Archivio Categorie: Molteno – Costa Masnaga

Alla scoperta di Oliveto Lario

In giro per Oliveto Lario, a due passi da Bellagio.
Tre frazioni: Onno, Vassena e Limonta, per un panorama unico. Il luogo ideale dove trascorrere una giornata di fine estate alla scoperta degli angolo più caratteristici.
Onno propone una spiaggia incantevole, piazza degli Alpini è ben curata.
Onno 1
Onno 2
A Vassena consigliamo una sosta sul lungolago con i suoi angoli caratteristici.
Vassena 1
Vassena 2
Vassena 3
Vassena 4
Limonta è la terra delle ville. Dalla chiesa nella frazione alta si ammira un panorama unico. Scendendo sul lungolago ci si immerge nella tranquillità.
Oliveto si raggiunge da Lecco, oppure da Bellagio, ma anche da Erba in direzione Valbrona.
Limonta 1
Limonta 2Limonta 3
Limonta 4

Corso di fotografia digitale a Lierna

Lierna corso foto
Dal 21 settembre al bar Alice di via Castello a Lierna, è in programma la seconda edizione del fotografia digitale, livello base, a cura di Alberto Locateli in collaborazione con Andrea Mottarella. Sei incontri, cinque lezioni teoriche e una pratica, tutti i lunedì dalle 20.30 alle 22.30, più un’uscita di mezza giornata. Per informazioni 331/73.64.318.

Il 29 agosto musica benefica con lo Stradivari a Bellagio

Bellagio locandina
Sabato 29 agosto, alle 21, nella cornice della Fondazione Rockefeller di Bellagio, il maestro Matteo Fedeli suonerà il violino Antonio Stradivari 1715 “Ex Bazzini” durante il concerto di beneficienza per l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla di Como.Ad accompagnarlo l’Accademia Concertante d’Archi di Milano, diretta dal maestro Mauro Ivano Benaglia, e al pianoforte il maestro Andrea Carcano. La serata prevede un ingresso a offerta minima di 10 euro (per prenotazioni 338/2052361).
Lo spettacolo è pensato sia come evento di raccolta fondi, ma anche e soprattutto come momento forte di comunicazione e sensibilizzazione su una delle patologie più devastanti del sistema nervoso centrale.
Il ricavato della manifestazione andrà a sostenere il centro dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla in via Pasquale Paoli a Como.

Il 22 agosto musica con la “Petite orchestre” a Lierna

Lierna LA PETITE ORCHESTRE
Appuntamento il 22 agosto, in serata, con la “Petite orchestre” la formazione che propone un repertorio di musica che spazia dai primi del Novecento fino agli anni Cinquanta, compresi i pezzi che hanno contribuito alla diffusione della ritmica swing soprattutto nell’Italia del periodo del proibizionismo.
Organizza la Pro Loco.
Il tutto ambientato nella piazza centrale del paese, che proprio in quegli anni viveva il suo periodo d’oro quando, anziché dalle auto, era occupata dai tavolini vista lago, sotto la fontana realizzata da Giannino Castiglioni, per valorizzare la fonte della pregiata acqua di val Onedo.
Il trio vocale femminile de “Le Triplettes” (Paola Giacalone, Sandhya Nagaraja e Susa Zamberlan), rievocherà le formazioni dei tempi d’oro della radio, accompagnato dalla “Petite orchestre” richiamata dal nome stesso del gruppo, composta da sezione ritmica (Fabio Mazzola al contrabbasso, Andrea Fedeli alla batteria, Simone Del Baglivo alle percussioni), pianoforte (Giuseppe Cesaro), chitarra e sax (Marco Garavaglia).
Immagini fornite dalla Pro Loco Lierna.
Lierna Piazza IV Novembre anni 30

Abbadia: il 25 agosto visita serale al museo

abbadia museo
In occasione dell’apertura serale del museo setificio di via Nazionale, ad Abbadia Lariana, prevista per martedì 25 agosto dalle 20.30 alle 22.30, tutti bambini dai 5 ai 12 anni potranno partecipare ad un interessante gioco-viaggio “Sulla Via della Seta…” pur rimanendo nelle sale e nel giardino del museo.
Il museo sarà aperto dalle ore 20.30. L’attività inizierà subito dopo la raccolta delle iscrizioni. L’iniziativa avrà una durata di un’ora e trenta circa. E’ prevista una quota di partecipazione di 3 euro a bambino (5 euro per due fratelli). La prenotazione non è obbligatoria, ma consigliata per motivi organizzativi.

