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La Fondazione Comunitaria del Lecchese istituisce una raccolta fondi per l’ASST di Lecco

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La Fondazione Comunitaria del Lecchese, in collaborazione con le testate giornalistiche locali, lancia una raccolta fondi a sostegno dell’ASST di Lecco con i suoi Presidi Ospedalieri di Lecco e Merate, per potenziare l’operatività dei reparti ospedalieri impegnati nella cura dei pazienti affetti da Coronavirus.
È stato istituito un comitato di coordinamento per la gestione delle donazioni che è costituito, oltre che dalla Fondazione lecchese, anche dalle Municipalità di Lecco e Merate, dall’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (OMCeO) di Lecco e dal Presidente del Distretto Socio Sanitario della Provincia di Lecco.
Si moltiplicano le raccolte fondi di Banche, Fondazioni, ma anche di studenti, privati cittadini e negozianti. Il territorio lecchese, come sempre, si è dimostrato generosissimo e si è attivato immediatamente per mettere a disposizione dei propri Ospedali risorse attraverso le quali l’ASST potenzierà i fabbisogni dei reparti adibiti all’emergenza Coronavirus.
Le risorse raccolte con la campagna “Aiutiamoci” saranno spese direttamente dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese per acquisti di materiale e attrezzature sotto il controllo del Comitato di indirizzo del fondo e secondo le indicazioni dell’ASST di Lecco.

Virginio Brivio, Sindaco Lecco
“Il nostro territorio sta vivendo una situazione di emergenza, che sta mettendo sotto pressione le nostre strutture ospedaliere, nelle quali il personale sanitario lotta in prima linea, ma per le quali ciascuno di noi deve fare la sua parte, anzitutto rispettando i divieti e le prescrizioni emanate dalle autorità. Un contributo alla strenua battaglia che imperversa in queste settimane nelle corsie dei nostri ospedali può essere dato anche attraverso una donazione finalizzata all’acquisto di apparecchiature e servizi integrativi; per questo ringrazio tutti coloro i quali hanno già aderito o aderiranno alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese. Facciamo la nostra parte, come sappiamo fare, insieme. Uniti possiamo farcela”.

Massimo Panzeri, Sindaco Merate
“Merate ed i propri cittadini da sempre considerano l’ospedale il cuore della nostra Città. Oggi più che mai si percepisce il grande valore della struttura e di tutto il personale che vi lavora. Pertanto con orgoglio e grande senso di responsabilità aderiamo e ci faremo promotori attivi di questa importante iniziativa ideata da Fondazione Comunitaria del Lecchese. Non finiremo mai di ringraziare tutti coloro i quali in questi giorni drammatici per l’intera comunità stanno dedicando anima e cuore per curare quante più persone possibili. Veri esempi di coraggio e senso del dovere che tutti noi dobbiamo incoraggiare e sostenere”.

Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco
“Ringrazio di cuore la Fondazione Comunitaria del Lecchese per aver ideato la raccolta fondi per gli Ospedali che ho l’onore di dirigere. Il suo appello ha riscosso molta attenzione e in pochi giorni si sono raccolti più di 500 mila euro. Tutto ciò è testimonianza del grande senso di responsabilità, civismo e altruismo della comunità. Torno a ringraziare tutto il personale dell’ASST di Lecco che sta lavorando senza tregua con orari e tempi davvero straordinari. Sono orgoglioso dell’impegno e del senso del dovere che stanno dimostrando in questo momento molto difficile. Ultimo e non ultimo ringrazio anche tutti coloro che si sono rivolti direttamente alla nostra ASST con regali e donazioni”.

Mario Romano Negri, Presidente Fondazione Comunitaria del Lecchese
“Crediamo che in una situazione come l’attuale sia compito della nostra Fondazione, che si definisce comunitaria, essere il perno o l’hub della comunità per le sue caratteristiche vocazionali improntate alla condivisione e valorizzazione del bene comune. Anche in questa difficile situazione la nostra Fondazione vuole esplicare la sua funzione di “catalizzatore” di risorse, da destinare, accanto alle risorse pubbliche, alla copertura del bisogno urgente delle nostre strutture ospedaliere, di materiali ed attrezzature che l’emergenza richiede. Il Fondo di raccolta “Aiutiamoci” che abbiamo lanciato vuole essere un appello alla responsabilità sociale individuale, nel senso della compattezza ed unità nel fronteggiare concretamente e coralmente le difficoltà di questo momento. Voglio, infine, invitare le numerose iniziative di raccolta fondi che stanno nascendo autonomamente in provincia a convergere all’interno della campagna “Aiutiamoci” promossa da tutte le istituzioni del territorio, per poter fare massa critica e risultare così maggiormente efficaci”.

