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Patologie ortopediche: agli Istituiti Clinici Zucchi di Monza, la cura punta sulle biotecnologie applicate alla rigenerazione dei tessuti

Sono le artropatie degenerative, oltre alla traumatologia sportiva, le patologie più spesso diagnosticate tra i pazienti afferenti all’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia degli Istituiti Clinici Zucchi di Monza. La struttura, punto di riferimento per le problematiche articolari e ortopediche, di tipo traumatico e degenerativo, si avvale di metodiche innovative e del ricorso alle moderne biotecnologie. Tra le più significative Artelon, che consente numerosi vantaggi nella ricostruzione del legamento crociato anteriore. Il dottor De Pamphilis, Responsabile del Servizio di chirurgia della spalla: “Le nuove ricerche e l’ingegneria tissutale stanno trasformando l’approccio alle patologie articolari e ai traumi sportivi. Oggi l’obiettivo è quello che noi definiamo ‘Progetto Joint Preservation’, ovvero non più solo ‘curare’ ma rigenerare e ‘guarire’ un’articolazione patologica: un progetto impegnativo e ambizioso, che vede la nostra struttura impegnata in prima linea anche nella ricerca scientifica sull’impiego di cellule staminali autologhe”.

Monza, 1 settembre 2016 – Ricostruire il legamento crociato anteriore del ginocchio prelevando solo un tendine dal paziente, per ottenere così un innesto ideale che possieda insieme i vantaggi di un biologico autologo, ovvero proveniente dal paziente stesso, e le proprietà meccaniche di un dispositivo artificiale e semi-riassorbile. Questa la metodica con cui viene impiegato Artelon, un materiale innovativo costituito da una nuova classe di polimeri parzialmente riassorbibili e biocompatibili, introdotto in Italia nel 2011, grazie al lavoro degli esperti degli istituti Clinici Zucchi di Monza. I primi 45 casi sono stati presentati a Londra dall’équipe monzese, nel 2012; da allora, sono stati trattati più di 180 pazienti. Attualmente sono in corso nuovi studi per ampliare la ricerca e aggiornare la casistica, che verrà esposta a Barcellona nel maggio 2017, in occasione del XXVI Congresso Isokinetic FIFA “The Future of Football Medicine”.

“Poiché Artelon si integra perfettamente con il materiale biologico autologo, è possibile ottenere un innesto che ha le caratteristiche fisico-chimiche di un legamento crociato anteriore naturale, consentendo così una precoce ripresa funzionale, un migliore controllo del movimento e maggiore forza muscolare”, spiega il dottor Roberto De Pamphilis, Dirigente Medico, Responsabile del Servizio di Chirurgia della Spalla agli Istituti Clinici Zucchi di Monza e membro della Commissione Medica Federale F.I.S.G. (CONI). “Siamo stati tra i primi, e siamo tuttora tra i pochi al mondo, ad utilizzare questo device con risultati validi e molto promettenti”.
Chirurgia protesica articolare, correzione dei difetti di allineamento degli arti, trattamento delle pseudoartrosi e chirurgia artroscopica articolare ma anche trattamento ambulatoriale o chirurgico mini-invasivo delle tendinopatie dello sportivo: questi i punti di eccellenza dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia della struttura di Monza, diretta dal dottor Claudio Manzini. “Tra le patologie ortopediche più frequentemente diagnosticate e trattate, oltre alla traumatologia sportiva, vi sono le artropatie degenerative e post traumatiche del ginocchio, caviglia e piede, anca, spalla, gomito e mano”, afferma De Pamphilis. “Di queste circa il 15% viene trattato chirurgicamente mentre la restante parte è sottoposta a cicli conservativi di cure, che consistono in trattamenti specifici di fisiochinesiterapia e in trattamenti farmacologici, associati a tecniche di medicina rigenerativa ambulatoriale. Inoltre l’impiego delle moderne biotecnologie, quali i Fattori di Crescita (PRP) e le cellule staminali mesenchimali pluripotenti (MSCs), per il trattamento sia chirurgico che conservativo delle varie problematiche, ci consente di accelerare la guarigione biologica e la ripresa della funzione articolare, con minor rischio di rigidità e dolori per il paziente”.

