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Stop ai “giardinieri per caso” anche nelle province di Como e Lecco: ora è obbligatorio il registro professionisti

giardiniere
Stop ai “giardinieri per caso” anche nelle province di Como e Lecco: ora è obbligatorio il registro professionisti.
Verde, stop ai “giardinieri per caso” anche nelle province di Como e Lecco: ora è obbligatorio il registro professionisti.
Anche nelle province di Como e Lecco, la legge dice ‘Stop’ ai giardinieri per caso. Nel collegato agricolo appena approvato dal Senato – spiega la Coldiretti interprovinciale – “è contenuta anche la norma che regola l’attività di manutenzione del verde attraverso l’iscrizione obbligatoria al Registro dei produttori florovivaistici”.
“Si tratta – puntualizzano il presidente Fortunato Trezzi e il direttore Raffaello Betti – di una svolta storica per la tenuta di parchi e giardini ottenuta grazie anche all’impegno profuso in questi anni dalla nostra organizzazione con l’appoggio di tutti i vivaisti. Adesso chi vorrà offrire questi servizi dovrà garantire qualità e competenza”.
I vivaisti professionali sono già iscritti al registro, mentre per gli altri ogni Regione dovrà prevedere un percorso di formazione specifico per poi essere inseriti nell’elenco degli abilitati.
“Ricadute importanti per il territorio lariano, dove la tradizione della cura del verde pubblico è secolare e radicata, e rappresenta per le imprese una significativa voce di reddito” sottolinea Guido Ratti, imprenditore florovivaistico di Alzate Brianza. “Finalmente la legge dice stop all’improvvisazione, alla concorrenza sleale e valorizza il ruolo dei professionisti veri e certificati, le uniche figure in grado di offrire garanzie certe ai fruitori destinatari. A questo punto è necessario che i controlli, mirati, vadano a scoraggiare gli abusivi”.
Le imprese florovivaistiche delle due province si caratterizzano per un’elevata specializzazione colturale legata alle condizioni pedo-climatiche che ne hanno caratterizzato il successo nei decenni passati. La commercializzazione delle produzioni è sempre stata rivolta al mercato nazionale ed europeo: la crisi economica sta però colpendo queste aziende in modo incisivo negli ultimi anni: l’ettarato a vocazione florovivaistica conta 480 ha in provincia di Como e 377 ha in provincia di Lecco. Secondo i dati Infocamere, sono oggi attive 384 imprese florovivaistiche nella provincia di Como e 142 in quella di Lecco che, nel complesso, occupano circa 1500 addetti.
“E’ una giornata storica per il florovivaismo lombardo – afferma Nada Forbici, presidente dell’Associazione Florovivaisti della Lombardia – vedere finalmente riconosciuta giuridicamente la nostra professione è una cosa altamente qualificante che ci mette in condizione di sconfiggere quello che da tanto tempo stiamo condannando: il lavoro nero e la concorrenza sleale. Senza dimenticare un altro aspetto importante: per la detraibilità fiscale rispetto ai servizi del verde bisognerà essersi rivolti a florovivaisti professionali. Un primo importante passo per il nostro settore è stato fatto, ora aspettiamo di lavorare in modo sinergico con Regione Lombardia perché proprio alle regioni è demandato il compito di indentificare i requisititi di idoneità per il riconoscimento professionale”.
In Lombardia la disponibilità di verde urbano, secondo gli ultimi dati Istat, è di circa 36 metri quadrati per abitante, con valori pro capite molto diversi a seconda dei capoluoghi di provincia: 9,9 a Como, 6,7 a Lecco.
Foto da internet