Il consigliere provinciale Cardamone scrive a Renzi sul caso ciclabile Lecco-Abbadia

cardamone-rocco
Il consigliere provinciale delegato ai Lavori pubblici, Rocco Cardamone, già sindaco di Abbadia Lariana, ha inviato questa lunga lettera al premier Matteo Renzi, per smuovere la situazione di stallo legata alla ciclopista Anas da Lecco ad Abbadia.

Caro Presidente,
mi chiamo Rocco Cardamone, Consigliere con delega ai Lavori pubblici,
viabilità ed infrastrutture della Provincia di Lecco. Sono iscritto al Partito
Democratico e con convinzione ho sostenuto il suo avvento alla guida del PD
prima e del nostro Paese dopo, confidando nella svolta riformista e innovativa
da Lei propugnata.
La precisazione circa l’appartenenza al PD serve solo a spiegarle la mia
presenza all’Assemblea Nazionale tenutasi sabato 18 luglio all’EXPO di
Milano in occasione della quale sono rimasto colpito da un passaggio del suo
intervento dedicato alla scandalosa situazione delle opere pubbliche in Italia:
sempre più spesso finanziate e immediatamente bloccate da ricorsi, sentenze
e cavilli burocratici. Una cifra che lei ha stimato in 20 miliardi di euro !
La sua sdegnata denuncia mi ha trovato d’accordo, facendomi
immediatamente riflettere sulla situazione di impasse che vive il territorio
lecchese a causa di un’opera pubblica, ferma da anni, il cui investimento
ammonta a 12 milioni di euro, che colpevolmente contribuisce a formare
quella montagna di soldi inutilizzati.
Si tratta della ciclopista che congiungerà, quando riuscissero a realizzarla, i
paesi della sponda del Lario orientale (quello del Manzoni per intenderci) alla
città capoluogo. Una strada che partendo da Abbadia Lariana giungerà a
Lecco grazie ad un tracciato alternativo alla Super Strada 36 che si sviluppa
per circa 5 chilometri costeggiando il lago. Un percorso suggestivo, sospeso
sul lago, che oltre a dare sicurezza a pedoni e ciclisti permetterà di restituire
chilometri di rive alla balneazione, allo svago, alla contemplazione del
bellissimo panorama che il Lario lecchese sa offrire.
Ebbene, quest’opera promossa dal sottoscritto quando era sindaco di Abbadia
Lariana (1999-2009), progettata e approvata dal piccolo Comune, ha richiesto
anni di lavoro guadagnandosi la credibilità presso ogni sede istituzionale, al
punto di convincere ANAS a finanziarla. L’Ente strade ne condivise subito
l’utilità e l’urgenza stante l’anomalia che caratterizzava e caratterizza tutt’oggi
questo lembo di territorio stretto tra lago e montagna privo di una strada
alternativa alla S.S.36 sulla quale ciclisti, pedoni, (aggiungerei per paradosso
carretti, asini e cavalli) devono mescolarsi pericolosamente ad auto e camion
in spregio alle norme del Codice della Strada e alla incolumità delle persone.
Per comprendere la situazione di oggettivo pericolo e di conclamata
emergenza che questo tratto rappresentava evidenzio come ANAS lo
classificava quale “punto nero” della viabilità lombarda.
Sulla base di questo preoccupante requisito il progetto dell’infrastruttura
veniva finanziato per avviarne la realizzazione salvo entrare nella spirale che
avvolge e soffoca, questo con tanti altri, gli investimenti pubblici nel nostro
Paese.
E avendo la disperazione avuto il sopravvento sulla speranza ho ritenuto utile
scriverle questa lettera, sperando che possa incrociare il suo interesse, per
raccontarle lo stallo in cui ci troviamo dopo molti anni e darle contezza delle
lungaggini burocratiche e amministrative che rischiano di vanificare anni di
lavoro mandando in fumo ingenti risorse economiche.
Per darle un’idea di quanto sia mortificante subire situazioni come questa,
senza poter agire per invertire la rotta, ho voluto di seguito ricostruire le fasi
salienti che hanno segnato la storia di quest’opera partendo dalle iniziali
utopie, passando per le concrete speranze, cadendo infine nell’attuale
rassegnazione.
1999: il Comune di Abbadia Lariana inizia a evidenziare la necessità di
mettere allo studio una ciclabile che congiunga i Paesi del lago con il
capoluogo;
2003: dopo anni di sollecitazioni andate a vuoto il Comune si candida alla
redazione di un studio preliminare al fine di valutare la fattibilità dell’opera: la
Direzione nazionale di ANAS risponde che condivide la proposta al punto di
rilanciare proponendo che sia il Comune a farsi carico della progettazione
esecutiva completa di tutti gli atti autorizzativi. A seguito di ciò avrebbe