Dunque trattamento delle patologie ortopediche attraverso i progressi dell’ingegneria biomedica, tecniche chirurgiche innovative e, soprattutto, rigenerazione tissutale grazie all’impiego di cellule staminali mesenchimali pluripotenti. Da circa tre anni infatti l’Unità Operativa, di cui fa parte De Pamphilis, sta conducendo uno studio relativamente all’utilizzo delle cellule staminali autologhe prelevate dal tessuto adiposo (ADMSC) per valutarne l’efficacia in termini di velocizzazione della guarigione e diminuzione del dolore post-operatorio. L’ipotesi di base è che si possano ottenere risultati clinici similari, utilizzando le cellule staminali autologhe da grasso rispetto a quelle prelevate dal midollo osseo, con i relativi vantaggi di una maggiore concentrazione, minore invasività del prelievo e minore costo procedurale.

“Gli studi sono ancora in corso ma i primi risultati sono più che soddisfacenti e incoraggianti. E’ poi importante sottolineare che, senza le solide basi del progresso scientifico finora raggiunto, l’applicazione di qualunque tecnologia moderna sarebbe destinata ad esaurirsi in un atto fine a se stesso. Fatte le dovute precisazioni, sono convinto che queste nuove applicazioni e l’ingegneria tissutale ci indurranno a cambiare mentalità e approccio riguardo alle patologie articolari e ai traumi sportivi, offrendoci prospettive future entusiasmanti”, ha concluso De Pamphilis.

Lecco e Como: si coltiva il luppolo da birra

luppolo
Province lariane patria della birra? Certo che sì: al punto che non solo la si ama ma, pure, la si produce. Anche in agricoltura.
“Nelle province del settentrione lombardo è una tradizione radicata” commentano Fortunato Trezzi e Raffaello Betti, presidente e direttore di Coldiretti Como Lecco. “Non a caso, nella nostra regione la consumano oltre 4 milioni di persone, contro i circa 2 milioni che si possono trovare in Veneto, oppure nel Lazio o in Sicilia, come confermato da un’analisi di Coldiretti Lombardia su dati Istat presentata a Milano”.
Il 40% dei lombardi – conferma Coldiretti – durante l’anno beve almeno una birra, mentre oltre 360mila persone lo fanno tutti i giorni. In Italia il consumo pro capite è di circa 29 litri all’anno, fra i più bassi d’Europa.
A fianco dei birrifici agricoli, nasce anche una nuova figura, il “Tutor della birra” che fornisce ai consumatori suggerimenti e informazioni su questa popolare bevanda e con la mostra delle agri birre lombarde: da quella al mirtillo a quella alla canapa, dalla birra al mais corvino alla tradizionale di orzo a km zero.
Le agri-birre lombarde sono prodotte in nove laboratori del gusto, uno dei quali si trova in provincia di Como, mentre sono 10 i birrifici industriali presenti sul territorio della Lombardia, ai quali si affianca una rete di circa 170 mini birrifici più o meno artigianali”.
A Turate (Como), Roberto Vago, 48 anni, coltiva circa 1 ettaro di orzo, destinato a produzione di birra: “Anche il luppolo lo coltiviamo noi e l’orzo lo usiamo anche tenendo conto dell’incidenza di acqua e siccità sulle piante. Inoltre cambiamo la quantità di luppolo a seconda della stagione: in estate le birre Turàa contengono meno luppolo, sono più leggere e dolci, mentre nella stagione invernale contengono più luppolo, sono più amare, più corpose e maggiormente adatte ai piatti della tradizione locale più ricchi e che si consumano nella stagione fredda”.
La ricetta della ‘Turàa’ non è stata concepita soltanto in funzione del gusto ma è stata realizzata in base alla qualità dell’orzo coltivato; in altre parole, è stata ‘mappata’ l’incidenza che piogge e siccità hanno mediamente sulla pianta (che come noto sviluppa caratteristiche diverse proprio in base alle ricadute meteorologiche) e sulla base della resa media qualitativa dell’orzo è stata realizzata la ricetta. Va precisato che tutte le birre prodotte a Turate sono stagionali: infatti nella ricetta variano le quantità di luppolo a seconda della stagione di vendita. Al variare della quantità di luppolo, infatti, cambiano le caratteristiche organolettiche della birra; in particolare, nella stagione estiva, le birre Turàa contengono meno luppolo, sono più leggere, più dolci e più beverine mentre nella stagione invernale contengono più luppolo, sono più amare, più corpose e adatte ai piatti della tradizione locale più ricchi e che si consumano nella stagione fredda.
Dal punto di vista gastronomico, la birra si può abbinare al dolce e al salato, a seconda della tipologia e dei palati, ci sono birre più leggere e altre più pastose, la regola base è però quella di un consumo responsabile. L’apporto calorico va dalle 34 kilocalorie per 100 grammi delle birre standard alle 60 kilocalorie di quelle più alcoliche.
www.coldiretti.it

