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“Tra terra ed acqua” il concorso di narrativa a tema libero

Si intitola “Tra terra ed acqua” ed è dedicato a tutti gli scrittori. A quelli provetti e a quelli agli esordi. Il concorso siglato da “La Nuova Briantea” offre la possibilità di farsi conoscere.
Aspettiamo i vostri scritti…

TITOLO “Tra terra e acqua”
La Nuova Briantea, con sede a Lecco, con il suo blog online indice la prima edizione del Concorso letterario “Tra terra e acqua”.
UNICA SEZIONE: NARRATIVA – Si accettano racconti a tema libero che non superino le 6 cartelle dattiloscritte (una cartella equivale a 30 righe da 60 battute ciascuna). Ogni autore può inviare un solo racconto.
TESTI – I testi devono essere in lingua italiana. Possono partecipare autori italiani e stranieri. Possono partecipare testi già premiati in altri concorsi.
CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE – La partecipazione è gratuita e aperta a tutti purché maggiorenni.
COME INVIARE I RACCONTI – I concorrenti devono inviare il racconto, con indicato nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, indirizzo email, e c
on oggetto concorso “Tra terra e acqua”, al seguente indirizzo mail info@lanuovabriantea.it Allegata una dichiarazione firmata che autorizza alla pubblicazione sul sito www.lanuovabriantea.it sul periodico La Nuova Briantea e ad un’eventuale raccolta cartacea.
TERMINI DI INVIO – Inviare gli elaborati via mail entro e non oltre il 30 giugno 2018.
DESIGNAZIONE DEI VINCITORI – Agli autori selezionati verrà inviata una mail con il responso entro il 30 settembre 2018.
ANTOLOGIA – I racconti vincitori verranno pubblicati sul sito www.lanuovabriantea.it e sul periodico di informazione La Nuova Briantea. Gli organizzatori si riservano la possibilità di realizzare un’antologia con i racconti inviati.
DIRITTI D’AUTORE – I diritti dei racconti rimangono di proprietà dei singoli autori per future eventuali pubblicazioni, che esulino dal concorso in questione “Tra terra e acqua”, con la pubblicazione sul sito www.lanuovabriantea.it, sul periodico La Nuova Briantea, e dall’eventuale realizzazione dell’antologia.
INFORMAZIONI – Per informazioni scrivere a: info@lanuovabriantea.it
LocandinaTraTerraAcquaNB

