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Leggermente nuovo rinvio al 20 maggio

riprogrammazione LEGGERMENTE maggio 2020
Secondo rinvio per la manifestazione di Confcommercio Lecco: appuntamento dal 20 al 24 maggio
Nuovo cambiamento di programma per l’undicesima edizione di “Leggermente”. Nei giorni che in origine dovevano essere dedicati alla manifestazione (in calendario dal 21 al 29 marzo), Assocultura Confcommercio Lecco, di concerto con il Comitato scientifico, ha deciso di modificare le date, visto che l’ipotesi annunciata qualche settimana fa di tenere la rassegna dal 15 al 19 aprile era diventata insostenibile alla luce di una emergenza Coronavirus ancora lungi dall’essere superata. E così è stato deciso per un nuovo spostamento nel mese di maggio, da mercoledì 20 a domenica 24.
“Allo stato attuale non è possibile per noi né per gli autori né tanto meno per le scuole prevedere lo svolgimento della manifestazione ad aprile – sottolinea il presidente di Assocultura Confcommercio Lecco, Antonio Peccati – Ma siccome non vogliamo rassegnarci a rinunciare a “Leggermente”, abbiamo deciso di trovare un altro periodo, individuando le date dal 20 al 24 maggio. Diciamo che è l’ultima “finestra” che ci resta per provare a svolgere questa undicesima edizione prima del termine dell’anno scolastico 2019-2020. Noi ci proviamo, sapendo che tutto dipenderà dall’evoluzione di questa emergenza. Come già fatto in occasione dell’annuncio del primo rinvio riprenderemo immediatamente i contatti con le istituzioni, gli uffici stampa, gli autori, i professionisti e tutti i partner per poter proporre il Festival – dedicato quest’anno al tema “Essere umani. Riscoprire il sentimento – in una formula chiaramente riveduta ma comunque interessante e stimolante per gli studenti e per il pubblico”. Poi conclude: “Oggi, 24 marzo, è la Giornata Nazionale di Promozione della Lettura istituita nel luglio 2009. Un giorno importante per “Leggermente”, visto che questa manifestazione è ispirata proprio a questa data e alla voglia di fare qualcosa di concreto per diffondere la cultura soprattutto tra i giovani e nel mondo della scuola e per sostenere il mondo delle librerie che come Confcommercio Lecco rappresentiamo. Il 24 marzo è, fin dalla prima edizione del 2010, il fulcro di “Leggermente”: oggi siamo fermi e restiamo a casa come ci è stato prescritto, ma non rinunciamo a pensare al valore della lettura”.

Coronavirus: giornata drammatica oggi 20 marzo con 146 positivi in più rispetto ad ieri

coronavirus
Sono 676 questa sera, 20 marzo, i positivi in provincia di Lecco con un incremento di 146 positivi in più rispetto ad ieri.
In Lombardia i casi positivi sono 22.264 (+2.380 rispetto a ieri); i deceduti 2.549 (+381); i dimessi e in isolamento domiciliare: 10.930 di cui 4.295 con almeno un passaggio in ospedale (anche solo pronto soccorso) e 6.635 persone per le quali non si rileva nessun passaggio in ospedale; in terapia intensiva 1.050 (+44); i ricoverati non in terapia intensiva: 7.735 (+348); i tamponi effettuati: 57.174.
I casi per provincia:
BG: 5.154 (+509 rispetto a ieri)
BS: 4.648 (+401)
CO: 380 (+42)
CR: 2.392 (106)
LC: 676 (+146)
LO: 1.597 (+69)
MB: 816 (+321)
MI: 3.804 (+526) di cui 1.550 a Milano citta’ (+172)
MN: 723 (+87)
PV: 1.105 (+94)
SO: 163 (+8)
VA: 338 (+28)
e 468 in corso di verifica.

