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Dalla Germania al lago di Como per la festa di compleanno: denunciati

Coronavirus, dalla Germania al lago di Como per il compleanno: denunciati
La notizia arriva da Tgcom24. Una coppia di ragazzi sarebbe partita da Monaco di Baviera per Menaggio, sul lago di Como.
Bloccati dalla Guardia di finanza, i fidanzati, avrebbero riferito di essersi messi in viaggio per assistere la madre di lui, rimasta bloccata in Italia dopo i provvedimenti restrittivi per contrastare il coronavirus. In realtà volevano festeggiare il compleanno di lui nella residenza estiva. I due sono stati denunciati.
Foto dal web
auto finanza

Da martedì riaprono quattro uffici postali

Poste
A partire dal 14 aprile tornano operativi quattro uffici postali della provincia di Lecco, il cui orario di apertura al pubblico è stato temporaneamente rimodulato nelle ultime settimane in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale.

Il dettaglio degli uffici postali che riapriranno:

Lecco 1 via Belvedere 53 martedì / giovedì / sabato
Lecco 3 corso Matteotti 58 lunedì / mercoledì / venerdì
Beverate via Prinetti 16/A lunedì / mercoledì / venerdì
Sala al Barro via Staurenghi 8 lunedì / mercoledì / venerdì

Poste Italiane, anche nell’attuale fase di emergenza, ha continuato a garantire a tutti i cittadini i propri servizi mettendo in atto un ampio sforzo organizzativo e logistico, reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione delle Istituzioni Locali.
La riapertura degli uffici postali della provincia di Lecco è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza come, ad esempio, l’installazione di pannelli schermanti in plexiglass e il posizionamento di strisce di sicurezza che garantiscano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro, nonché di accurate procedure di sanificazione delle sedi realizzate a tutela della salute di dipendenti e cittadini.
Poste Italiane invita i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali.
Ulteriori informazioni sulle aperture e sulle disponibilità orarie degli Uffici Postali sono reperibili sul sito internet www.poste.it.

Aggiornamento dati coronavirus di oggi 7 aprile

Altri 19 nuovi casi di positivi al coronavirus nella giornata di oggi 7 aprile, in provincia di Lecco, dati positivi ma che non vanno letti come la fine dell’emergenza anche perché la strada è ancora molto lunga. A Como sono 52 i nuovi casi della giornata e a Brescia 117.
Dati_Contagi_07041
Altro giorno di emergenza coronavirus in Italia. La Protezione Civile ha diffuso i dati di oggi 7 aprile: le persone positive al coronavirus sono 94.067, con un incremento di 880 rispetto a lunedì. Il numero complessivo delle persone che hanno contratto l’infezione nel nostro Paese, compresi vittime e guariti, è di 135.586 (+3.039).
Le vittime sono 17,127 (+604, mentre il precedente incremento era stato di 636 unità).
I positivi al coronavirus in Italia
Dai dati diffusi dalla Protezione Civile emerge che ci sono 28.343 positivi in Lombardia, 13.048 in Emilia Romagna, 10.704 in Piemonte, 9.965 in Veneto, 5.427 in Toscana, 3.738 nelle Marche, 3.365 nel Lazio , 3.212 in Liguria, 2.765 in Campania, 2.137 in Puglia, 1.890 a Trento, 1.859 in Sicilia, 1.379 in Friuli Venezia Giulia, 1.301 in provincia di Bolzano, 1.491 in Abruzzo, 846 in Umbria, 593 in Valle d’Aosta, 821 in Sardegna, 733 in Calabria, 185 in Molise, 265 in Basilicata.
Le vittime del coronavirus in Italia
Si registrano 9.484 decessi in Lombardia, 2.180 in Emilia Romagna, 1.319 in Piemonte, 695 in Veneto, 630 nelle Marche, 620 in Liguria, 369 in Toscana, 238 nel Lazio, 216 in Campania, 244 a Trento, 209 in Puglia, 164 in Friuli Venezia Giulia, 174 in provincia di Bolzano, 172 in Abruzzo, 49 in Umbria, 100 in Valle d’Aosta, 60 in Calabria, 52 in Sardegna, 14 in Basilica, 13 in Molise.

Lecco: arriva la primavera

Aprile meteo italia europa
INVERNO 2019-2020, IL PIU’ CALDO MAI REGISTRATO IN EUROPA – “Le ultime due settimane di marzo hanno visto l’arrivo su Italia ed Europa del vero Inverno, Inverno che è invece stato totalmente assente per gran parte del suo trimestre di competenza, ovvero dicembre-gennaio-febbraio” – spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara. L’inverno appena concluso è stato infatti il più caldo di sempre sull’Europa, da quando si effettuano le misurazioni. E’ quanto emerge delle analisi ed elaborazioni di Copernicus, progetto nato su iniziativa dell’Agenzia Spaziale Europa e della Commissione Europea, che elabora miliardi di dati provenienti dalle misurazioni satellitari ma anche di terra tramite navi, aerei e stazioni meteorologiche dislocate in tutto il mondo. L’Inverno appena concluso è risultato più caldo del normale (rispetto alla media di riferimento trentennale 1981-2010) di ben 3.4°C in Europa, un valore ancora più eccezionale se confrontato con l’anomalia a livello globale di 0.8°C: il mese più caldo è stato quello di febbraio con un’anomalia termica complessiva di 3.9°C sopra la media.