finanziato la ciclabile. Entro la fine dello stesso anno, con uno sforzo enorme il
Comune di Abbadia Lariana riesce ad approvare il progetto definitivo
convocando la conferenza dei servizi che lo approva.
2004: il Comune approva il progetto esecutivo inviandolo ad ANAS affinché
mantenesse l’impegno di finanziare l’opera;
2007: ANAS dopo tre anni di inerzia e numerosi solleciti del Comune lariano
comunica formalmente di avere stanziato 12 milioni di euro per appaltare i
lavori (l’allora ministro Di Pietro ne diede ufficialmente notizia nel corso di una
visita a lecco);
2009: viene pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori;
2010: l’appalto viene affidato al Consorzio AEDARS di Roma;
2012: dopo una serie di ricorsi da parte di altre imprese partecipanti alla gara i
lavori hanno inizio ma solo per modeste attività, dopo di ché tutto di ferma;
2014: a seguito di un provvedimento interdittivo della Prefettura di Roma il
Consorzio AEDARS viene estromesso dall’appalto;
2015: il Consorzio ricorre contro questa esclusione e vince davanti al TAR.
ANAS riprende le procedure per riaffidargli i lavori ma nel corso di questa
procedura interviene il fallimento del Consorzio.
2015: ANAS riavvia le procedure di “interpello” delle altre imprese che
seguono nella graduatoria di gara e sta procedendo ad un nuovo affidamento.
Da ultimo, classica ciliegina sulla torta, ho appurato, a seguito di una visura
camerale, che l’impresa con la quale sta per essere siglato il nuovo contratto
ha 2 (due) dipendenti !
Certo, avrà le qualificazioni previste, avrà le “carte” a posto, avrà i certificati in
ordine ma, mi chiedo, e l’impresa, dov’è l’Impresa ? Qual è la sua
organizzazione, dove sono le sue maestranze, i suoi macchinari, le sue
attrezzature ?
Ho il fondato timore che ci avviamo verso un nuovo supplizio: lavori che fanno
finta di cominciare, sospensioni più o meno motivate,, iscrizione di riserve,
contestazioni, ecc. E noi quando vedremo l’opera finita? Per quanto tempo i
12 milioni resteranno improduttivi lungo le rive del lago senza che creino
lavoro, occupazione, crescita e gli attesi benefici pubblici per i quali l’opera è
stata progettata e finanziata col denaro del contribuente ?
Questa la cronistoria: 16 anni dalle prime proposte, 11 anni dall’approvazione
del progetto esecutivo e 6 anni dalla pubblicazione della gara di appalto. E
pazienza se solo fossimo sicuri di vedere la luce in fondo al tunnel.
Caro Presidente del Consiglio, si renderà conto che queste storie sono
inaccettabili ed inammissibili in un Paese moderno che ambisce ad essere
protagonista dell’emancipato e progredito Occidente europeo. E allora le
chiedo di fare qualcosa: adotti quest’opera come fosse un orfano in cerca di
famiglia, come progetto pilota in una nuova Italia, come esempio negativo che
può volgere al meglio basta che lo si voglia, dimostri agli italiani che
quest’opera e poi via via tante altre possono essere sottratte alla piovra che
sta avviluppando e divorando il nostro futuro.
Inviti il Ministro competente ad assumere provvedimenti straordinari affinché i
lavori si possano affidare ad impresa sana e forte che abbia voglia di lavorare,
di progredire, di dare occupazione e trarre giusti profitti. Che coltivi il sano
obiettivo di trasformare un progetto in un’opera, autentica e primordiale
ambizione dell’Imprenditore degno di tale nome.
Ciò costituirebbe un piccolo esempio del cambiamento di verso che tanto
viene evocato e nel quale tanti hanno creduto e continuano a credere.
Dimostri che si può fare.
Con fiducia,
f.to Rocco Cardamone

“Sigaretta mia non ti conosco” dal 15 al 22 agosto a Varenna

Varenna_07
Dal 15 al 22 agosto la polisportiva Monte Marenzo proporrà ai visitatori di villa Monastero a Varenna una sfida particolare: il giardino botanico è stato infatti scelto come suggestiva location per l’iniziativa di ferragosto “Sigaretta mia non ti conosco”.
Una proposta originale di sensibilizzazione per promuovere la lotta al fumo e l’adozione di stili di vita più salutari, scommettendo sulla responsabilità e sulla volontà delle persone invece che sui divieti e sulle restrizioni.
Durante l’iniziativa, che ha il patrocinio dell’amministrazione provinciale, dell’Asl e del Comune, i partecipanti potranno passeggiare nel giardino, per scoprire le bellezze naturali e il fascino degli scorci sul lago, impegnandosi però a non fumare.

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