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A Oggiono incontri serali in biblioteca

Martedì 28 giugno, ore 21:00 – “Un antropologo in bicicletta” di Massimo Pirovano – edito da Mimesis, 2016
Martedì 12 luglio, ore 21:00 – “A bello peste et fame libera nos domine” di Giovanni Corti – edito da Il Ciliegio, 2016
Martedì 26 luglio, ore 21:00 – “…quando ad ‘Oggionno’ arrivava il tramway a vapore…” di Angelo e Alberto Ripamonti – libro autoprodotto nell’ottobre del 2015

Il luogo d’incontro tra autori e pubblico è la biblioteca, mentre il tempo è la sera, alle 21, del martedì, quando, nei mesi estivi, il servizio è aperto dalle 20 alle 22.
Proprio per mantenere “ancorata” l’iniziativa al servizio che la promuove e per offrire un’occasione imprevista ai visitatori serali, si è scelto di realizzare gli incontri “biblioteca attiva”, con il banco prestiti operativo.

Le tre proposte di lettura spaziano in ambiti diversi.
Il primo incontro è dedicato al saggio di Massimo Pirovano, frutto dell’osservazione, protratta per quattro anni, delle dinamiche della società sportiva U.C. Costamasnaga, votata al ciclismo giovanile. Un’analisi partecipata, effettuata sul campo (in alcuni casi, su due ruote) con gli strumenti dell’antropologia.
L’appuntamento successivo vede invece la presentazione del secondo romanzo del libraio oggionese Giovanni Corti. E’ un giallo, come “Azzurro Marco”, l’opera prima, ed è ambientato ad Oggiono nel Cinquecento, ai tempi della caccia alle streghe.
Quindi, a conclusione del ciclo, la ricerca dei due cugini Angelo e Alberto Ripamonti sulla tramvia che da Monza arrivava ad “Oggiono”. Nel saggio se ne ricostruisce la storia, tessendo i ricordi famigliari, recuperando i cimeli collezionati nel tempo e presentando i documenti ritrovati negli archivi comunali.

A Valmadrera il nuovo parco canile di Lecco

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Verrà costruito a Valmadrera il nuovo parco canile intercomunale di Lecco, su un’area di 20 mila metri quadrati in territorio di Valmadrera.
Ci sarà una struttura di 500 metri quadrati dove verranno allestiti 20 box doppi da 20 metri quadrati ciascuno, in grado di accogliere un massimo di 40 cani.
Oltre ad una struttura destinata a canile sanitario gestita dall’Asst, azienda socio sanitaria territoriale, ampia 375 metri quadrati con 22 box singoli. I cani potranno restare qui un massimo di dieci giorni, il tempo per le prime cure.
Attualmente il canile sanitario è in via Rosmini a Lecco, in uno spazio dell’ex canile comunale, per i cani accalappiati sul territorio e per la sterilizzazione dei gatti randagi. Non a caso, nel nuovo parco canile si prevede lo spazio anche per un gattile che possa ospitare sui 200 felini. Gatti che poi verranno dati in adozione.
Ci sarà anche un reparto infettivi di 150 metri quadrati con 8 cucce singole.
Il resto dello spazio sarà destinato a parco.

A Oggiono il 6 giugno si parla di video sorveglianza

L’Amministrazione comunale di Oggiono invita i cittadini, all’incontro in programma lunedì 6 giugno in sala consiliare.
Con l’occasione sarà possibile prendere visione delle potenzialità di questo strumento tecnologico e altamente qualitativo.
“Mai come oggi la sicurezza di ogni cittadino sta a cuore all’amministrazione comunale ed è per questo che la Vostra presenza sarà importante, così come quella di commercianti ed imprenditori, i quali, in sinergia con l’amministrazione comunale, potranno contribuire ad aumentare ulteriormente la nostra sicurezza e qualità di vita”, dice il sindaco Roberto Ferrari.
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A Suello, Solevol continua l’impegno a fianco della rete salute mentale