Pierfranco Ravizza, Presidente OMCeO della Provincia di Lecco
“La necessità di fronteggiare un’emergenza sanitaria estesa e complessa, richiede competenza, determinazione, impegno di persone e mezzi e, soprattutto, grande coesione sociale da parte di tutti i cittadini, professionisti della salute e civili uniti, ciascuno con il proprio piccolo o grande compito. Alcuni di noi purtroppo devono affrontare la sofferenza della malattia, molti, specie sanitari, devono assumersi il compito, talora non facile, di curarli al meglio. Ma tutti possiamo fare qualcosa per il successo corale dell’ardua sfida che stiamo fronteggiando, almeno attuando coscienziosamente una piccola, temporanea, ma fondamentale limitazione della libertà personale. L’estensione dell’emergenza richiede impiego di risorse straordinarie, non preventivabili nella gestione abituale del servizio sanitario. Sarà anche nostro impegno garantire che il contributo economico, promosso dalla Fondazione, consenta di migliorare rapidamente la gestione dell’emergenza, dando la massima efficacia allo sforzo di tutti coloro che avranno generosamente contribuito a renderla possibile. A tutti un sentito e caloroso ringraziamento.”

Guido Agostoni, Presidente del Distretto Socio Sanitario della Provincia di Lecco
“Come Distretto, sentiti anche i presidenti degli ambiti territoriali di Bellano, Lecco e Merate, abbiamo aderito alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione invitando tutte le Amministrazioni Comunali a sostenerla per quanto possibile e a promuoverla presso i propri cittadini.
Inoltre, abbiamo deciso di versare da subito 50.000 euro, attingendo ad un Fondo attivato nel 2015 dal Distretto presso la stessa Fondazione Comunitaria. Mi auguro che da subito si possano fornire concretamente quegli strumenti che gli operatori impegnati in prima linea ritengono indispensabili per garantire le cure più adeguate ai pazienti. È un modo anche questo per comunicare ai medici e agli altri operatori sociosanitari la vicinanza e la riconoscenza di questo territorio”.