Mandello: Art Bonus, agevolazioni per chi finanzia la cultura

Mandello: Art Bonus, agevolazioni per chi finanzia la cultura.
L’iniziativa è a favore dell’archivio storico comunale.
Il Decreto legge 83/2014 ( convertito in legge 106/2014 ) ha introdotto un Bonus Arte a
favore di chi contribuisce alla conservazione e allo sviluppo della cultura in Italia.
Imprese e privati che effettuano donazioni per iniziative a tutela del patrimonio culturale e
per lo sviluppo della cultura possono beneficiare di un credito d’imposta al 65% (la legge
208/2015 – legge di stabilità 2016 ha reso permanente l’agevolazione al 65% ) da
recuperare in 3 anni. Il credito è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti non
commerciali nei limiti del 15% del reddito imponibile e ai soggetti titolari di reddito
d’impresa nei limiti del 5% dei ricavi annui.
Possono essere finanziati anche in parte interventi di manutenzione, protezione e restauro
di beni culturali pubblici, Musei, siti archeologici, archivi e biblioteche pubblici, Teatri
pubblici e Fondazioni lirico sinfoniche.

IL COMUNE DI MANDELLO DEL LARIO ha voluto proporre ed orientare coloro che
vorranno contribuire alla conservazione e allo sviluppo della cultura in Mandello
individuando l’archivio storico comunale come oggetto della donazione.
E’ previsto infatti il progetto di riordino e inventariazione informatizzata di tutti gli
atti del Comune dall’anno 1970 per la documentazione storica relativa al carteggio e
dall’anno 1968 per la documentazione contabile per una spesa complessiva
presuntiva di € 18.500,00= ( oltre IVA ).

ADEMPIMENTI DEI SOGGETTI BENEFICIARI DELLE EROGAZIONI LIBERALI
I versamenti possono essere effettuati sul c/c intestato al Comune di Mandello del Lario
presso la Tesoreria del Comune – Banca Popolare di Sondrio Filiale di Mandello del Lario
codice IBAN: IT28C0569651490000027328X63, specificando quale causale “Donazione archivio
storico comunale di Mandello del Lario“.
I soggetti che effettuano le erogazioni liberali devono conservare la ricevuta
dell’operazione finanziaria con l’indicazione della causale seguita dall’ente beneficiario e
dall’oggetto dell’erogazione.
Se si desidera comparire nella lista dei mecenati è necessario comunicare
un’autodichiarazione e rilasciare una liberatoria ( presente sul sito sotto indicato ).
Maggiori informazioni sul sito ministeriale: artbonus.gov.it

La bionda nel Castello: il 6 agosto a Lierna

lierna
Il Castello di Lierna d’estate è un luogo movimentato, non solo perché contiguo alla frequentatissima spiaggia di Riva Bianca, ma anche grazie alle manifestazioni con cui la Pro Loco si impegna a valorizzarlo e farlo conoscere.
A giugno ha ospitato le opere d’arte dei “6 NEL CASTELLO”.
A luglio è stato teatro della rievocazione medioevale “LA REGINA NEL CASTELLO”.
Ad agosto è la volta de “LA BIONDA NEL CASTELLO”
Non si tratta però di un alter ego della bruna regina Adelaide di Borgogna, ma di BIRRA!
Una classica festa di stagione, dedicata ad una delle protagoniste delle calde giornate e serate estive.
Ospiti della serata tre birrifici artigianali del territorio: LEGNONE di Dubino (http://www.birrificiolegnone.com), HERBA MOSTRUM di Galbiate (http://www.herbamonstrum.it) e DU LAC di Galbiate (http://www.birradulac.it), che stanno contribuendo da tempo a rilanciare un modo di fare birra non omologata, ma secondo il gusto personale del mastro birraio e in quantità limitata: veri prodotti di nicchia.
Il ticket di ingresso al castello, con 10 euro dà diritto a un assaggio in ciascuno dei 3 stand e ad un panino “saporitamente” adeguato al caso, con ingredienti cucinati alla piastra dalla Pro Loco.
Attenzione l’accesso è a numero chiuso, e si consiglia di prenotare.
Fuori dal castello, oltre alla spiaggia, animazione e musica con Line up, Fritch, Sugar Worms, Dynamix e Bistecche al sangue.
Insomma a Lierna non si perde tempo nei rimpianti, e appena scappata una regina, si è già pronti a onorarne un’altra: LA BIONDA NEL CASTELLO.
Sabato 6 agosto, dalle 17,30 alle 24,00
A Castello di Riva Bianca.
PRENOTAZIONI
Pro Loco Lierna 338.2046991
Patrick 339.1762180
Stefano 329.5732018
Simone 338.3346678