17 marzo: sono 440 i positivi al Coronavirus in provincia di Lecco

Coronavirus: sono 16.220 i positivi in Lombardia e 440 in provincia d Lecco, dato che però sottostimato.
Coronavirus lc
Ecco i dati di oggi Provincia per Provincia con il confronto rispetto ai giorni precedenti:
BG 3.993 (+233) 3.760/3.416/2.864/2.368/2.136/1.815/1.472/1.245/997/761/623/537
BS 3.300 (+382) 2.918/2.473)/2.122/1.784/1.598/1.351/790/739/501/413/182/155
CO 256 (+36) 220/184)/154)/118/98/77/46/40/27/23/11/11
CR 2.073 (+192) 1.881/1.792/1.565/1.344/1.302/1.061/957/916/665/562/452/406
LC 440(+54) 386/344/287/237/199/113/89/66/53/35/11/8
LO 1418 (+56) 1.362/1320/1.276/1.133/1.123/1.035/963/928/853/811/739/658
MB 376 (+30) 346/339/224/143/130/85/65/64/59/61/20/19
MI 2.326 (di cui 964 a Milano citta’) (+343) 1.983/1.750/1.551/1.307/1.146/925/592/506/406/361
MN 465 (+83) 382/327/261/187/169/137/119/102/56/46/32/26
PV 884 (+83) 801/722/622/482/468/403/324/296/243/221/180/151
SO 74 (+28) 46/45/45/23/23/13/7/7/6/6/4/4
VA 232 (+32) 202/184)/158/125/98/75/50/44/32/27/23/17
e 381 in corso di verifica.
Coronavirus, i dati del contagio aggiornati
i casi positivi sono 16.220 (+1.571 rispetto a ieri)
14.649/13.2729/11.685/9.820/8.725/7.280/5.791/5.469/4.189/3.420/2.612
i deceduti 1.640 (+220)
/1.420/1.218//966/ 890/744/617/468/333/267/154
in isolamento domiciliare 4.265 (+398)
3.867/3.427/2.650/2.044/1.351/1.248/756/722
in terapia intensiva 879 (+56) 823/767/732/650/605/560/466/440/399/359
i ricoverati non in terapia intensiva sono 6953(+782) 6.171/5.550/4.898/4.435/4.247/3.852/3319/2.802/2.217/1.661
i tamponi effettuati 46.449 43.565/40.369/37.138/32.700/29.534/25.629/21.479/20.135/18.534/15.778
i dimessi 2.485 (+117) 2.368/2011/1.660/1.198/1.085

Un fiore e un abbraccio virtuale al Giglio di Pescarenico

In vista dell’atteso evento del quartiere di Pescarenico “Pescarenico in fiore”, il Giglio si organizza per dare spazio alle creazioni realizzate e unire in un abbraccio virtuale la comunità che quest’anno non potrà festeggiare, come di consueto, l’inizio della primavera.
Nel collage si trovano le prime immagini inviate da alcune delle frequentatrici.
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Agli utenti del Giglio gli operatori chiedono di scattare e spedire fotografie con le creazioni realizzate, così da consentire loro di “far fiorire” la pagina Facebook del centro e festeggiare insieme in maniera inusuale, ma altrettanto sentita, questa ricorrenza. Ma l’iniziatva è aperta anche a tutte le realtà che collaborano alla realizzazione dell’evento e, in un momento particolare come quello che stiamo attraversano, l’invito è esteso a chiunque voglia far fiorire la primavera, lanciando un messaggio di speranza, vita e positività.
In questo periodo gli operatori del Giglio stanno mantenendo vivo il senso di appartenenza e di comunità, consapevoli che, accanto ai fondamentali interventi in atto per fronteggiare l’emergenza, sia importante anche sostenere e rinsaldare, ora più che mai, i legami di “vicinanza”, solidarietà e compagnia relazionale con le persone e soprattutto con gli anziani.
In questa direzione vanno le azioni a distanza attivate attraverso vari canali, che spaziano dai social network alla posta elettronica, fino alla tradizionale telefonata con chi è più anziano e solo. A tutti è stato chiesto di raccontare come trascorrano le giornate e, a partire da questo semplice stimolo, il Giglio sta raccogliendo idee e suggerimenti che, insieme alle proposte già in cantiere pensate dagli operatori, saranno rilanciate dalla prossima settimana. L’intenzione è quella di far realizzare a ciascuno qualcosa che servirà poi alla creazione di una grande opera collettiva.
“Stiamo vicini con tutti i possibili strumenti che abbiamo – sottolinea l’assessore alle politiche socialli del Comune di Lecco Riccardo Mariani. Il Giglio sta mandando un bel messaggio di vicinanza e solidarietà. Simbolico, come la foto da inoltrare con un fiore, e concreto, come le telefonate e i messaggi. È un periodo duro e faticoso, ma se teniamo fede alla nostra idea di solidarietà e di comunità ci sentiremo tutti meno soli, sapendo che c’è sempre qualcuno su cui contare”.