Ascensori: il racconto di Emanuele Tavola da leggere tutto d’un fiato

Manu e Laika
Ascensori
“Buongiorno a tutti voi! Siete in diretta con la MD television, televisione MIO DIO per i pochi
che ancora non ci conoscono. Trasmettiamo dal felice borgo di Quatercá Incrus, borgo che forse
felice lo era…”
Il biondo occhialuto, capelli a tempesta, inviato speciale di lunga data, fece andare le mani a
taglio davanti alla telecamera, come a dire che erano cazzi amari “… ora non più! Seguitemi!
Qualcosa di misterioso e diabolico sta avvenendo in questo paese!”
La telecamera lo seguì, allargando la visuale, inquadrando palazzine anonime irrise dal sole e
dal destino.
Un capannello di persone, perlopiù anziane, stazionavano nei pressi di una di queste.
Un uomo coi baffoni alla Stalin e l’occhio triste, di scuro vestito, si fece incontro lemme lemme
all’inviato della tv.
“Buongiorno signor sindaco! Esatto? È lei?”
“Bah…sì” rispose cheto l’altro, testa infossata fra le spalle “Mariagiacomo Mangiadiacono…”
“Oh, che nome altisonante… quale onore…”fece un plateale inchino l’inviato della tv “Ci
racconta brevemente signor sindaco cosa sta accadendo nella qui presente ridente comunità? ”
Il sindaco annuì, facendo ondeggiare i baffoni. “Bah, certo…” cominciò, lasciandosi attorniare
dai suoi concittadini, che buttavano l’occhio verso il monitor per capire se fossero inquadrati o
meno “Da qualche giorno, per cause ancora tutte da stabilire, gli ascensori vanno solo in
discesa, e non risalgono più…”
“Ma come, come? “lo incalzò il giornalista “Non ci posso credere! Si spieghi, non ci lasci in
ansia!”
“Bah, è così…” allargò le braccia il sindaco “Partono dai piani alti e vengono giù, e va tutto
bene…”
“Bene. E allora?”
“Bah, quando toccano terra, non c’è modo di farli ripartire verso l’alto…”
“Incredibile…” enfatizzò all’estremo quella parola l’inviato “Davvero incredibile! Tutti gli
ascensori di Quatercá Incrus fanno così? ”
“Bah, sì, che io sappia… ”
“Avete sicuramente allertato i tecnici, i maghi delle cabine a fune, gli specialisti
ascensionisti…”
“Bah, sì, ci han guardato, han rovistato, oliato e registrato, ma chissà…”
Si fece largo un omone tra la folla, in tuta blu: “Se posso, gentil signori…” levò un dito “Mi
sento chiamato in causa…”
L’inviato della tv si girò verso di lui. “Ma benvenuto! Certo, signor…?”
“Ulderico Labrugola, tecnico ascensori e montacarichi”
“Bene, signor Labrugola! Cosa sta succedendo in questa amena località? Ci dà lumi?”
L’omone ci pensò un momento, poi sbuffò. “In quarant’anni di onorata attività, mai vista una
cosa del genere…”
“Si spieghi, si spieghi! I telespettatori non stanno più nei pantaloni per il pathos!”
Il tecnico si sporse verso il microfono, cercando al contempo di tener dentro la pancia,
respirando piano. Levò un sopracciglio: “Abbiamo controllato tutto, persino le viti e le cicche
incollate sul pavimento della cabina. Un gioiello della perfezione, non una virgola da eccepire.
Tiriamo su l’ascensore fino al settimo piano, e va su liscia come l’olio, quindi carichiamo la
gente del palazzo, felice. Scendiamo che è un piacere, tutti ad applaudire, pacche sulle spalle.
Poi, riproviamo ad andar su, e qui casca l’asino…”
“Non va?”
“Non va, e per la barba di Garibaldi se abbiamo capito il perché…”
“E la gente?” lo stuzzicò l’altro.
“S’incazzano di brutto, e hanno anche ragione…” spiegò affranto il tecnico, collo allungato
verso il microfono “Per evitare risse e degenerazioni verbali, li abbiamo riportati tutti su a
spalla…”
“Quindi?”
“Quindi, altri controlli, smonta di qui, rimonta di là, e tutto pare a posto…”
“Ancora su al settimo a mano?”
“Esatto. E tutto per nulla, tanto la cabina poi non è più risalita…”
“Ma pensa un po’ che storia … ” fece sua la telecamera l’inviato, sorridendo in primo piano “E ci