Gli animali al tempo dell’emergenza coronavirus: il vademecum dell’Enpa

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Gli animali non trasmettono il coronavirus. È bene dirlo subito e con chiarezza. Anzi: in difficili giornate come queste hanno tanto affetto da darci e tanto amore da ricevere. Tutti gli animali: compresi ovviamente quelli che vivono liberi o all’interno di un rifugio, ai quali non bisogna far mancare la necessaria assistenza. Va tutelato il “bene salute”, e questo è chiaramente scritto nel decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020; il “bene salute” di umani e non umani. Come comportarsi allora? Ecco un piccolo vademecum che nasce dalle tante domande a cui Enpa sta rispondendo in queste ore.
L’Enpa ricorda che ovviamente che vanno sempre, in ogni occasione, rispettate le regole sanitarie: distanza di sicurezza, pulizia accurata e continua delle mani, attenzione a non portarsi le mani alla bocca e agli occhi, evitare abbracci tra umani. Oltre al rispetto delle regole sanitarie è importante spostarsi solo quando strettamente necessario, e questo a tutela della salute di tutti.
1) Posso uscire all’aperto con il mio cane?
Sì. Il decreto non vieta lo spostamento di uomini e animali all’interno dello stesso Comune di residenza. Fare una passeggiata con il nostro cane è necessario per il suo benessere e anche per il nostro. È una attenzione al “bene salute” umano e animale. Sempre stando molto attenti alle regole sanitarie minime.
2) Sono una gattara e accudisco una colonia felina in un Comune diverso da quello di residenza. Posso continuare a farlo?
Sì. A nostro avviso, la gattara autorizzata deve continuare a occuparsi della sua colonia felina in quanto la circostanza è uno “stato di necessità”: i gatti (che sono tutelati dalla legge) non sarebbero infatti accuditi e alimentati e sarebbero esposti a maltrattamento e a abbandono. Di più: se alla gattara viene impedito di prendersi cura della propria colonia felina, i gatti andrebbero alla ricerca di cibo, creando potenzialmente una dispersione della colonia e un problema sanitario. Le gattare che si trovassero in questa condizione, devono avere una autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità. ATTENZIONE! Alcune Prefetture richiedono la dichiarazione dell’Ente o dell’associazione di appartenenza o il modulo Asl di assegnazione diretta e nominativa della colonia felina.
3) Sono un volontario: posso continuare a fare volontariato per gli animali in una struttura?
Sì. Chiaramente occorre innanzitutto rispettare il principio della limitazione degli spostamenti. Quindi si può continuare a fare volontariato solo quando strettamente necessario per gli animali. È necessario compilare il modello di autocertificazione in cui si dichiara lo stato di necessità.
4) Le adozioni di animali nei rifugi sono sospese?
Le adozioni di animali nei rifugi non sono sospese. Tanto viene affermato anche in una circolare del Ministero della Salute a proposito delle prestazioni differibili e indifferibili. L’adozione di animali è considerata “differibile” solo al fine di limitare lo spostamento degli umani, ma non è né vietata né sospesa. Ovviamente vanno seguite le regole del rifugio presso il quale si vuole adottare un animale: alcuni danno in adozione solo per appuntamento, ad esempio. È bene quindi contattare telefonicamente prima la struttura, qualora si volesse adottare un animale. La condizione, in questo caso, è quella di recarsi nel rifugio situato nel proprio Comune di residenza.
5) Posso segnalare un animale vagante ferito o in difficoltà?
Si deve segnalare! Per il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero di animali vaganti o feriti è una prestazione “indifferibile”. Quindi nel caso in cui ci fosse un animale vagante o ferito bisogna assolutamente segnalare il caso alla Polizia Municipale del luogo precisando che secondo il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero è prestazione “indifferibile” e non può quindi passare in secondo piano.
6) C’è sufficiente disponibilità di cibo per animali?
La circolazione delle merci e la loro produzione non ha subito alcuna limitazione. Non c’è pertanto alcun timore in merito alla disponibilità, anche in futuro, di pet food.
Foto da Internet

Coronavirus: un numero telefonico dedicato agli over 75 soli

Il Comune di Lecco contatta le persone anziane che vivono sole di cui ha un numero telefonico. In ogni caso è possibile chiamare lo 0341 481542.
L’infezione da Coronavirus è una malattia causata da un virus che si diffonde velocemente tra le persone, attraverso il contagio diretto o tramite le goccioline di saliva quando si tossisce o si starnutisce. Nella maggior parte dei casi non comporta gravi conseguenze, ma se colpisce persone anziane o con altre patologie può diventare pericolosa. La miglior cura è quella di prevenire il contagio, riducendo al minimo o annullando la frequentazione di luoghi affollati.
Per questo motivo è consigliato, in particolare alle persone anziane, rimanere al proprio domicilio.
L’Amministrazione comunale di Lecco, in ottemperanza alle indicazioni ministeriali, vuole dedicare particolare attenzione alle persone ultra-settantacinquenni sole e, quindi, potenzialmente più fragili. A tale proposito verranno contattate le persone che risultano vivere da sole e delle quali si ha un recapito telefonico.
In ogni caso, è possibile chiamare al numero telefonico 0341 481542 da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.30, mercoledì e giovedì fino alle 16.
Un operatore ascolterà le necessità e cercherà di trovare soluzioni. Gli interessati dovranno rivolgersi a questo numero solo nel caso in cui non avessero altri canali di supporto personale a cui far riferimento (familiari, amici, vicini di casa, ecc.), in modo da permettere al Comune di rispondere al meglio alle situazioni di reale bisogno.