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Al via i laboratori artistico – creativi di Psiche Lombardia organizzati
a “La Casetta a Lago” di Suello
Proseguono con grande impegno le iniziative ed attività del progetto di welfare locale “Congiuntamente”, nato dalla collaborazione fra ASVAP Lecco – ente capofila dell’iniziativa, AMATEC, ASVAP Suello, Psiche Lombardia, Talita Kum e Volontaria-Mente, supportate e coordinate dall’Ufficio dei Piani di Zona dei tre distretti della provincia di Lecco e da So.Le.Vol.
In qualità di ente coordinatore, So.Le.Vol. si propone di sostenere e supportare le attività delle associazioni della rete salute mentale che, da anni, si impegnano affinché le persone con disagio psichico possano trovare nelle iniziative e spazi messi a disposizione dalle realtà no profit un punto di riferimento da cui partire per trovare spazio nella comunità. L’obiettivo dell’iniziativa di So.Le.Vol. è quello di affrontare la tematica della salute mentale non più da un approccio clinico e sanitario, ma a partire da una prospettiva sociale e culturale.
In particolare “Congiuntamente” si propone di valorizzare gli spazi, le iniziative, e i laboratori già attivati dalle associazioni di rete, affinché diventino punto di riferimento importante per le persone con disagio psichico nel territorio provinciale. Il progetto intende altresì creare una maggiore collaborazione e coordinamento fra le associazioni, nell’ottica di offrire un calendario eventi ricco e variegato.
Nello specifico tra le attività di “Congiuntamente” si segnalano i laboratori espressivi – artistici organizzati da Psiche Lombardia, nel corso dei quali i partecipanti potranno realizzare oggetti di bigiotteria come rose di carta pesta, candele colorate e profumate, mosaici e disegni con le tempere. Psiche Lombardia promuove inoltre laboratori artigianali di taglio e cucito in cui è possibile realizzare braccialetti di lana, oppure è possibile coltivare orti con piante officinali. Attraverso quest’iniziativa creativa i ragazzi possono imparare a costruire oggetti di diversa utilità e ritagliarsi il proprio ruolo nella comunità. I laboratori, a cura di maestre d’arte e opera, si tengono il lunedì e il venerdì, dalle ore 15.30 alle 17.30, presso “La Casetta a Lago” a Suello.
Attraverso il proprio sostegno alle associazioni di rete, So.Le.Vol. intende offrire nuovo spazio e visibilità alle azioni di “Congiuntamente”, affinché il disagio mentale diventi una prerogativa del nuovo sistema di welfare generativo.