“Le temperature sono risultate sopra media su quasi tutto il Vecchio Continente” – prosegue Ferrara di 3bmeteo.com – “a tratti sotto media solamente su Isole Britanniche, Francia atlantica e Penisola Iberica. Questo a causa di un vortice polare estremamente forte sul Polo Nord, che ha alimentato frequenti tempeste atlantiche sul Nord Europa, esponendo inoltre il comparto europeo centro-meridionale a venti spesso molto miti di matrice sub-tropicale. Questi venti hanno invaso con frequenza anche zone solitamente esposte ai venti artici o siberiani, come Russia e Scandinavia, dove di fatto si sono evidenziate le anomalie termiche più pesanti”.

IL FREDDO DI QUESTI GIORNI? SOLO UNA PARENTESI, TORNANO SOLE E PIU’ CALDO PROBABILMENTE FINO A PASQUA- “Solo nelle ultime due settimane abbiamo assistito ad una inversione di tendenza non solo in Europa ma anche in Italia, con l’arrivo di venti freddi che hanno fatto crollare le temperature e favorito nevicate talora anche in pianura. Si può dire che il vero Inverno ci sia stato solo nella seconda parte di marzo, ormai fuori tempo massimo e nel cuore di una nascente Primavera. D’altra parte anche questi eventi fanno parte di una stagione di mezzo come quella primaverile, con casi eclatanti in Italia pure nel passato: diversi gli eventi di gelo e neve marzolina, tra i più importanti ricordiamo quelli del 1949, 1971, 2005, 2013, mentre quelli del 1962 e 1987 furono eccezionali anche per durata. Notevole pure il caso del 17 aprile 1991, quando dopo una mattinata con 18-20°C, tra pomeriggio e sera vi fu un tracollo termico eccezionale con nevicate diffuse su tutta la Valpadana (accumulò persino a Milano). Ad ogni modo ora la Primavera tornerà rapidamente a mostrarci il suo lato più mite: nei prossimi giorni arriverà l’anticiclone con tanto sole, salvo residue note instabili all’estremo Sud, specie in Sicilia. Il tutto sarà accompagnato da un netto rialzo delle temperature con punte anche di oltre 22°C nella prossima settimana e gelate tardive notturne che saranno solo un ricordo. Questa situazione potrebbe perdurare almeno sino alle festività pasquali” – concludono da 3bmeteo.com

Coronavirus: il dramma di Igualada città gemellata con Lecco

Igualada Lecco
Messaggio del sindaco Virginio Brivio dalla newsletter dell’1 aprile 2020
La pandemia ci dimostra che tutto il mondo è paese (per dirla in gergo) e che il coronavirus si è incaricato di abbattere i muri e scolorire i confini, trattando il locale e il globale con la stessa ferocia. Ci costringe inoltre ad alzare lo sguardo, non per consolarci, ma per ammonirci che gli schemi del passato, anche recente, non valgono più.
In questo senso ho anche colto il dramma di Igualada, la cittadina della Catalogna gemellata con Lecco, che ha registrato il triste primato dei morti rispetto al numero di abitanti (circa 40.000).
Gli scambi culturali, istituzionali e commerciali del passato hanno lasciato il posto a un sentimento di solidarietà, di vicinanza e condivisione. Ho sentito telefonicamente lunedì il sindaco Marc Castells, provato e affranto, ma anche determinato nella “disperata” ricerca di soluzioni per quella sua città, che viene associata a Bergamo e a quel che rappresenta simbolicamente con i suoi cortei di bare anonime, che ci resteranno per sempre tatuate nella memoria. E il sindaco si è poi messo in contatto anche con il collega Giorgio Gori per confrontarsi e strappare qualche consiglio utile e concreto da chi tra gli amministratori locali è diventato l’emblema dell’umana tragedia.
Mentre penso ai miei concittadini, e provo in tutti modi ad alleviare se non le sofferenze almeno i disagi, i lutti, i bisogni materiali e non solo, trovo in questa nuova dimensione il segno di un futuro che non sarà più uguale a prima e dovrà renderci capaci di aprirci al prossimo nella sua più completa accezione: sia una persona, sia un popolo, sia una comunità lontana qualche chilometro o anche migliaia.
In queste ore occorre anche non abbandonarsi allo sport dei pronostici e delle previsioni, ma abbiamo il dovere di indicare una prospettiva, una via che deve diventare per tutti la strada maestra della rinascita. I numeri scandiscono la giornata e anche l’annuncio di un calo dei positivi e dei contagiati è un sospiro di sollievo. Ma sono solo gocce di ottimismo e gli stessi scienziati non osano andare oltre. Attendiamo a breve da Governo e Regione l’aggiornamento (e l’arco temporale) delle misure di prevenzione che tanto incidono nella nostra vita quotidiana, ma che sono il bene prezioso per generare salute per tutti .
Quel che importa, a Lecco come altrove, è che non si verifichi un calo dell’attenzione e della tensione. Intendo quella civile quella perché quella psicologica alberga dentro di noi senza sosta, per questo ritorno da voi con questa edizione speciale della newsletter dedicata all’emergenza COVID-19.