Emergenza coronavirus: ulteriori provvedimenti della Provincia di Lecco

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EMERGENZA CORONAVIRUS: ULTERIORI PROVVEDIMENTI DELLA PROVINCIA DI LECCO
Il Presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli ha firmato oggi un nuovo decreto che contiene ulteriori limitazioni per il contrasto e il contenimento del Coronavirus, adeguandosi alle nuove disposizioni ministeriali:
· limitazione dell’accesso degli utenti agli uffici provinciali, dando atto che tutti i servizi vengono garantiti in modalità informatica e telefonica o previo appuntamento
· limitazione dell’accesso all’Ufficio Protocollo, riducendo l’apertura al pubblico nei seguenti giorni e orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 12.00
Rimangono in vigore fino a revoca i seguenti provvedimenti:
· chiusura di Villa Monastero e della sala don Ticozzi con la conseguente sospensione di tutti gli eventi/incontri programmati
· chiusura delle palestre scolastiche degli istituti superiori
· sospensione delle procedure concorsuali, degli esami e dei corsi programmati
· sospensione dei servizi di front office dei Centri per l’impiego di Lecco e Merate, del Collocamento disabili, dello Sportello Caldaie e dell’Infopoint di Lecco
· per la Stazione unica appaltante tutte le sedute pubbliche delle procedure telematiche in scadenza nel mese di marzo si terranno a porte chiuse e non sarà ammessa la presenza di alcun operatore economico; gli esiti di gara saranno pubblicati nella sezione Documentazione di gara della rispettiva procedura
Recapiti utili:
Ambiente
· 0341 295238
· servizioambiente@provincia.lecco.it
Appalti, Contratti, Espropri, Stazione unica appaltante
· 0341 295303
· barbara.funghini@provincia.lecco.it
Centro per l’impiego di Lecco
· 0341 295485
· centroimpiego.lecco@provincia.lecco.it
· 0341 295702
· centroimpiego.merate@provincia.lecco.it
Collocamento disabili
· 0341 295532 / 533
· collocamento.obbligatorio@provincia.lecco.it
Concessioni
· 0341 295374
· roberto.savoldelli@provincia.lecco.it
Contabilità, Economato
· 0341 295357
· corrado.conti@provincia.lecco.it
Cultura e Turismo
· 0341 295483
· turismo@provincia.lecco.it
Ict e Cst – Centro servizi territoriale
· 0341 295303
· barbara.funghini@provincia.lecco.it
Infopoint di Lecco
· 0341 295720
· info.turismo@provincia.lecco.it
Istruzione e Formazione professionale
· 0341 295467
· segreteria.istruzione@provincia.lecco.it
Organizzazione e risorse umane
· 0341 295316
· risorseumane@provincia.lecco.it
Pianificazione territoriale
· 0341 295303
· barbara.funghini@provincia.lecco.it
Polizia provinciale
· 0341 295254 / 249
· polizia.provinciale@provincia.lecco.it
Protezione civile
· 0341 295436
· protezionecivile@provincia.lecco.it
Segreteria generale
· 0341 295361 / 381
· segreteria.generale@provincia.lecco.it
Sinistri stradali
· 0341 295420
· remo.dangelo@provincia.lecco.it
Sportello Caldaie
· 0341 295235 / 266
· sportellocaldaie@provincia.lecco.it
Trasporti eccezionali
· 0341 295425
· trasporti.eccezionali@provincia.lecco.it
Trasporti e Mobilità
· 0341 295436
· protezionecivile@provincia.lecco.it
Viabilità
· 0341 295424
· angelo.valsecchi@provincia.lecco.it
Villa Monastero
· 0341 295450
· villa.monastero@provincia.lecco.it

Il Coronavirus taglia i passeggeri sui treni: ridotte le corse

Treni TreNordNella settimana dal 24 febbraio al 1 marzo, in seguito alle misure attuate per affrontare l’emergenza sanitaria, sui treni lombardi è stato rilevato un calo dell’affluenza del 60% – da 820mila a 350mila paseggeri in un giorno feriale – per la sospensione delle attività di atenei, scuole e diverse imprese. Rimanendo confermati tali provvedimenti, nella settimana da lunedì 2 a domenica 8 marzo viene confermata la riduzione del servizio Trenord che riguarda l’8% delle 2300 corse programmate. In Lombardia circoleranno 2100 treni. Inoltre da lunedì 2 marzo in seguito al ripristino dei binari dell’Alta Velocità sulla linea Milano-Piacenza da parte di RFI i treni della linea S1 Saronno-Lodi avranno nuovamente origine e destinazione a Lodi e i treni della linea Milano Centrale-Brescia-Verona avranno origine e destinazione a Milano Centrale.

