributo, che potranno essere inviate, fino ad esaurimento delle risorse stanziate, da lunedì 12 ottobre e fino alle ore 12 di giovedì 12 novembre 2020. Per maggiori informazioni le imprese possono rivolgersi a sportellounico@comune.lecco.it o telefonare.

Civiche benemerenze 2020: le candidature entro il 6 novembre

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Come da tradizione, in occasione della ricorrenza di San Nicolò, patrono della Città di Lecco, verranno conferite le Civiche Benemerenze, assegnate a coloro che “con opere o con l’esempio, nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’economia, del lavoro, della scuola, dello sport, per iniziative di carattere sociale, assistenziale e filantropico, per particolare collaborazione alle attività della pubblica amministrazione, per atti di coraggio e di abnegazione civica, abbiano dato lustro alla città di Lecco e alla sua comunità, sia rendendone più alto il prestigio attraverso la loro personale virtù sia servendone con disinteressata dedizione le singole istituzioni”.
Enti, associazioni e singoli cittadini possono segnalare i nominativi dei soggetti meritevoli della Civica Benemerenza presentando le proposte al Comune di Lecco entro le ore 12.30 di venerdì 6 novembre 2020.
Le proposte, motivate e documentate in modo dettagliato, devono essere spedite o consegnate in busta chiusa (con la scritta sul frontespizio “Proposta di civica benemerenza” e l’indicazione del mittente), all’ufficio protocollo dell’ente sito al piano terra di piazza Diaz 1.
Il Regolamento per il conferimento delle civiche benemerenze è disponibile sul sito internet istituzionale e al punto accoglienza del Comune di Lecco. Le proposte di candidatura saranno valutate dalla Commissione Capigruppo.

Comunicato dell’ Ufficio Stampa del Comune di Lecco

Tra Como e Lecco l’84% dei Comuni è a rischio frane e smottamenti

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Due fine settimana consecutivi, fine settembre e inizio ottobre, all’insegna del maltempo che sferza l’agricoltura, distruggendo le coltivazioni orticole, allagando i campi e sradicando centinaia di alberi: cresce dunque il conto dei danni provocati all’agricoltura dall’improvviso e repentino passaggio da temperature estive a quelle di un autunno inoltrato, che già hanno imbiancato anche le cime dei monti che cingono l’Alto Lago di Como.
Lo afferma la Coldiretti lariana in riferimento alla necessità di garantire risorse contro il dissesto idrogeologico sottolineato dal Ministri dell’Economia, Roberto Gualtieri e da quello dell’Ambiente Sergio Costa.
“Siamo sempre più in balia del clima – sottolinea la Coldiretti interprovinciale attraverso il presidente Fortunato Trezzi – e alle prese con fenomeni estremi che si abbattono su un territorio che rivela tutta la sua vulnerabilità. Per di più, anche quest’anno si sono verificate ripetute grandinate, con chicchi anche di dimensioni inconsuete: uno degli eventi più temuti dagli agricoltori dalla semina al raccolto, perché si abbatte sulle produzioni provocando danni irrimediabili e mandando in malora un intero anno di lavoro. Va da sé che è necessario intervenire affrontando gli effetti di un clima in evidente e continuo stato di cambiamento”.
Le precipitazioni sempre più intense e frequenti si abbattono – rimarca Coldiretti Como Lecco – su un territorio reso fragile dal dissesto idrogeologico: nelle due province lariane i comuni con potenziale rischio idrogeologico medio alto sono oltre l’84% del totale (in dettaglio, l’84,8% nel Comasco e l’86,4% nel Lecchese).
L’agricoltura è investita direttamente dal problema: “La tendenza alla tropicalizzazione si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente e sfasamenti stagionali, rendendo pressochè impossibile un’adeguata programmazione della stagione colturale. Le imprese agricole, molto più che in passato, non hanno più la certezza di poter raccogliere i frutti del loro lavoro”. A ciò si aggiungono i disagi per gli effetti delle intense precipitazioni che hanno riversato veri e propri muri d’acqua sulle strade poderali, rendendole inservibili.
Gli effetti del maltempo risultano particolarmente evidenti proprio nella fascia pedemontana, più soggetta a ripetuti sbalzi termici e dove l’aria fredda proveniente dalle Alpi incontra per prima quella, al contrario molto calda, che sale dalla vicina pianura: in tutto, l’Italia ha subito perdite legate agli effetti del maltempo per oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.
Il Recovery fund è una opportunità per intervenire e realizzare una grande rete nazionale di bacini di accumulo, capace di garantire una costante disponibilità di acqua per l’agricoltura e la produzione di energia rinnovabile. Un esempio è il progetto che Coldiretti ha condiviso con Anbi, Terna, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti per la messa in cantiere di una rete diffusa di invasi per consentire una regimazione delle acque che garantirà una riduzione dei danni causati dagli eventuali eccessi di ruscellamento, fornendo inoltre un contributo per l’approvvigionamento idrico per gli interventi antincendio e sostenendo inoltre la produzione di energie rinnovabili da fonte idrica.