Aggiornamento Coronavirus del 17 marzo

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Sono 399 ricoverati pazienti Coronavirus nei Presidi ospedalieri di Lecco e Merate.
303 positivi e 96 in attesa di risposta dell’esito del test.
Si stimano attualmente circa 119 collaboratori dell’Asst positivi Coronavirus, di cui 23 medici. Venti a Lecco e tre a Merate.
Infermieri positivi 74, di cui 60 a Lecco e 14 a Merate.
Oss positivi 12 fra Lecco e Merate.

Completate le operazioni di varo del cavalcavia di Civate

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Completate, nella notte tra il 14 e il 15 marzo, le operazioni di varo del cavalcavia di Civate lungo la via comunale di Isella, di sovrappasso alla strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga” in corrispondenza del km 44,400, nel territorio comunale di Civate, in provincia di Lecco. Nel mese di febbraio dello scorso anno Anas (Gruppo FS Italiane) ha consegnato all’impresa Preve Costruzioni i lavori di demolizione e ricostruzione del cavalcavia, per un importo di circa 2,4 milioni di euro.
Il cavalcavia, di competenza comunale, era stato chiuso al traffico per motivi precauzionali a causa dei risultati delle indagini tecniche avviate sulla struttura. Anas, che gestisce 14.200 fra ponti e viadotti sull’intero territorio nazionale, dei quali più di 500 in Lombardia e sui quali sono attivi gli standard di monitoraggio e manutenzione, è stata incaricata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di provvedere alla costruzione della nuova infrastruttura.
Il nuovo cavalcavia di Civate, di sovrappasso alla statale 36, è costituito da un’unica campata della lunghezza di 50 metri realizzata tramite una soletta in calcestruzzo armato poggiata sulla parte inferiore di due travi laterali all’impalcato. Tale modalità costruttiva consentirà di realizzare un’altezza tra la statale sottostante ed il nuovo cavalcavia ben maggiore di quella precedente, salvaguardando in tal modo la nuova opera da accidentali impatti di veicoli fuori sagoma in transito sulla SS36. Il nuovo ponte sarà completato con la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale, che si armonizzerà in maniera ottimale con l’ambientale circostante e con il panorama di sfondo dei monti lariani.
Dopo il varo del ponte, le attività previste sono i completamenti strutturali (soletta d’impalcato), il collaudo statico del ponte e le finiture preliminari alla messa in esercizio della nuova opera (pavimentazione, segnaletica, barriere e collegamenti alla viabilità locale). La previsione di apertura al traffico è prevista entro il prossimo mese di giugno.
Varo del cavalcavia di Civate_2
Varo del cavalcavia di Civate_1

La Fondazione Comunitaria del Lecchese istituisce una raccolta fondi per l’ASST di Lecco

Fondazione-comunitaria-del-lecchese-LOGOFondazione comunitaria lecchese
La Fondazione Comunitaria del Lecchese, in collaborazione con le testate giornalistiche locali, lancia una raccolta fondi a sostegno dell’ASST di Lecco con i suoi Presidi Ospedalieri di Lecco e Merate, per potenziare l’operatività dei reparti ospedalieri impegnati nella cura dei pazienti affetti da Coronavirus.
È stato istituito un comitato di coordinamento per la gestione delle donazioni che è costituito, oltre che dalla Fondazione lecchese, anche dalle Municipalità di Lecco e Merate, dall’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecco e dal Presidente del Distretto Socio Sanitario della Provincia di Lecco.
Si moltiplicano le raccolte fondi di Banche, Fondazioni, ma anche di studenti, privati cittadini e negozianti. Il territorio lecchese, come sempre, si è dimostrato generosissimo e si è attivato immediatamente per mettere a disposizione dei propri Ospedali risorse attraverso le quali l’ASST potenzierà i fabbisogni dei reparti adibiti all’emergenza Coronavirus.
Le risorse raccolte con la campagna “Aiutiamoci” saranno spese direttamente dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese per acquisti di materiale e attrezzature sotto il controllo del Comitato di indirizzo del fondo e secondo le indicazioni dell’ASST di Lecco.

Virginio Brivio, Sindaco Lecco
“Il nostro territorio sta vivendo una situazione di emergenza, che sta mettendo sotto pressione le nostre strutture ospedaliere, nelle quali il personale sanitario lotta in prima linea, ma per le quali ciascuno di noi deve fare la sua parte, anzitutto rispettando i divieti e le prescrizioni emanate dalle autorità. Un contributo alla strenua battaglia che imperversa in queste settimane nelle corsie dei nostri ospedali può essere dato anche attraverso una donazione finalizzata all’acquisto di apparecchiature e servizi integrativi; per questo ringrazio tutti coloro i quali hanno già aderito o aderiranno alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese. Facciamo la nostra parte, come sappiamo fare, insieme. Uniti possiamo farcela”.