I dettagli sulle modifiche
Tutte le informazioni sui provvedimenti sono disponibili nelle pagine di ogni direttrice sul sito trenord.it e sull’App Trenord.
In particolare, su rete Ferrovienord sono previste le seguenti modifiche:
· le corse della linea S2 Milano Rogoredo-Passante-Mariano Comense non saranno effettuate. I viaggiatori possono utilizzare i treni della linea S4 Camnago-Cadorna e i servizi del Passante ferroviario.

· le corse della linea S12 Melegnano-Milano Bovisa non saranno effettuate. I viaggiatori possono utilizzare i treni della linea S1 Saronno-Lodi.
· il servizio della linea S3 Saronno-Milano Bovisa-Milano Cadorna sarà sospeso dalle ore 9 alle ore 22. I viaggiatori possono utilizzare i treni della linea S1 Saronno-Lodi e le linee regionali per il collegamento Saronno-Milano Cadorna.
· subiranno modifiche con la riduzione di alcune corse anche le linee S9 Saronno-Seregno-Albairate; Milano Cadorna-Novara Nord; Milano Cadorna-Varese-Laveno; Milano Cadorna-Como Lago; S4 Milano Cadorna-Camnago
Su rete RFI subiranno modifiche – con la riduzione di alcune corse – le seguenti linee: Milano-Bergamo via Treviglio; Milano-Sondrio-Tirano; Milano-Brescia-Verona; Milano-Mortara-Alessandria; S11 Milano-Como San Giovanni; Milano-Cremona via Treviglio; Cremona-Mantova; Cremona-Brescia; S5 Varese-Milano-Treviglio.
In adempimento di quanto previsto dall’ordinanza regionale, prosegue la sospensione delle fermate di Codogno, Maleo, Casalpusterlengo. I treni della linea Milano-Piacenza non effettuano fermata a Codogno e Casalpusterlengo; i treni della Mantova-Cremona-Milano non fermano a Codogno. Sulle linee Pavia-Codogno e Cremona-Codogno il servizio è parzialmente sospeso. È inoltre sospesa l’attività di biglietteria presso le stazioni di Codogno e Casalpusterlengo.

Le operazioni di sanificazione della flotta
Dando seguito alle disposizioni delle Autorità sanitarie, Trenord ha messo in atto le opportune misure precauzionali per la tutela dei passeggeri e del personale. I convogli sono sottoposti a operazioni di sanificazione, che sono svolte di notte presso gli impianti di Milano Fiorenza e Novate Milanese e di giorno, durante i tempi di sosta dei treni, presso le principali stazioni di Milano.
Tramite i propri canali di comunicazione – esterna e interna – l’azienda ha invitato i passeggeri e i dipendenti a rispettare le dieci regole di prevenzione diffuse dal Ministero della Salute.

Il ripristino dei binari AV Milano-Piacenza
Da lunedì 2 marzo in seguito al ripristino dei binari dell’Alta Velocità sulla linea Milano-Piacenza da parte di Rete Ferroviaria Italiana:
· i treni della linea S1 Saronno-Lodi torneranno ad avere origine e destinazione a Lodi – invece che a Melegnano
· i treni della linea Milano Centrale-Brescia-Verona avranno origine e destinazione a Milano Centrale – invece che a Milano Lambrate.
Foto da Internet

Coronavirus: chiuse le scuole

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Regione Lombardia, in relazione all’evolversi della diffusione del Coronavirus, sta predisponendo una Ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza, valida per tutto il territorio lombardo. Il documento, non appena emanato, sarà trasmesso a tutti i Prefetti delle Province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci. L’ordinanza sarà efficace fino a un nuovo provvedimento.
Tra i provvedimenti previsti sono contemplati:
1) la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;
2) sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza;
3) sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;

L’ordinanza, i cui contenuti puntuali saranno resi noti nelle prossime ore, sarà soggetta a modifiche al seguito dell’evolversi dello scenario epidemiologico.
Raccomandiamo a tutti i cittadini di rispettare le misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria quali:
1) lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche,
2) evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie,
3) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani,
4) coprirsi naso e bocca se si starnutisce o tossisce,
5) non prendere antivirali o antibiotici se non prescritti,
6) contattare il numero verde regionale solo per la zona di Codogno interessati dall’ordinanza 800.89.45.45 o il 112 se hai febbre o tosse o sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.

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