scommetto che pure tutti gli altri ascensori fanno cosi. Qua il mistero si fa fitto…” socchiuse gli
occhi e accartocciò la bocca “Ma sentiamo un altro parere…” si voltò, facendo ampi cenni a
qualcuno di farsi avanti “Prego, Don Palmiro…”
Un omettino vestito di nero, con due occhi altrettanto neri e un po’ spiritati, uscì dalla folla e si
fece appresso al microfono.
“Buon giorno a tutti…” levò una mano e fece il segno della croce in direzione dei concittadini
“Iddio scenda nei vostri cuori”
“Grazie, don Palmiro. Le siamo grati. Cosa ne pensa di questa faccenda degli ascensori? C’è lo
zampino di quello col forcone?”
Il parroco fece un sorriso di circostanza. “Non è escluso, mi creda, ma sono anche convinto che
questa discesa verso il basso non sia altro che una metafora della morale attuale…”
“Udite udite…” fece il biondo della tv “Si sta preparando una nuova apocalisse? Un diluvio
universale? Pioggia acida o di cavallette?”
Il prete sorrise di nuovo. “Nulla è escluso, di questi tempi…”
“Quali tempi?”
“Tempi di degrado, di amoralità, di Dio denaro e null’altro. Ecco il motivo di questa eterna
discesa, e mai risalita. Così van le cose. L’ascensore scende perfettamente, ma non risale più,
riproducendo esattamente il degrado dei tempi…”
“Ma scusi…” lo interruppe il biondo della tv “Allora, secondo lei, cosa dovremmo fare… anzi,
cosa dovreste fare qua a Quatercá Incrus per risolvere il problema? ”
“Semplice. Digiuno, astinenza, separazione dai beni di questo mondo, preghiera. Ecco, i quattro
fari che ci porteranno fuori dell’oscurità e che ci faranno risalire verso l’alto, verso la luce, verso
Iddio onnipotente che tutto può e tutto fa”
“La ricetta è semplice, ma funzionerà? ”
“Certamente. Basta aver fede…”
“Ah, già…”
“Sicuro che non è facile, tutti avvinti nel proprio egoismo, come una vite filettata senza inizio
né fine ” proseguì “Ma perdio, diamo una svolta alla nostra vita! ” levò la voce e si girò verso i
suoi concittadini “Possibile che siate così ciechi e sordi alle parole del Santissimo? Cosa
bisogna fare per fare breccia nei vostri cuori di pietra, eh? Piantarvi a martellate il Sacro
Chiodo?” alzò ancor più la voce, con gli occhi pronti ad esplodere verso il mondo. Strizzò il
microfono “Pentitevi dei vostri peccati, umani! I vostri corpi saranno ridotti in cenere, e la
cenere usata per concimare i verdi pascoli del paradiso!”
“Ma… ! Don Palmiro…” tentò di placarlo l’intervistatore, sorpreso.
“In ginocchio davanti a me! Subito! ” strillò il parroco, indicando col dito “Avanti! Baciatemi i
piedi, figli del peccato! Strisciate per terra e inzozzate il corpo, visto che è già zozza la vostra
anima! Fornicatori !”
“Si calmi, Don Palmiro! ” reagì l’inviato della tv, resosi conto che la situazione gli stava
sfuggendo di mano. Tolse il microfono al prete, ma questi, con zampata ghermitoria, se ne
riappropriò.
“A terra! Strisciate, luridi figli del demonio! Lavatemi i piedi con la vostra lingua gonfia di
menzogne! Muovetevi!” seguitò ad urlare, avanzando verso i suoi parrocchiani che presero ad
indietreggiare “Salite sull’ascensore e precipitate una buona volta verso l’inferno! Arrostite i
vostri corpi dannati!”
Accorse un terzetto della benemerita, facendosi largo tra la folla ormai impanicata. Due di
questi afferrarono il prete per le braccia e lo trascinarono via, intanto che si levavano alte le sue
farneticazioni.
Il terzo, un maresciallo, venne subito requisito dal biondo della tv.
“Venga qui, gentilmente…” lo attirò a sé, sotto l’occhio della telecamera, e gli piazzò il
microfono all’altezza del triplo mento “Lei è … ?”
“Maresciallo Esimio, agli ordini” fece il saluto militare e batté i tacchi.
“Cosa ne pensa di questa anomalia degli ascensori?”
Il maresciallo si passò una mano sul pancione, dove i bottoni della divisa si aggrappavano