Lecco: trovato un cadavere nel lago all’altezza di palazzo delle Paure

lungolago Lecco notturna
Trovato un corpo nel lago. Il cadavere è stato individuato questa notte, 31 luglio, a Lecco sul lungolago Isonzo, all’altezza di palazzo delle Paure.
A dare l’allarme, attorno alle 2, alcuni giovani che passavano da lì. Sul posto le forze dell’ordine e i soccorsi.
Esclusa l’ipotesi che si tratti di Manuel Mendola, il giovane di 23 anni, scomparso martedì da Albavilla.
Si tratterebbe infatti di una donna di mezza età.
Foto da Wikimedia

E’ morta l’attrice Anna Marchesini

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E’ morta Anna Marchesini. Aveva 62 anni. Quarant’anni di teatro ma la popolarità grazie alla televisione insieme a Massino Lopez e Tullio Solenghi.
Anna Marchesini nacque ad Orvieto nel 1953.
Nel 1976 entrò all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e si diplomò nel 1979 come attrice di prosa.
Ancora allieva all’accademia, nell’estate del 1976 debuttò nello spettacolo “Il borghese gentiluomo” di Molière, sotto la regia di Tino Buazzelli.
È stata doppiatrice di Judy Garland in un’edizione de “Il mago di Oz”.
A dare l’annuncio della morta dell’attrice, questa mattina, 30 luglio, è stato il fratello Gianni Marchesini su Facebook . “Prima che lo sappiate da quel tritacarne dell’informazione – scrive in un post – tengo a dirlo io. Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi”. L’attrice, storica componente del “Trio” assieme a Tullio Solenghi e Massimo Lopez, era nata a Orvieto ed era malata da tempo di artrite reumatoide.

Fonte articolo e foto da internet

Continuano le ricerche di Manuel Mendola il ragazzo di Albavilla scomparso

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Quando si è allontanato indossava dei jeans lunghi e una polo scura.
Continuano le ricerche di Manuel Mendola, il giovane, 23 anni, scomparso da Albavilla martedì pomeriggio.
La sua auto è stata ritrovata parcheggiata a Bosisio Parini, in via Appiani.
Nei giorni scorsi sono state fatte una serie di ricerche nel lago di Pusiano.
Sulla pagina Facebook a lui dedicata, la famiglia chiede a chiunque
avesse notizie di lui o lo avesse avvistato può contattare Isa al 340/5051306 oppure i carabinieri di Erba allo 031/641053. Ogni informazione può essere utile, la famiglia chiede la collaborazione di tutti.