Aperto al traffico il nuovo cavalcavia lungo la via comunale di Isella

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Oggi, 10 agosto, Anas (Gruppo FS Italiane) ha aperto al traffico il nuovo cavalcavia lungo la via comunale di Isella, nel territorio comunale di Civate, in sovrappasso alla strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga” al km 44,400.
La nuova opera è stata realizzata da Anas, soggetto attuatore incaricato dal MIT nel maggio del 2017, dopo la demolizione del vecchio cavalcavia, provvedimento reso necessario a seguito di ispezioni e indagini tecniche che hanno riscontrato un degrado dell’intera struttura.
Il cavalcavia di Civate – Isella fu costruito dalla Provincia di Como (progetto originario del 1969) a tre campate in semplice appoggio in cemento armato precompresso. La sezione trasversale era costituita da 5 travi in cemento armato alte 90 centimetri e da una soletta superiore dello spessore di 16 centimetri. Il manufatto, affetto da gravi problematiche strutturali, non risultava più adeguato alle attuali previsioni normative. Anas ha provveduto così alle attività di progettazione e di realizzazione della nuova opera.
Il nuovo ponte ha una larghezza del piano viabile di 8,50 metri con un franco utile aumentato da 4,45 a 5,20 metri. È costituito da una campata unica di 50 metri con l’eliminazione delle tre pile intermedie originarie e dello scatolare. Inoltre, è stata realizzata una pista ciclopedonale di larghezza pari a 2,5 metri a sbalzo oltre alla trave longitudinale lato Milano.
L’importo complessivo dell’investimento è di oltre 3,2 milioni di euro.
La consegna effettiva dei lavori con apertura del cantiere è avvenuta a febbraio 2019 all’impresa Preve Costruzioni S.p.A. con sede a Roccavione (CN).  I lavori sono stati completati a fine luglio scorso per una durata complessiva di 528 giorni compreso anche il periodo di fermo cantiere per la nota emergenza sanitaria da Covid-19.
La nuova infrastruttura sarà gestita secondo un Disciplinare siglato dalla struttura territoriale Anas della Lombardia e dall’Amministrazione comunale di Civate. In qualità di Ente gestore della statale 36 Anas provvederà alla manutenzione ordinaria e straordinaria della parte strutturale dell’opera d’arte, ossia delle fondazioni, spalle, muri e appoggi, nonché delle barriere stradali e pannellature anti lancio. Il Comune di Civate avrà invece la competenza, come Ente gestore della via comunale Isella, della manutenzione ordinaria e straordinaria della pavimentazione stradale e della pista ciclopedonale, dell’impermeabilizzazione della soletta, dei giunti di dilatazione, degli impianti di illuminazione e videosorveglianza, della segnaletica orizzontale e verticale, comprese le rampe di collegamento al cavalcavia.
Foto e comunicato da ufficio stampa Anas
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Dieci consigli per combattere il caldo