esausti ai loro ancoraggi. “Ecco, è difficile stabilire una causa precisa…”
“Ci potrebbe essere l’Isis dietro tutto ciò?”
“Potrebbe. Ormai il terrorismo le sta tentando tutte pur di salire alla ribalta…”
“Certo. Ma non sarebbe un po’ troppo strana una cosa del genere? In fondo, di morti non ce ne
sono stati…” lo corresse il biondo inviato.
“Per il momento, ma non lo escluderei…” si carezzò il mento “Chi ci garantisce che
all’improvviso gli ascensori non precipitino? Che si schiantino al suolo trascinando con sé tutte
le povere vittime qui presenti?” indicò i paesani con un gesto circolare della mano.
“Ma scusi, non è che così dicendo si possa spargere il panico?”
“Assolutamente no. La gente dev’essere consapevole dei rischi che corre. Coi terroristi non si
scherza. Ti prendono e ti sgozzano solo perché hai sputato per terra. Fan cosi…”
“D’accordo, ma…”
“E allora? Dovremmo chiudere gli occhi?” andò avanti l’altro “Poggiare la testa sul ceppo
aspettando la mannaia del boia di turno? Certo che no. Guardiamo negli occhi il nemico.
Sfidiamolo”
“Si, va bene…” riprese la parola a fatica l’intervistatore “Ma gli ascensori che…”
“Machissenefrega. Usiamo le scale, che diamine, che siamo tutti obesi!” si carezzò il ventre a
due mani “Torniamo alle sane abitudini, basta mollezze e comodità! Vita da caserma per tutti!”
Il biondo della tv riuscì a strappargli il microfono di mano. “Grazie per la sua esaustiva
spiegazione, maresciallo…” e gli diede le spalle “Ora vorrei che si facesse avanti Bruno Roccia,
geologo di chiara fama…”
Era un tizio magro e lungo, senza capelli ma con barbetta a punta. Un occhio pesto lasciava
intendere che faceva un lavoro pericoloso o che non si tirasse indietro nelle risse.
“Salve…” levò una mano. Aveva una voce un po’ stridula.
“Buongiorno a lei!” lo salutò l’altro uomo al centro dell’attenzione “Cosa ci dice di questa
calamità che ha colpito Quatercá Incrus? ”
“Semplice. Questo territorio è tutto vuoto sotto, scavato da una nutrita serie di falde acquifere.
Gli ascensori fanno le bizze in quanto tutto sta cedendo. Tempo qualche giorno e il paese non
esisterà più”
“Ma… cosa sta dicendo? È sicuro?”
“Certo. Stiamo in piedi per miracolo” iniziò a saltellare sotto lo sguardo allibito di tutti gli altri
“Dovessi precipitare, non mi stupirei affatto…”
“La smetta per favore!” gli intimò gelido il biondo della tv, tergendosi il sudore dalla fronte,
non abituato a rischiar la pelle “Se è come dice dovremmo…”
Non terminò.
Un rumore si levò da ogni dove, prima in modo ovattato, poi sempre più manifesto.
I presenti sbarrarono gli occhi, fissandosi stupiti l’un l’altro. Persino il geologo smise di
saltellare, temendo di averla combinata grossa.
Invece, molto semplicemente, gli ascensori si erano rimessi in moto, tutti assieme, tutti verso
l’alto. Era usanza locale averli a vista, a svolgere il loro lavoro fra pareti di vetro, quindi erano
sotto gli occhi di tutti.
Meravigliati, gli abitanti di Quatercá Incrus presero ad indicare qua e là, lasciandosi sfuggire
degli “Ooooo…” stupefatti.
“Incredibile! ” recuperò la parola l’inviato di Mio Dio television “Sono ripartiti! Tutti assieme!
Tutti verso l’alto! Miracolo!!”
Nessuno fiatava più ed assisteva ad occhi sbarrati all’evento straordinario.
La telecamera zoomava di qua e di là, cercando di inquadrarli tutti.
Gli ascensori proseguirono compatti la loro ascesa, tutti assieme appassionatamente.
Andarono su, sempre più su, e non si fermarono neppure quando ebbero raggiunto l’ultimo
piano dei palazzi.
Sfondarono il tetto, senza far neppure troppo rumore, e sempre tutti assieme, come un
convoglio interplanetario, presero la via delle stelle.
Qualcuno fra i popolani di Quatercá Incrus agitò un fazzolettino in segno di saluto, qualcun
altro si asciugò furtivo una lacrima che aveva preso a scivolar giù dalla guancia.