Massimo Panzeri, Sindaco Merate
“Merate ed i propri cittadini da sempre considerano l’ospedale il cuore della nostra Città. Oggi più che mai si percepisce il grande valore della struttura e di tutto il personale che vi lavora. Pertanto con orgoglio e grande senso di responsabilità aderiamo e ci faremo promotori attivi di questa importante iniziativa ideata da Fondazione Comunitaria del Lecchese. Non finiremo mai di ringraziare tutti coloro i quali in questi giorni drammatici per l’intera comunità stanno dedicando anima e cuore per curare quante più persone possibili. Veri esempi di coraggio e senso del dovere che tutti noi dobbiamo incoraggiare e sostenere”.

Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco
“Ringrazio di cuore la Fondazione Comunitaria del Lecchese per aver ideato la raccolta fondi per gli Ospedali che ho l’onore di dirigere. Il suo appello ha riscosso molta attenzione e in pochi giorni si sono raccolti più di 500 mila euro. Tutto ciò è testimonianza del grande senso di responsabilità, civismo e altruismo della comunità. Torno a ringraziare tutto il personale dell’ASST di Lecco che sta lavorando senza tregua con orari e tempi davvero straordinari. Sono orgoglioso dell’impegno e del senso del dovere che stanno dimostrando in questo momento molto difficile. Ultimo e non ultimo ringrazio anche tutti coloro che si sono rivolti direttamente alla nostra ASST con regali e donazioni”.

Mario Romano Negri, Presidente Fondazione Comunitaria del Lecchese
“Crediamo che in una situazione come l’attuale sia compito della nostra Fondazione, che si definisce comunitaria, essere il perno o l’hub della comunità per le sue caratteristiche vocazionali improntate alla condivisione e valorizzazione del bene comune. Anche in questa difficile situazione la nostra Fondazione vuole esplicare la sua funzione di “catalizzatore” di risorse, da destinare, accanto alle risorse pubbliche, alla copertura del bisogno urgente delle nostre strutture ospedaliere, di materiali ed attrezzature che l’emergenza richiede. Il Fondo di raccolta “Aiutiamoci” che abbiamo lanciato vuole essere un appello alla responsabilità sociale individuale, nel senso della compattezza ed unità nel fronteggiare concretamente e coralmente le difficoltà di questo momento. Voglio, infine, invitare le numerose iniziative di raccolta fondi che stanno nascendo autonomamente in provincia a convergere all’interno della campagna “Aiutiamoci” promossa da tutte le istituzioni del territorio, per poter fare massa critica e risultare così maggiormente efficaci”.

Pierfranco Ravizza, Presidente OMCeO della Provincia di Lecco
“La necessità di fronteggiare un’emergenza sanitaria estesa e complessa, richiede competenza, determinazione, impegno di persone e mezzi e, soprattutto, grande coesione sociale da parte di tutti i cittadini, professionisti della salute e civili uniti, ciascuno con il proprio piccolo o grande compito. Alcuni di noi purtroppo devono affrontare la sofferenza della malattia, molti, specie sanitari, devono assumersi il compito, talora non facile, di curarli al meglio. Ma tutti possiamo fare qualcosa per il successo corale dell’ardua sfida che stiamo fronteggiando, almeno attuando coscienziosamente una piccola, temporanea, ma fondamentale limitazione della libertà personale. L’estensione dell’emergenza richiede impiego di risorse straordinarie, non preventivabili nella gestione abituale del servizio sanitario. Sarà anche nostro impegno garantire che il contributo economico, promosso dalla Fondazione, consenta di migliorare rapidamente la gestione dell’emergenza, dando la massima efficacia allo sforzo di tutti coloro che avranno generosamente contribuito a renderla possibile. A tutti un sentito e caloroso ringraziamento.”