Cancro Primo Aiuto dona un’auto alla CRI di Colico per rispondere all’emergenza Covid-19

Croce Rossa Colico
Cancro Primo Aiuto dona un’auto alla CRI di Colico per rispondere all’emergenza Covid-19
Servirà per portare pacchi alimentari e medicinali ad anziani, persone
sole e a quelli confinati in casa per la malattia dei Comuni limitrofi
L’emergenza coronavirus ha ampliato le necessità di tante famiglie, in particolare anziani soli e chi è malato. Ne sanno qualcosa alla Croce Rossa di Colico dove le richieste sono in continua crescita.
Per questo Cancro Primo Aiuto ha deciso di donarle un’auto in modo che i volontari
possano sopperire ai vari bisogni.
«Le famiglie che hanno bisogno di aiuto sono in costante aumento – dichiara Paolo Gianera, presidente della CRI di Colico – e i servizi che diamo sono stati ampliati».
Sono circa 160 volontari, metà destinati alle ambulanze e metà a questi servizi come la consegna di pacchi viveri o di medicinali per diversi comuni dell’area tra le province di Como, Lecco e Sondrio. «La gente chiama la CRI – spiega Gianera – e i nostri volontari vanno al negozio dove è stato fatto l’ordine o alla farmacia dov’è pervenuta la ricetta, ritirano la spesa o i medicinali e li consegnano a casa dell’anziano o della famiglia che non si può muovere». A volte il servizio va anche oltre. «Non entriamo in casa – continua – però chiediamo se hanno bisogno di altro e c’è chi ci chiede di misurare la pressione oppure ci accorgiamo che ha bisogno di un sostegno psicologico… A volte riusciamo a intervenire noi, altrimenti segnaliamo a chi di dovere la situazione».
L’auto servirà anche per la consegna di pacchi viveri per le famiglie bisognose. «In collaborazione con la Caritas di Morbegno, prima preparavamo unicamente i pacchi e poi venivano a ritirarli. Ora, vista l’emergenza coronavirus, sono i nostri volontari a consegnarli. E le famiglie che ne hanno necessità sono in aumento…».
Da qui il contributo di Cancro Primo Aiuto. «Appena il presidente della CRI di Colico ci ha segnalato questa necessità, ci siamo attivati – afferma Oriano Mostacchi, vicepresidente di Cancro Primo Aiuto – Abbiamo deciso di donare loro una Fiat Panda per poter svolgere questi servizi. Dato, però, che per l’immatricolazione ci vuole qualche giorno, gli abbiamo subito fatto avere un furgoncino che avevamo a Bormio che possono utilizzare immediatamente».

Coronavirus: attenzione alla truffa

fake-news coronavirus
“Via dalle case non di residenza”: è questo quanto scritto sui volantini appesi in alcuni palazzi di diverse città italiane. Il falso volantino invita i non residenti a lasciare le abitazioni in cui si trovano e riporta l’obbligo di presentare la documentazione di affitto in caso di controlli all’interno degli stabili.
La Polizia di Stato avverte che si tratta di una truffa: “In alcune province italiane sono stati sequestrati falsi volantini scritti su carta intestata Ministero dell’Interno-Dipartimento della Pubblica sicurezza, con logo della Repubblica Italiana. Contengono informazioni false e ingannevoli – spiegano le Forze dell’ordine – Se li trovate, non tenete conto delle indicazioni contenute e segnalateli alle Forze di polizia”.
Il nostro invito è quello di fare molta attenzione in quanto i volantini sarebbero esposti con lo scopo di lasciare via libera ai ladri.

Coronavirus: il 29 marzo altri 65 positivi

Diminuiscono i positivi in provincia di Lecco passando dai 106 di ieri ai 65 di oggi domenica 29 marzo, ma per parlare di decremento dei casi è troppo presto.
Con i 65 nuovi casi si arriva ad un totale di 1381 in tutta la provincia di Lecco, nella giornata di oggi sono stati 7 nuovi casi a Lecco città per un totale di 210 complessivi.
Tabelle Regione Lombardia
coronavirus 29 marzo

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