Cresce la produzione di mais tra Lecco e Como

mais
Rese in crescita di circa 10%, ma superfici in calo del 18,7% negli ultimi quattro anni in provincia di Como e del 2.5% in provincia di Lecco. E’ iniziata in questi giorni la raccolta del mais e i primi dati – spiega la Coldiretti Lombardia – indicano produzioni di oltre 650 quintali di trinciato all’ettaro contro una media di 600 per ettaro. Le previsioni indicano prezzi fra i 18 e i 19 euro al quintale, ma l’oscillazione dipende anche da come si evolverà il mercato internazionale.
“A Como e Lecco – sottolinea Fortunato Trezzi, presidente della Coldiretti interprovinciale – il mais rappresenta la base dell’alimentazione di un sistema zootecnico da latte e da carne con oltre 27 mila bovini in una rete di aziende che, fra titolari e dipendenti occupa circa 2 mila persone, senza considerare quelli coinvolti nell’indotto”.
Quest’anno siamo in presenza di una produzione di alta qualità, con un buon sviluppo delle piante – spiega Coldiretti Como Lecco – inoltre sta proseguendo la diversificazione delle varietà, con il mais utilizzato anche in molti altri modi: dalla farina per polenta e prodotti da forno alle gallette soffiate e alla birra, dalle buste della spesa biodegradabili ai tessuti per vestiti fino alle posate riciclabili.
In Lombardia, dove oltre 314mila ettari sono coltivati a mais, le province di Como e Lecco quest’anno registrano una superficie rispettivamente di 1.821 ettari e 1.024 ettari.

Comitato di solidarietà pro terremotati

COMITATO DI SOLIDARIETÀ PROVINCIALE: ATTIVATA LA RACCOLTA FONDI PER I TERREMOTATI DEL CENTRO ITALIA
Oggi, presso la Provincia di Lecco, si è riunito il Comitato di Solidarietà provinciale, presieduto dal Consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile Sergio Brambilla e composto da: Provincia di Lecco, Comune di Lecco, Associazione Piccole e Medie Industrie, Confcommercio, Confindustria, Associazione Costruttori Edili, Confartigianato, Confesercenti, Comitato di Coordinamento Organizzazioni Volontariato di Protezione Civile della provincia di Lecco, Collegio dei Geometri, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri.
Rinnovando il proprio impegno a proseguire l’attività benefica con vocazione solidaristica-umanitaria, il Comitato ha deliberato di avviare una raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto in Centro Italia, che ha causato quasi 300 vittime e ingenti danni.
I versamenti possono essere effettuali mediante bonifico bancario sul contro corrente del Comitato di Solidarietà provinciale aperto presso la Banca Popolare di Sondrio – Filiale di Lecco:
IBAN IT52 D056 9622 9000 0001 0000 X49
BBAN D 05696 22900 000010000X49
Come già avvenuto per i terremoti in Abruzzo del 2009 e in Emilia Romagna e Lombardia del 2012 è stato inoltre ribadito che le risorse raccolte grazie alla solidarietà dei cittadini lecchesi saranno indirizzate e finalizzate a uno specifico e rilevante intervento di ricostruzione, che verrà individuato attraverso contatti e verifiche dirette sul posto per monitorare e verificare l’effettiva realizzazione.
All’unanimità è stato poi deciso di destinare l’importo di 10.000 euro, già presenti nella disponibilità del Comitato di Solidarietà provinciale, quale prima azione concreta per realizzare l’intervento che verrà successivamente definito.
Per quanto riguarda le donazioni di materiali e attrezzature, è stato comunicato che il Dipartimento di Protezione civile nazionale non ha ravvisato la necessità immediata; pertanto, le eventuali disponibilità per questo tipo di donazioni possono essere segnalate all’indirizzo mail protezionecivile@provincia.lecco.it.
“I tragici eventi della scorsa settimana – afferma il Presidente del Comitato di Solidarietà Provinciale Sergio Brambilla – hanno comportato la definizione di un preciso impegno del Comitato per una raccolta fondi in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Centro Italia. Sulla base delle risorse raccolte, il Comitato valuterà e realizzerà un progetto concreto a sostegno delle popolazioni colpite. Invitiamo pertanto le istituzioni del territorio e i cittadini a dare il proprio contributo per questa nobile causa.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Servizio di Protezione Civile della Provincia di Lecco (0341.295426/461).