Giovedì 4 agosto a Pusiano i fuochi d’artificio

fuochi
Due giorni di festa a Pusiano per il piccolo santuario dedicato alla Madonna della Neve. Una festa dalle origini molto antiche e molto partecipata.
Giovedì 4 agosto grande spettacolo pirotecnico; per il giorno successivo previsti numerosi appuntamenti religiosi presso il santuario.
ecco l’articolo preso dal sito www.chiesadimilano.it
Per celebrare la festa della Madonna della Neve, da centinaia di anni si ripete un rito che affonda le sue origini nei tempi in cui il piccolo abitato che dà il nome al grazioso specchio d’acqua (quel “vago Eupili mio” cantato dal Parini, esaltato da Stendhal e immortalato da Segantini) era posizionato sulla direttrice denominata “Via della Seta”, che da Como si snodava ai piedi del Triangolo Lariano fino a Lecco, poi su verso la Valtellina fino a raggiungere, attraverso i valichi alpini, le terre d’Oriente.
Dalla tradizione cinese derivano, oltre al risotto col filetto di pesce persico servito dai ristoratori pusianesi in occasione della festa, anche i cosiddetti “lumaghétt” e i “balunìtt”: i primi sono tavole di legno, della lunghezza di circa 20 centimetri, che vengono avvolte da carta colorata all’interno della quale sono posizionati dei lumini di cera; migliaia di “lumaghétt”, preparati nel corso dell’anno dalle mani esperte e pazienti di un gruppo di cittadini, vengono accesi e collocati sulla superficie all’imbrunire da barche addobbate anch’esse con ornamenti luminosi. I secondi sono invece palloncini di carta crespa colorata, con all’interno un lumino acceso, che si appendevano per le vie del paese a fili tesi tra i muri e le finestre delle case, illuminando con una luce particolare le strade del paese.
Pusiano possiede una bellissima chiesa parrocchiale cinquecentesca, posta sulla piazza a Lago, in posizione molto suggestiva; il Palazzo Carpani, che fu del Viceré Eugenio Beauharnais, con i giardini aperti al pubblico; il Santuario cinquecentesco della Madonna della Neve, raggiungibile a piedi lungo un curatissimo sentiero ai lati del quale una serie di cappelle illustra i Misteri del Rosario.

E’ morta Marta Marzotto, aveva 85 anni

Marta_Marzotto
E’ morta Marta Marzotto. Aveva 85 anni.
Modella e stilista, era nata a Reggio Emilia. A darne notizia questa mattina, 29 luglio, è stata la nipote Beatrice Borromeo, con un post su twitter dove scrive «Ciao nonita mia».
Musa di Renato Guttuso, al quale fece da modella per diverse opere, Marta Marzotto, all’anagrafe Marta Vacondio, era nata a Reggio Emilia nel 1931. Figlia di un casellante delle ferrovie e di una mondina, nel 1954 sposa il conte Umberto Marzotto dal quale ha cinque figli. Tra questi Paola, nata nel 1955 e madre di Beatrice Borromeo.
Vive i primi anni della sua vita a Mortara, in Lomellina, lavora prima come mondina, poi come apprendista sarta e in seguito come modella nella sartoria delle sorelle Aguzzi, di Milano.
Proprio nell’ambiente della moda conosce il conte Umberto Marzotto, vicentino di Valdagno, comproprietario con altri fratelli dell’omonima industria tessile. I due si sposano il18 dicembre del 1954 a Milano.
Nel 1960 Marta Marzotto conosce il pittore Renato Guttuso e dalla fine degli anni Sessanta diventa la sua modella ed ispiratrice.
Divorzia dal conte Marzotto continuando ad usare il cognome del marito.
I suoi grandi amori: il Conte Marzotto, il pittore Guttuso e Lucio Magri. “Essere nonna è molto più divertente, ai miei nipoti insegno la liberta – aveva dichiarato in una recente intervista -. Io alla vita ho sempre sorriso, lei a me non sempre”, ripensando alla morte della figlia Annalisa per una malattia.

Foto e fonti dell’articolo da internet

Attenzione al furto dell’orologio

furto rolex
Attenzione al furto dell’orologio.
La compagnia di accortezza stradale ha ideato e realizzato un vademecum con alcuni consigli per evitare i “Pacchi stradali”, tra cui quello del furto dell’orologio.
I malviventi, solitamente professionisti e in motocicletta, simulando un errore di manovra o durante un sorpasso, danno un colpo allo specchietto laterale della vettura adocchiata, facendo magari un gesto di scusa.
L’automobilista abbassa il vetro del finestrino per rimettere in sesto lo specchietto ed è a questo punto che sopraggiunge una seconda moto con un complice che strappa l’orologio dal polso del guidatore. Per questo genere di rapina sono solitamente prese di mira vetture di prestigio o cabriolet.
Contromisura: se l’orologio è costoso, non ostentarlo e tenerlo piuttosto al polso destro. Non abbassare il vetro senza sincerarsi di chi stia dietro o attorno.
Foto da internet

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