A Lecco “Sulla via delle Croci” per ricordare le vittime della strada

Lecco messa vittime strada
Farà tappa a Lecco, oggi, venerdì alle 18.30 la 12^ edizione della manifestazione “Sulla via delle Croci”, ideata dalla Polisportiva Monte Marenzo, a cui si sono uniti l’associazione Matteo La Nasa e l’associazione italiana familiari vittime della strada.
Alla messa celebrata da monsignor Franco Cecchin parteciperanno rappresentanti dell’Amministrazione comunale, della Provincia di Lecco, della Prefettura, della Polstrada, dei Vigili del Fuoco e i Volontari del Soccorso di Calolzio. Causa maltempo, il programma prevede il ritrovo alle 18.30 in Basilica San Nicolò, dove gli studenti degli Istituti Superiori G. Bertacchi e dell’ Istituto superiore Lorenzo Rota di Calolziocorte porteranno le croci e le foto dei tanti giovani scomparsi sulle strade. Un’iniziativa sempre molto toccante: vedere tutte quelle foto una accanto all’altra ci fa capire quanto purtroppo siano ancora tantissimi gli incidenti stradali che causano la morte soprattutto di giovani. Tendiamo spesso a considerarli casi “isolati”, ma messi in fila e nero su bianco nelle statistiche, gli incidenti risultano essere tra le prime cause di morte della popolazione. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, nell’Unione Europea, ogni due minuti qualcuno muore a causa di un incidente e altre 228 persone restano infortunate. Con 250mila decessi all’anno, gli incidenti rappresentano la quarta principale causa di morte, dopo malattie cardiovascolari, cancro e malattie respiratorie. Ben 60 milioni di persone, più dell’intera popolazione italiana, ricevono ogni anno cure mediche per colpa di questi infortuni. Le fasce d’età più colpite sono quelle dei più giovani, mentre tra le cause resta saldo l’abuso di alcol e la distrazione alla guida.

Capite bene perché è così importante sostenere campagne di prevenzione come quella di questo pomeriggio in città alla quale siete invitati a partecipare insieme ai vostri figli.

La Lecco-Ballabio chiude nella notte tra il 7 e l’8 maggio

Lavori-in-Corso
Anas comunica che, per consentire i lavori di manutenzione periodica ordinaria degli impianti tecnologici all’interno delle gallerie, saranno istituite limitazioni al transito, nel solo orario notturno, lungo la strada statale 36 Racc “Raccordo Lecco-Valsassina” e la statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga”.
La statale 36 Racc “Raccordo Lecco-Valsassina” sarà chiusa dal km 0,000 al km 9,015, tra le ore 21 di lunedì 7 maggio e le ore 5 di martedì 8 maggio 2018, nei territori comunali di Lecco e Ballabio, per consentire di effettuare la manutenzione all’interno delle gallerie “Valsassina” e “Passo del Lupo”.
Il percorso alternativo previsto è individuato nella viabilità comunale e provinciale limitrofa.
Inoltre, per consentire i lavori di manutenzione periodica ordinaria nelle gallerie ‘Attraversamento di Lecco’ e ‘San Martino’, lungo la strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga”, nel territorio comunale di Lecco, saranno istituite alcune limitazioni al transito secondo il seguente calendario. La carreggiata nord sarà chiusa tra il km 50,650 (uscita per Lecco Centro) ed il km 55,700 (ingresso Lecco Orsa), dalle ore 21 di martedì 8 maggio alle ore 5 di mercoledì 9 maggio 2018.
La carreggiata in direzione sud sarà chiusa invece tra il km 55,700 (uscita Lecco Orsa) e il km 50,150 (ingresso Lecco Valsassina), dalle ore 21 di mercoledì 9 maggio alle ore 5 di giovedì 10 maggio 2018.
Durante le ore di chiusura la circolazione sarà deviata lungo la rete viaria comunale e provinciale mediante segnaletica apposta in loco.
Anas informa inoltre che sempre sulla statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga” da domani 5 maggio 2018 e fino al 2 marzo 2019 sarà istituito il limite di velocità a 50 km/h tra il km 40,700 e il km 41,700, nel territorio comunale di Annone Brianza, in provincia di Lecco. Il provvedimento sarà in vigore lungo entrambe le carreggiate nord e sud e si rende necessario per consentire il transito in sicurezza in corrispondenza del cantiere di lavoro per la ricostruzione del cavalcavia della provinciale 49 di sovrappasso alla statale 36. Anas, società del Gruppo FS Italiane, raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti “Pronto Anas” è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito, 800.841.148.

http://www.stradeanas.it/FirmaPostaAnas/Anas_SpA.png

Al Forum Pa il progetto donne@lavoro: una rete per ripartire

La Provincia di Lecco, nell’ambito delle attività del Servizio Collocamento disabili e fasce deboli, partecipa con il progetto territoriale Donne@lavoro: una rete per ripartire al Premio PA sostenibile. 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030.
L’iniziativa, promossa da FPA in collaborazione con ASviS all’interno del Forum PA 2018 dal 22 al 24 maggio a Roma, è finalizzata a raccogliere i migliori progetti che possano aiutare l’Italia, in particolare i singoli territori, ad affrontare le debolezze dell’attuale modello di sviluppo, scegliendo un sentiero di crescita sostenibile da percorrere fino e oltre il 2030.