A Monticello Brianza, all’Antico granaio, una mostra ispirata a Shakespeare

Francesca della Toffola, Accerchiati incanti
C’è Ofelia, figura che è fonte d’ispirazione per Francesca della Toffola, Anna Turina o Marina Chiò. E poi il ritratto visionario e allucinato di Amleto realizzato da Sergio Battarola e la personalissima visione di Romeo e Giulietta firmata da Ausilio Cattaneo, mentre fate, folletti e incantesimi che paiono usciti dal Sogno di una notte di mezza estate prendono corpo nelle opere di Silvia Cibaldi, Adelaide Crivellaro e Federica Ferzoco. Diciotto artisti contemporanei, diversi per età e linguaggio espressivo, incontrano Shakespeare nella mostra Lo spazio di un sogno, la collettiva promossa dal Consorzio Brianteo Villa Greppi e in programma dal 3 settembre (inaugurazione fissata per le 17) al 2 ottobre all’interno dell’Antico Granaio di Villa Greppi, a Monticello Brianza.
Curata da Simona Bartolena, l’esposizione è un percorso che, come era frequente nel corso dell’Ottocento, guarda alla letteratura come fonte di ispirazione: una pittura di genere letterario, quindi, che in concomitanza con il festival L’ultima luna d’estate, promosso da Teatro Invito e dal Consorzio Villa Greppi e dedicato quest’anno proprio alla figura di William Shakespeare, sceglie di prendere spunto dai temi cari al più celebre drammaturgo inglese.
Silvia Cibaldi , Sogno di una notte di mezza estate, Teatrino da viaggio (Omaggio a Shakespeare)
«Le opere di William Shakespeare – spiega, infatti, Bartolena, oltre che curatrice della mostra consulente per le arti visive del Consorzio Brianteo Villa Greppi – sono uno straordinario contenitore di storie, tipi umani, emozioni, atmosfere. Gli artisti, soprattutto a partire dal XIX secolo, ne hanno fatto tesoro, ispirandosi a esse e interpretandole con linguaggi e attitudini diverse. L’iconografia shakespeariana ha certo trionfato nella pittura della generazione romantica e in quella dell’età vittoriana, ma continua a sollecitare la fantasia e la sensibilità degli artisti anche ai nostri giorni. Questa collettiva – continua – ne è la prova: una dimostrazione di come le parole del letterato inglese restino sempre attuali, capaci di sollevare percorsi di riflessione che appartengono all’umanità tutta, superando di gran lunga gli stretti confini di un’epoca o di un particolare tessuto sociale».
E così, accanto a personaggi noti quali i già citati Ofelia, Amleto o Romeo e Giulietta, ecco che il discorso si fa a tratti anche più ampio, diviene talvolta riflessione, come per Davide Balossi, sulla relazione tra gli individui o, come succede a Elena Mutinelli, sull’animo umano e la tensione emotiva nella narrazione shakespeariana. «Le interpretazioni dei testi del celebre drammaturgo – anticipa la curatrice – sono assai eterogenee e dipendono dal clima storico che le ha generate e, ovviamente, dal carattere dell’artista, che tende a cogliere tra le parole del letterato gli elementi che gli sono più affini. Le scelte dei nostri artisti contemporanei portano, come è inevitabile, il riflesso della personalità dei singoli e delle tematiche già presenti nella ricerca di ciascuno. La maggior parte di loro, a dire il vero, aveva tracce shakespeariane nel proprio lavoro anche prima del nostro invito. È il caso, per fare un esempio, di Francesca della Toffola, che alla figura di Ofelia si è ispirata per la splendida serie degli Accerchiati incanti, in cui il suo corpo autoritratto si fonde con la natura fino a tornare a farne parte, in un dialogo poetico».
Saranno in mostra nel Granaio della Villa le opere di Davide Balossi, Sergio Battarola, Felice Bossone, Ausilio Cattaneo, Marina Chiò, Silvia Cibaldi, Adelaide Crivellaro, Francesca Della Toffola, Federica Ferzoco, Armando Fettolini, Annalisa Mitrano, Elena Mutinelli, Giangi Pezzotti, Fabio Presti, Nicolò Quirico, Camilla Rossi, Alessandro Spadari e Anna Turina.

