Benetton dice no ai capi in angora
Benetton non produrrà più capi in lana d’angora. Grazie a Peta, People for the ethical treatment of animals, che ha portato avanti manifestazioni di protesta in tutto il mondo, denunciando le crudeltà compiute sui conigli d’angora negli allevamenti cinesi, per ricavare la lana usata per realizzare maglioni, sciarpe e accessori vari.
Tra le prime a boicottare la lana d’angora H&M, Lacoste, Zara, Bershka, Pull & Bear, Calvin Klein, Stella McCartney, Tommy Hilfiger e French connection, a cui ora si aggiunge Benetton.
“Benetton group conferma la decisione di interrompere l’uso di lana d’angora in tutte le collezioni vendute a livello mondiale. I capi Benetton sono realizzati nel pieno rispetto della natura, delle persone e degli animali. Per quanto riguarda la lana d’angora in particolare, abbiamo sempre seguito le linee guida del nostro Codice di condotta, particolarmente rigorose per garantire l’utilizzo di materiali prodotti eticamente – ribadisce l’azienda in un comunicato stampa -. In linea con l’impegno di lunga data di United colors of Benetton verso le tematiche sociali, compreso il benessere degli animali,abbiamo già interrotto l’uso dell’angora nella nostra produzione. Una volta terminato l’inventario attuale, nei negozi Benetton non saranno più disponibili prodotti in lana d’angora”.