Sulla scia del XXXI Congresso Nazionale di Criminologia, che ha selezionato il progetto Donne@lavoro: una rete per ripartire tra i 60 migliori a livello nazionale, si è ritenuto meritevole di conoscenza oltre confine la proficua collaborazione, in essere dal 2013, con il Fondo Zanetti e le associazioni di tutela, per l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, esempio dello scambio di buone prassi sul territorio lecchese.
I progetti saranno valutati dai visitatori della piattaforma di Forum PA e sottoposti a una giuria di esperti che selezionerà, per ciascun ambito, una short list di soluzioni meritevoli sulla base dei criteri di innovatività e originalità, trasferibilità del progetto in contesti differenti, rilevanza e sostenibilità.
Durante i tre giorni i visitatori di Forum PA 2018 decreteranno il progetto più apprezzato, che riceverà un riconoscimento.
Al link www.forumpachallenge.it/soluzioni/donnelavoro-una-rete-ripartire è possibile sostenere il progetto presentato, con una valutazione da una a cinque stelle.
“L’esempio della Provincia di Lecco – commenta la Consigliera provinciale delegata all’Istruzione e alle Pari Opportunità Marinella Maldini – mette in luce come, per poter raggiungere obiettivi a lungo termine e prevenire il rischio di recidive, è necessario sviluppare una rete territoriale volta alla ricerca mirata di fondi attraverso personale dedicato e qualificato, che consideri il lavoro la risposta vincente contro il fenomeno della violenza sulle donne”.
provincia Lecco
“Lo scopo che ci proponiamo – aggiunge il Consigliere provinciale delegato al Lavoro Giuseppe Scaccabarozzi – è quello di promuovere un modello territoriale che favorisca l’apprendimento reciproco, lo scambio di buone pratiche e lo sviluppo di metodi di lavoro trasferibili ad altre Regioni o Paesi. Il Forum PA rappresenta un’opportunità di alto livello dove promuovere il nostro progetto territoriale”.

Road trash: raccolta dei rifiuti lungo le strade extraurbane

“Un’iniziativa di successo che, grazie alla collaborazione di SILEA, abbiamo voluto riproporre anche per il 2018, perché in questi anni abbiamo riscontrato il gradimento delle amministrazioni locali, che sono riuscite a risolvere anche problemi di degrado ambientale. Road Trash rappresenta un ottimo esempio di collaborazione tra Provincia, Comuni e Società di gestione di un servizio pubblico essenziale”.
Così il Consigliere provinciale delegato all’Ambiente Bruno Crippa commenta il rendiconto del sesto anno del progetto Road Trash, promosso e finanziato da Provincia di Lecco e SILEA S.p.A., che ha gestito operativamente il piano di lavoro, per rispondere allo spiacevole fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo le strade extraurbane.
Grazie alla proficua collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, in questi anni il progetto Road Trash ha saputo fornire una concreta risposta all’annoso problema dell’abbandono dei rifiuti lungo le strade extraurbane, riscuotendo l’apprezzamento delle amministrazioni comunali che ne hanno usufruito.
Nel corso del 2017 sono stati effettuati interventi in 11 comuni della provincia, ripulendo il territorio da poco più di 7 tonnellate di rifiuti, per un costo complessivo a carico della società di circa 18.000 euro.
immondizia-piazzole-sosta
In considerazione dei risultati molto positivi dell’iniziativa, su sollecitazione di alcuni Comuni, Provincia di Lecco e SILEA hanno ritenuto di proseguire anche per il 2018 la collaborazione già avviata, grazie alla disponibilità della società che a tal fine ha stanziato la somma di 20.000 euro.
“Con la decisione, assunta anche quest’anno, di farsi carico dei costi totali del servizio, SILEA ha deciso di dar seguito al progetto Road Trash, condotto in collaborazione con la Provincia di Lecco e finalizzato alla rimozione dalle strade di rifiuti abbandonati, su segnalazione e richiesta dei Comuni soci – afferma il presidente di SILEA SpA Mauro Colombo – Si tratta di una scelta qualificante che va nella direzione di offrire un servizio a 360 gradi ai 90 Comuni in cui SILEA opera, contribuendo così a migliorare l’impatto ambientale complessivo del territorio, a favore di chi vi abita. Colgo l’occasione per richiamare il senso civico dei cittadini perché vigilino su quanti, con il loro comportamento scorretto, determinano un inevitabile deterioramento dell’ambiente in cui viviamo”.