INFORMAZIONI – La mostra sarà aperta dal 3 settembre al 2 ottobre con i seguenti orari: il mercoledì dalle 16 alle 20, il sabato dalle 14.30 alle 18.30, la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. L’inaugurazione è prevista per sabato 3 settembre alle 17. Per informazioni: Consorzio Villa Greppi Tel. 039 9207160.

Dal 4 settembre al 2 ottobre sulle orme del sentiero del Viandante

viandante sentiero
Torna dal 4 settembre al 2 ottobre l’iniziativa Sulle Orme del Viandante e dintorni, promossa dalle Pro Loco del Lario, con il patrocinio e il sostegno della Provincia di Lecco.

Cinque passeggiate che offrono la possibilità di percorrere a tappe l’intero Sentiero del Viandante e che tanto seguito hanno avuto nelle scorse sette edizioni.

Rimane intatta la formula di accostare a ogni passeggiata momenti di approfondimento ai luoghi di interesse lungo il percorso e di degustazione di prodotti locali: una caratteristica che accomuna questo ciclo di itinerari lungo il Viandante alle altre due rassegne, Sei in Brianza e Valsassina a piedi, che compongono il più ampio programma di Camminando con le Pro Loco e che si sono svolte con successo nei mesi scorsi.

“Un grande merito da riconoscere alle Pro Loco – commenta il Consigliere provinciale delegato al Turismo e alla Cultura Ugo Panzeri – è quello di aver saputo creare una proposta integrata di fruizione del territorio, che a una piacevole camminata offre il valore aggiunto di autentica scoperta dei luoghi; chi partecipa si trova così a vivere un’esperienza unica, tra paesaggio, arte e gusto, che non potrà scordare. Oggi sono sempre più auspicate e ricercate proprio queste proposte di turismo esperienziale, che possono davvero fare la differenza in termini di scelta di una destinazione. Il Sentiero del Viandante è un ambiente ideale per la valorizzazione integrata delle nostre peculiarità, grazie anche alle recenti opere di riqualificazione rese possibili da progetti Interreg e di promozione nei quali la Provincia di Lecco ha fortemente investito”.

“Le due iniziative Sei in Brianza e Valsassina a piedi, che hanno preceduto Sulle orme del Viandante nell’ambito del progetto Camminando con le Pro Loco – aggiunge il Consigliere regionale UNPLI delegato alla provincia di Lecco Roberto Erba – hanno fatto registrare un ampio successo di adesioni e un interesse crescente nei confronti delle nostre proposte. Oggi credo di poter dire con soddisfazione che, con tanto impegno, siamo davvero riusciti a fare rete tra le Pro Loco del nostro territorio, a vantaggio di una promozione sempre più condivisa delle nostre eccellenze”.

“Sulle orme del Viandante – sottolinea il referente delle Pro Loco del Lario Angelo Colombo – giunge al traguardo dell’ottava edizione e non intende certo fermarsi qui. Siamo sempre più motivati nel proporre nuove mete e tesori nascosti, avvalendoci della preziosa collaborazione di tanti volontari. La prima tappa ci dà l’opportunità, grazie alla Pro Loco di Piantedo, di sconfinare in provincia di Sondrio e di riscoprire proprio il senso di questa antica via di comunicazione, già capace di collegare territori diversi, a volte assai distanti. Un ringraziamento a tutte le Pro Loco coinvolte, oggi sempre più unite in qualità di Pro Loco della sponda orientale del Lario”.

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SULLE ORME DEL VIANDANTE E DINTORNI 2016

In programma cinque appuntamenti, camminando Tra saperi e sapori lungo la sponda orientale del Lario e toccando le località più suggestive, che custodiscono tracce di storia, arte e fede, in un ambiente naturale unico, con scorci e panorami mozzafiato.

• Domenica 4 settembre: COLICO PIANTEDO

• Domenica 11 settembre: LIERNA ORTANELLA VEZIO

• Domenica 18 settembre: BELLANO DERVIO CORENNO

• Domenica 25 settembre: BELLANO PERLEDO VARENNA

• Domenica 2 ottobre: ABBADIA MANDELLO

Prenotazione consigliata.

Per contatti e dettagli sui programmi di ogni singola tappa www.prolocolario.it; è inoltre disponibile l’APP dedicata Sentiero del Viandante.
Foto da internet

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