Ci siamo… Si parte con Whattsapp Brianza: ce ne parla Alessandro Villa

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Non ci credo, ragazzi: non mi sembra vero ma siamo partiti!
Si concretizza il sogno che avevo nel cassetto sin da quando, nel Gennaio 2015, nasceva sotto forma di gruppo su Facebook e Whatsapp “WHATTSAPP BRIANZA”,
Ma cos’è Whattsapp Brianza
“WHATTSAPP BRIANZA” è un gruppo con finalità sociali, per aggregare giovani della Brianza allo scopo di socializzare, favorendo il confronto e la comunicazione in maniera seria e rispettosa, contrapponendosi alle realtà convenzionali di siti d’incontri finalizzati a trovare un partner per dare, così, l’opportunità a chiunque lo desideri davvero
Non a coso il nome del gruppo si diversifica da quello della nota app di messaggistica istantanea per via del fatto che è scritto con 2 “T” (e non con una) per simboleggiare i valori del progetto e l’idea di chiamarlo così mi è venuta perché, “grazie” ad un errore di battitura del nome dell’app, le due “TT” vicine mi ha fatto pensare a due amici “che si tengono per mano”, soprattutto in senso metaforico.
Da allora Whattsapp Brianza si è sviluppato sul territorio in modo graduale e capillare, arrivando addirittura a prendere utenti non solo della Brianza e limitrofi ma anche persone interessate provenienti dalle zone del circondario di Milano, Pavia, Bergamo: questo grazie ad un passaparola tra le persone e per via del grande interesse che ha suscitato nelle persone, facendo capolino anche nelle diverse realtà sportive locali ed ai media partner (tra cui spicca tra tutti un’importante ospitata all’interno di una rubrica di uno dei maggiori programmi di punta dell’emittente televisiva del gruppo di TeleLombardia, Milanow).
Il progetto nasce da un’idea del sottoscritto, poiché, avendo problemi a livello fisico, ho sempre cercato su internet delle realtà locali che fossero in grado di aprire la mentalità di chi ancora crede nelle etichette e nelle categorie dal momento che, essendomi interfacciato per anni con realtà che mi hanno fatto sentire ghettizzato (e, quindi, in un certo senso anche “limitato”), mi sono reso conto che serviva un punto d’incontro tra tutte le rispettive realtà e diversità.
Ed è così che, non trovando nulla in rete (dove sono andato anche un po’ alla ricerca di quella figura che, fino a poco prima dell’era dell’evoluzione tecnologica. si chiamava “amico di penna”), senza nessuna presunzione né aspettativa alcuna da parte di un eventuale riscontro, mi sono messo al pc ed ho aperto prima il gruppo Facebook e, successivamente, un gruppo su Whatsapp.
Sono rimasto stupito nel vedermi “sommerso” di messaggi di complimenti, di supporto e di persone che mi scrivevano privatamente le proprie testimonianze già dalle prime 24 ore nelle quali c’è stato un boom di circa un’ottantina di iscrizioni al gruppo Facebook.
Col tempo e con l’aumento di adesioni (che ora stanno per toccare le 600 su Facebook ed una ventina abbondante di utenti fissi su Whatsapp che, nel corso del tempo, si sono alternati entrando, uscendo e tornando), mi sono accorto, però, di un’altra questione importante che mi ha portato a presumere il perché di tutto questo “silenzio” di fronte a fatti di cronaca che vedono al centro un sacco di persone, tra giovani e meno giovani che vivono allo stesso modo (e non solo) il disagio sociale come l’ho potuto vivere io sulla mia pelle e coi miei occhi attraverso le troppe persone che ne vedo – mio malgrado – subirne in modo totalmente passivo come se niente fosse nonostante – paradossalmente – dentro faccia molto male.
Internet è un buon mezzo di comunicazione e di diffusione ed io stesso utilizzo molto (soprattutto) i social come mezzo di “denuncia”, riportando come in un diario segreto quelle che sono le situazioni che più mi provocano sofferenza, con l’obiettivo di spronare anche gli altri a fare lo stesso per porre fine a situazioni indiscutibilmente ingiuste che rendono anche sgradevole semplicemente esistere quotidianamente la società di oggi nella quale si dà sempre più importanza a valori superficiali, dando vita a stereotipi e fenomeni di massa ai quali, se non ti conformi, sei “fuori dal cerchio” e vieni snobbato, deriso e, nella peggiore delle ipotesi, anche maltrattato.
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La maggior parte della gente, però, HA PAURA DI INTERNET perché, bene o male, CI DEVI SEMPRE METTERE LA FACCIA COMPARENDO CON I TUOI DATI ANAGRAFICI QUALI comunque un nome ed un cognome (se non ti crei un’identità falsa che, però, ti sottopone all’eventualità di diversi ulteriori rischi legati alla veridicità della tua utenza) e, di fronte a questo “ostacolo”, molte persone preferiscono tacere e subire senza dire o fare niente.
Ecco, dunque, che, a questo punto, per ovviare a tutto questo e garantire (su richiesta) l’assoluto anonimato per dar maggior libertà di esposizione, mi viene in mente l’ipotesi di proporre una rubrica sulla carta stampata che, però, per essere in linea con le finalità “no profit” che, sin dall’inizio, si era prefissato il nostro progetto, doveva essere totalmente gratuita anche e non solo per dare la possibilità a chiunque lo desiderasse di averne la propria copia senza dover spendere nemmeno un centesimo.
A dire la verità mi piaceva anche l’idea di approdare su di una testata online e, per questo, la scorsa estate ho provato a “bussare a qualche porta” per proporre la cosa che è piaciuta molto ma, per una cosa o per l’altra, non è mai partito nulla.
Così, una mattina, mi capita tra le mani “La Nuova Briantea” e, sfogliandola, mi sono reso conto che, probabilmente, poteva essere l’occasione giusta così, in tempo zero, ho contattato la redazione che ha accettato la mia proposta ed eccoci qui.
Quello che mi auguro da questo “sportello Help” è di poter offrire una ulteriore possibilità a chiunque per potersi esprimere senza paura di dover metterci la faccia in quanto questo è uno spazio che garantirà l’assoluta riservatezza ma non solo.
Potremo – infatti – interagire (anche in style corrispondenza) non solo per esporre “denuncia” ma per portare testimonianze positive che dimostrano quanto basti poco per costruire assieme qualcosa di grande, di bello e, soprattutto, utile al fine di sensibilizzare gli altri.
Da quando ho preannunciato che presto saremmo approdati in questo spazio, già mi sono arrivate delle email di testimonianze di vita, di storie e di iniziative che ci auguriamo possano arrivare dove il buon Dio vuole.

