Addio al tagliando assicurazione sul parabrezza, dal 18 ottobre 2015 non è più obbligatorio esporre il contrassegno assicurativo sul vetro della macchina.
Di seguito riportiamo un ampio servizio siglato dal sito www.6sicuro.it dove vengono chiariti tutti i dubbi legati alla nuova normativa.
Il bollino cartaceo è obsoleto, la targa dell’auto diventa la carta di identità del veicolo e con una semplice interrogazione elettronica, tramite Targa System, si potranno incrociare i dati archiviati dalle forze dell’Ordine, delle Agenzie delle Entrate e dalle assicurazioni.
Cosa cambia per chi ha sempre pagato l’assicurazione auto?
In realtà praticamente nulla: chi ha sempre pagato la propria assicurazione non deve aspettarsi sorprese o documenti diversi da compilare. Chi ha l’assicurazione auto attiva viene riconosciuto direttamente dalla targa, fine del discorso. Al prossimo rinnovo o acquisto assicurativo, la compagnia ti invierà i soliti documenti della polizza, potrebbe decidere di inviarti ancora il classico contrassegno, ma non dovrai esporlo. Fino al prossimo rinnovo cosa fare? Puoi decidere di lasciarlo o toglierlo, non cambia nulla. La cosa importante è avere sempre dietro il certificato, o la polizza, o la quietanza perché se fai un incidente è da lì che recuperi i dati della tua assicurazione.
Ecco il report completo “Addio tagliando di carta” realizzato da Ania
E chi non ha la RC auto?
Eh, qui il discorso è diverso, perché il nuovo sistema vuole colpire proprio chi è scoperto dall’assicurazione, quindi far diminuire i casi di truffa. La contraffazione dei contrassegni cartacei è possibile ed è anche (stata) applicata massicciamente. Risultato? Assicurazione RC auto altissima. Questa novità mira principalmente a tre obiettivi: riduzione delle frodi, identificazione dei trasgressori e – in linea teorica – premi assicurativi più bassi. Diciamo che per quanto riguarda questo ultimo aspetto bisogna andare con i piedi di piombo. Infatti la domanda legittima che ne consegue è:
Il tagliando elettronico farà calare il prezzo delle assicurazioni?
Ovvero: se le compagnie di assicurazione recuperano quattro milioni di polizze non pagate, per compensare dovrebbero ridurre il “premio” di un decimo, no? Ecco, in realtà non è proprio così. In realtà i sinistri causati dai 4 milioni di veicoli non assicurati sono pagati dal fondo garanzie vittime della strada che equivale attualmente il 2,5% dei premi assicurativi. In questo caso il calo sarebbe inferiore al 2,5% perché il problema principale degli alti costi assicurativi sono le truffe di chi è assicurato, non i sinistri causati da chi non lo è.
Senza RC auto vai poco lontano: ecco le maxi-multeNon si scherza con il Targa System. Ecco il prezzo delle multe in tre occasioni diverse:
•841 euro e sequestro del veicolo se viene rilevata l’assicurazione scaduta;
•168 euro per la mancata revisione;
•1998 euro per chi viaggia su auto sottoposte a sequestro.
Fatta la legge, trovato l’inganno, si dice. Anche in questo caso c’è chi è già al lavoro per realizzare assicurazioni auto contraffatte. A parte il fatto che non sarà più semplice come prima e che bisognerà violare dei database molto ben fortificati, c’è anche da dire che il nuovo sistema sarà ben più difficile da raggirare. Chi verrà trovato a guidare in queste condizioni avrà un brutto quarto d’ora, durante il quale scatterà la confisca diretta del veicolo e la sospensione della patente.
Controlli automatici in Italia
Per ora è il pubblico ufficiale a eseguire il controllo, ma sono già in cantiere delle soluzioni automatizzate che hanno lo stesso scopo di autovelox e varchi ZTL: controllare in modo automatico le vetture. E, nel caso, distribuire conti salati agli automobilisti inadempienti. Questa soluzione è già realtà a Ciampino, dove il Targa System della polizia locale riprende con una telecamera tutti i veicoli in transito. Il computer portatile legge in pochi secondi l’auto, invia i dati, incrocia e restituisce tutti i risultati: anomalie, tasse non pagate, assicurazione, eventuale denuncia di furto a carico del veicolo. Dopo poche centinaia di metri c’è una seconda pattuglia per eventuali controlli.
Le domande da porsi ora sono altre: esisteranno degli sbagli? Siamo sicuri che gli archivi siano aggiornati in modo efficace dalle compagnie assicurative? Le nostre targhe verranno riprese da strumenti simili a quelli dell’autovelox o dei tutor: chi ci assicura che i dati siano presi in modo corretto? La lettura sarà fatta in automatico, ma il valore del documento è sempre valido. Sarà possibile fare ricorso? È ancora troppo presto per rispondere a queste domande, ma si spera che tutto proceda nel modo giusto. E sicuramente avremo sempre la possibilità di fare un ricorso, nel caso di ingiustizia.
In caso di incidente, come faccio a sapere che l’altro è assicurato?
È la tua compagnia assicurativa a fare tutte le verifiche del caso e a stabilire la situazione assicurativa della controparte. A ben pensarci anche oggi con il contrassegno esposto non hai la certezza che l’altro sia assicurato: potrebbe essere falso.
Questa “dematerializzazione” vuole dare una spinta al database nazionale unico, centralizzato, sempre aggiornato in modo che sia possibile usarlo anche per verificare la situazione assicurativa di chi passa nelle zone a traffico limitato. Una specie di grande fratello assicurativo, ma sappiamo bene che ci sono persone che “fatta la legge, trovato l’inganno”. Sicuramente ci saranno persone che continueranno comportamenti “criminali”, ma Governo, Compagnie e Forze dell’Ordine si stanno impegnando per porre fine agli atti illeciti.
Aumenteranno le truffe e macchine con targhe clonate?
In teoria è più difficile clonare una targa che un contrassegno, quindi speriamo che nella pratica il fenomeno dei falsi diminuisca rispetto a oggi.
Se non ho un computer o una mail come faccio?
Per gli assicurati resta la possibilità di richiedere gratuitamente alla propria compagnia di assicurazione una copia cartacea dell’attestato di rischio. Il contratto di assicurazione continuerà a rimanere cartaceo – a sparire è solo il contrassegno – quindi la prova “tangibile” di possedere un’assicurazione ce l’avranno ancora tutti.