Guido Agostoni, Presidente del Distretto Socio Sanitario della Provincia di Lecco
“Come Distretto, sentiti anche i presidenti degli ambiti territoriali di Bellano, Lecco e Merate, abbiamo aderito alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione invitando tutte le Amministrazioni Comunali a sostenerla per quanto possibile e a promuoverla presso i propri cittadini.
Inoltre, abbiamo deciso di versare da subito 50.000 euro, attingendo ad un Fondo attivato nel 2015 dal Distretto presso la stessa Fondazione Comunitaria. Mi auguro che da subito si possano fornire concretamente quegli strumenti che gli operatori impegnati in prima linea ritengono indispensabili per garantire le cure più adeguate ai pazienti. È un modo anche questo per comunicare ai medici e agli altri operatori sociosanitari la vicinanza e la riconoscenza di questo territorio”.

Gli animali al tempo dell’emergenza coronavirus: il vademecum dell’Enpa

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Gli animali non trasmettono il coronavirus. È bene dirlo subito e con chiarezza. Anzi: in difficili giornate come queste hanno tanto affetto da darci e tanto amore da ricevere. Tutti gli animali: compresi ovviamente quelli che vivono liberi o all’interno di un rifugio, ai quali non bisogna far mancare la necessaria assistenza. Va tutelato il “bene salute”, e questo è chiaramente scritto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020; il “bene salute” di umani e non umani. Come comportarsi allora? Ecco un piccolo vademecum che nasce dalle tante domande a cui Enpa sta rispondendo in queste ore.
L’Enpa ricorda che ovviamente che vanno sempre, in ogni occasione, rispettate le regole sanitarie: distanza di sicurezza, pulizia accurata e continua delle mani, attenzione a non portarsi le mani alla bocca e agli occhi, evitare abbracci tra umani. Oltre al rispetto delle regole sanitarie è importante spostarsi solo quando strettamente necessario, e questo a tutela della salute di tutti.
1) Posso uscire all’aperto con il mio cane?
Sì. Il decreto non vieta lo spostamento di uomini e animali all’interno dello stesso Comune di residenza. Fare una passeggiata con il nostro cane è necessario per il suo benessere e anche per il nostro. È una attenzione al “bene salute” umano e animale. Sempre stando molto attenti alle regole sanitarie minime.
2) Sono una gattara e accudisco una colonia felina in un Comune diverso da quello di residenza. Posso continuare a farlo?
Sì. A nostro avviso, la gattara autorizzata deve continuare a occuparsi della sua colonia felina in quanto la circostanza è uno “stato di necessità”: i gatti (che sono tutelati dalla legge) non sarebbero infatti accuditi e alimentati e sarebbero esposti a maltrattamento e a abbandono. Di più: se alla gattara viene impedito di prendersi cura della propria colonia felina, i gatti andrebbero alla ricerca di cibo, creando potenzialmente una dispersione della colonia e un problema sanitario. Le gattare che si trovassero in questa condizione, devono avere una autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità. ATTENZIONE! Alcune Prefetture richiedono la dichiarazione dell’Ente o dell’associazione di appartenenza o il modulo Asl di assegnazione diretta e nominativa della colonia felina.
3) Sono un volontario: posso continuare a fare volontariato per gli animali in una struttura?
Sì. Chiaramente occorre innanzitutto rispettare il principio della limitazione degli spostamenti. Quindi si può continuare a fare volontariato solo quando strettamente necessario per gli animali. È necessario compilare il modello di autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità.
4) Le adozioni di animali nei rifugi sono sospese?
Le adozioni di animali nei rifugi non sono sospese. Tanto viene affermato anche in una circolare del Ministero della Salute a proposito delle prestazioni differibili e indifferibili. L’adozione di animali è considerata “differibile” solo al fine di limitare lo spostamento degli umani, ma non è né vietata né sospesa. Ovviamente vanno seguite le regole del rifugio presso il quale si vuole adottare un animale: alcuni danno in adozione solo per appuntamento, ad esempio. È bene quindi contattare telefonicamente prima la struttura, qualora si volesse adottare un animale. La condizione, in questo caso, è quella di recarsi nel rifugio situato nel proprio Comune di residenza.
5) Posso segnalare un animale vagante ferito o in difficoltà?
Si deve segnalare! Per il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero di animali vaganti o feriti è una prestazione “indifferibile”. Quindi nel caso in cui ci fosse un animale vagante o ferito bisogna assolutamente segnalare il caso alla Polizia Municipale del luogo precisando che secondo il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero è prestazione “indifferibile” e non può quindi passare in secondo piano.
6) C’è sufficiente disponibilità di cibo per animali?
La circolazione delle merci e la loro produzione non ha subito alcuna limitazione. Non c’è pertanto alcun timore in merito alla disponibilità, anche in futuro, di pet food.
Foto da Internet

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