Le modalità di adesione da parte dei Comuni sono rimaste invariate: i Comuni interessati dovranno segnalare alla Provincia di Lecco (Settore Viabilità e Infrastrutture – Servizio Ambiente) le situazioni di abbandono più rilevanti; la Provincia raccoglierà le segnalazioni pervenute, selezionando i casi meritevoli di un intervento per la successiva fase operativa.
I Comuni che beneficeranno degli interventi si dovranno impegnare, per quanto di competenza, ad adottare tutte le misure necessarie per disincentivare in futuro l’abbandono di rifiuti lungo le strade extraurbane, attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione e deterrenti, quali videosorveglianza e recinzioni.
“Progetti come questo – conclude il Consigliere provinciale Crippa – fanno capire il valore dell’ente Provincia nel coordinamento di iniziative che i singoli Comuni, soprattutto se di piccole dimensioni, non potrebbero organizzare con la stessa efficacia ed economicità”.
Foto da Internet

Cercasi pasticceri per la gara di Appetiti a Barzanò

torta
Domenica 27 maggio a Barzanò la gara di torte. La gara di Appetiti 2018, pensata come sempre per competizione ma anche per beneficenza, è dedicata alle torte, simbolo del “Tornare a casa”. Le torte in gara saranno valutate da una giuria in base ai seguenti criteri: originalità, bellezza, armonia degli ingredienti. Dopo la votazione saranno messe in vendita, per devolvere il ricavatoa favore di un’associazione di Barzanò. Consegna dolci dalle 15.30 alle 16.30 con l’indicazione degli ingredienti. Chi non vuole partecipare alla gara, potrà comunque portare un dolce da donare.
Per ulteriori informazioni: info@appetiti.it

Un concorso di narrativa a tema libero aperto a tutti

a href=”https://www.lanuovabriantea.it/wp-content/uploads/2018/03/LocandinaTraTerraAcquaNB.jpg”>LocandinaTraTerraAcquaNBScrittori a raccolta. Il nostro periodico di informazione locale con questo blog, organizza la prima edizione del concorso letterario “Tra terra e acqua”.
Un concorso di narrativa, aperto a tutti purché maggiorenni.
Ecco il regolamento nei dettagli:
TITOLO
“Tra terra e acqua”
La Nuova Briantea, con sede a Lecco, con il suo blog online indice la prima edizione del concorso letterario “Tra terra e acqua”.
UNICA SEZIONE: NARRATIVA
Si accettano racconti a tema libero che non superino le 6 cartelle dattiloscritte (una cartella equivale a 30 righe da 60 battute ciascuna). Ogni autore può inviare un solo racconto.
TESTI
I testi devono essere in lingua italiana. Possono partecipare autori italiani e stranieri. Possono partecipare testi già premiati in altri concorsi.
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COME INVIARE I RACCONTI
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DIRITTI D’AUTORE
I diritti dei racconti rimangono di proprietà dei singoli autori per future eventuali pubblicazioni, che esulino dal concorso in questione “Tra terra e acqua”, con la pubblicazione sul sito www.lanuovabriantea.it, sul periodico La Nuova Briantea, e dall’eventuale realizzazione dell’antologia.
INFORMAZIONI
Per informazioni scrivere a: info@lanuovabriantea.it

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