Per quel che riguarda il progetto “WHATTSAPP BRIANZA”, invece, ci sono in cantiere tante altre iniziative e progetti che svilupperemo nel tempo.
Per chiunque fosse interessato e per partecipare a questa rubrica, puoi farlo attraverso queste modalità di contatto (info@lanuovabriantea.it) oppure può contattare direttamente il sottoscritto al n° 392/7006202 tramite chiamata tradizionale, sms, Whatsapp e, novità: sono orgoglioso di poter annunciare che la Brianza, nel nome di Stonex e del suo CEO (il Lissonese Davide Erba), in collaborazione con Francesco Facchinetti, ha sviluppato una nuova app (disponibile per dispositivi Android , Apple e presto anche per WindowsPhone) ovvero “CIAO IM”; un’applicazione all-in-one che permette di utilizzare le principali funzionalità di messaggistica, chiamata, videochiamata e social-network mediante una sola applicazione.
Essendo Whattsapp Brianza uno strumento di promozione sociale, non potevamo non appoggiare questa splendida iniziativa “made in Brianza” grazie alla quale, il sottoscritto, sta prendendo accordi coi suoi fondatori per creare una sorta di sinergia.
Per essere inseriti nella chat di gruppo (sia su Whatsapp che su Ciao Im) è richiesto l’invio di un messaggio al numero sopra indicato identificandosi con nome, cognome e località di residenza al solo fine di geolocalizzare il richiedente per migliorarne il servizio.
Naturalmente, I DATI PERVENUTI NON SARANNO DIVULGATI A TERZI SECONDO L’ATTUALE NORMATIVA SULLA PRIVACY.
VOLANTINO Froonte

Nuova rubrica: storie di vita con Whattsapp Brianza

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Una nuova rubrica dove raccontare la propria storia. Alessandro Villa promotore di Whattsapp Brianza, da oggi diventa una delle firme del nostro blog. Sarà lui a coordinare lo spazio dedicato ai giovani ed anche ai meno giovani.
A breve pubblicheremo un suo primo articolo: il primo di tanti altri.
alessandro villa
Se volete contattarlo scrivetegli sulla pagina Facebook di Whattsapp Brianza.
VOLANTINO Froonte
VOLANTINO2 (Retro)

Rogeno: il 2 giugno “A pe’ per i prà” con l’Aido

L’Aido di Rogeno in collaborazione con la scuola primaria di Rogeno, e con il patrocinio del
Comune, organizza per il 2 giugno, la 15esima edizione della camminata “A pe’ per i prà”.
Camminata non competitiva di circa sei chilometri con gustosi assaggi lungo il percorso.
Il ritrovo è al centro sportivo Pala Rogeno, l’iscrizione sarà possibile fino alla partenza prevista per le 9.30.
E’ richiesto un contributo di 4 euro. Sono previsti premi ai primi tre classificati, alla prima donna, al concorrente meno giovane, e al primo bambino e alla prima bambina sotto i 10 anni che arriveranno al traguardo.
Tutti i partecipanti che porteranno a termine il percorso riceveranno una sorpresa, la manifestazione si terrà con qualsiasi condizione climatica.

Il 16 giugno scade l’acconto Imu

Il Comune di Bosisio ricorda che il 16 giugno 2016 scade il termine per il versamento dell’acconto (o rata unica) di IMU e TASI 2016.
Sul sito internet del Comune sono a disposizione i software per il calcolo e la stampa del modello F24.
I versamenti devono essere effettuati mediante modelli F24 utilizzando i consueti codici tributi.
Si ricorda che dal 2013 l’IMU deve essere versata interamente al Comune (ad eccezione dei fabbricati di categoria D – fabbricati industriali). Pertanto i codici tributo 3915, 3917 e 3919 non devono più essere utilizzati.
Per i fabbricati del gruppo D dovranno essere utilizzati i codici 3925 (quota Stato) e 3930 (quota Comune).
Per tutte le novità relative al 2016 si rimanda a quanto già pubblicato in data 6 maggio 2016. L’ufficio tributi è a disposizione per qualsiasi informazione o chiarimento.

A Bosisio e Cesana attività estive per gli studenti

I Comuni di Cesana Brianza e Bosisio Parini propongono l’iniziativa “Ricomincia la scuola” per rispondere al bisogno di conciliazione dei tempi casa-lavoro delle famiglie.
È una proposta di carattere educativo e di supporto scolastico rivolta a bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni, con priorità per quelli residenti nel Comune di Bosisio Parini e Cesana Brianza, che intende essere innanzitutto un’esperienza attraverso la quale poter trascorrere insieme gli ultimi giorni prima dell’inizio dell’anno scolastico, in modo stimolante e divertente, grazie alla
guida di educatori professionali e animatori ma anche costruttivo per rientrare nei ritmi scolastici.
Per info Colombo Monica 344/0069502.

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