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È possibile prevenire e affrontare i pericoli del caldo eccessivo. Ecco alcuni consigli e riferimenti utili per trascorrere l’estate in salute.
Si tratta di indicazioni valide per tutti, rivolte in particolare alle persone anziane, ai disabili e ai bambini, che per le loro condizioni fisiche, sono più esposti ai disturbi provocati dalle temperature eccessive. Il caldo è un pericolo se la temperatura esterna supera i 32-35 gradi, l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione e la temperatura in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non bene isolati…).
Queste le “10 regole d’oro per un’estate in salute”:
1.ricordati di bere spesso e, comunque, non meno di un litro/un litro e mezzo al giorno di acqua;
2.evita di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno (dalle 11 alle 17);
3.apri le finestre dell’abitazione al mattino e abbassa le tapparelle o socchiudi le imposte;
4.rinfresca l’ambiente in cui soggiorni;
5.ricordati di coprirti quando passi da un ambiente molto caldo a uno con aria condizionata;
6.quando esci, proteggiti con cappellino e occhiali scuri; in auto, accendi il climatizzatore (se disponibile) e, in ogni caso, usa le tendine parasole, specialmente nelle ore centrali della giornata;
7.indossa indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali come ad esempio lino e cotone; evita le fibre sintetiche che impediscono la traspirazione e possono provocare irritazioni, pruriti e arrossamenti;
8.bagnati subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, in modo da abbassare la temperatura corporea;
9.consulta il medico se soffri di pressione alta (ipertensione arteriosa) e non interrompere o sostituire la terapia di tua iniziativa;
10.non assumere regolarmente integratori salini senza consultare il tuo medico curante.
I soggetti a rischio sono anche tutti coloro che non sono autonomi nelle comuni attività quotidiane, per problemi legati alle capacità di movimento e/o alle capacità cognitive. La rete sociale riveste in queste occasioni una grande importanza. Se nel vostro palazzo, cortile, frazione ci sono persone che vivono sole, senza parenti, è bene stabilire con loro visite periodiche e contatti quotidiani per capire come stanno, aiutarle ad affrontare le necessità di tutti i giorni e offrendo loro un po’ di compagnia.
Per emergenze (numeri verdi gratuiti, sia da telefono fisso che da cellulare) è possibile contattare l’AUSER Filo d’argento al numero 800 995 988, attivo da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; Anteas Lecco all’800 987 761 o allo 0341 1880777; il Call center di Regione Lombardia all’800 318 318. Inoltre è possibile rivolgersi ai Servizi Integrati per la Domiciliarità (SID) di corso Monte Santo 12 (rione San Giovanni) al numero telefonico 0341 481542.
Inoltre ricordo l’iniziativa di Ferderfarma (la Federazione nazionale unitaria dei Titolari di farmacie), che anche quest’anno prevede la consegna gratuita dei farmaci a domicilio per casi non urgenti, riservata esclusivamente alle persone che sono impossibilitate a recarsi in farmacia, per disabilità o gravi malattie, e non possono delegare altri soggetti (numero verde 800 189 521, attivo nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.30). Sul sito www.federfarma.lecco.it potete consultare anche l’elenco delle farmacie aperte e di turno di Lecco e provincia.
Fonte Newsletter del sindaco Virginio Brivio del 24 luglio

Dal 15 giugno l’ufficio postale di Bosisio riapre tutti i giorni

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Da lunedì 15 giugno riaprono tutti i giorni, dal lunedì al sabato, gli uffici postali di Bosisio Parini, Cernusco Lombardone, Cremella e Pescate. Gli uffici, che durante il periodo di lockdown hanno continuato a garantire l’accesso ai servizi con un’apertura ridotta, tornano ad essere pienamente operativi al fine di consentire il regolare svolgimento delle operazioni sia postali sia finanziarie.
La riapertura degli uffici postali già a partire dalla fine del mese di marzo è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza quali l’installazione di pannelli schermanti in plexiglass negli uffici postali con il bancone aperto, il posizionamento di strisce di sicurezza per il distanziamento e accurate procedure di sanificazione delle sedi realizzate a tutela della salute di dipendenti e cittadini. Il personale che opera allo sportello e in sala consulenza è stato dotato sin da subito di mascherine, guanti e gel disinfettante.
L’accesso agli uffici postali oggi avviene in modo che all’interno dell’ufficio ci siano tante persone quanti sono gli sportelli disponibili.
Poste Italiane ricorda inoltre la possibilità di utilizzare il canale online tramite il sito di poste www.poste.it, dove si possono effettuare tutte le operazioni finanziarie e postali.

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